Autore: Max Borg

Finlandese di nascita, italiano e svizzero d'adozione, si innamora del cinema e della televisione nel periodo adolescenziale, e durante gli studi universitari trasforma gradualmente questo amore in lavoro. Scrive per varie testate in Italia e all'estero, soprattutto quando si tratta di supereroi, cinema nordico e svizzero, streaming e festival.

Prey

È arrivato su Disney+ il film Prey, quinto capitolo del franchise di Predator, ambientato nel 1717 quando il famigerato alieno arriva per la prima volta sulla Terra, per l’esattezza in territorio Comanche. Il cast è quasi interamente indigeno, e andando nella sezione “Extra” della scheda del film è possibile accedere a una versione recitata interamente nella lingua Comanche, con gli stessi attori a ridoppiare le loro parti. Uno stratagemma che, come ha spiegato in più interviste il regista Dan Trachtenberg, è nato dalla volontà di rispettare il più possibile la cultura rappresentata nel film. Inizialmente si era pensato di fare…

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Il Predator in Prey
8.5

In origine fu una premessa nata quasi per scherzo, con un misterioso e letale alieno che si imbucava nel classico action testosteronico dominato da Arnold Schwarzenegger e gliele dava di santa ragione. Poi ci fu la giungla urbana, poi un paio di crossover con Alien (ma i due film in questione sono considerati una continuity a parte), poi gli umani su un pianeta controllato dagli alieni, e infine la lotta intestina tra due fazioni per dominare la Terra. Questo è il franchise di Predator, fenomeno di culto che però col passare del tempo ha perso un po’ il suo spirito…

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Sharon Stone in Basic Instinct

Da qualche giorno è disponibile nelle sale italiane X – A Sexy Horror Story, il nuovo lungometraggio del regista horror Ti West. Un film che, in base alle nuove norme dei limiti d’età in Italia, si è ritrovato con un bel VM18 (ma quasi nessuno precisa che c’è un’esenzione: chi ha massimo due anni di meno può vederlo se accompagnato da un adulto). La motivazione è legata a “l’insieme delle scene in cui sono presenti uno o più contenuti sensibili, il tono e l’impatto potenziale delle stesse nonché il contesto narrativo, il livello di intensità del contenuto sensibile rilevato”, frase…

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7.0

Un anno fa, in pieno periodo di espansione delle piattaforme a causa della pandemia, i fratelli Russo hanno contribuito al catalogo di Apple TV+ con Cherry, un film drammatico dalla forte impostazione “autoriale”, quasi un tentativo di dimostrare quanto fossero in grado di fare i cineasti “seri” dopo quasi dieci anni in seno alla Marvel. Un tentativo nobile ma autocompiaciuto, dove il fattore narcisista smorzava qualsiasi impatto emotivo: tutto troppo impostato, troppo tragico, troppo esteticamente forzato (con l’apice/pedice costituito dalla famigerata soggettiva dall’interno del colon del protagonista). Adesso, con il sistema streaming leggermente in crisi, almeno per quanto riguarda il…

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Una scena di Bob's Burger
8.0

Da più di dieci anni la Disney non distribuisce più in sala film d’animazione realizzati interamente con tecniche tradizionali, dopo gli incassi deludenti dell’ultimo lungometraggio dedicato a Winnie Pooh. E se da un lato arrivano dichiarazioni su una volontà di tornare alle origini almeno per quanto riguarda i Walt Disney Animation Studios, dall’altro è abbastanza desolante che fuori dagli Stati Uniti uno dei primi esempi di questo ritorno (targato 20th Century Studios, ma pur sempre parte dell’impero Disney a questo punto) arrivi direttamente in streaming, saltando completamente il circuito distributivo classico. È per questo motivo che ci ritroviamo a scrivere…

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8.0

Lynch/Oz, presentato in anteprima europea a Karlovy Vary dopo il debutto al Tribeca Film Festival, ci riporta nel mondo del regista Alexandre O. Philippe, svizzero di nascita ma da anni residente negli Stati Uniti. Un regista il cui sguardo varia da film a film, poiché ogni suo documentario sul cinema adotta un punto di vista diverso: per parlare di Psycho, in 78/52, si è concentrato unicamente sulla scena della doccia, mentre in Memory: The Origins of Alien, sulla genesi del fantahorror di Ridley Scott, affronta la questione delle varie mitologie che hanno nutrito la creazione dello xenomorfo. Andando ancora più…

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Un'immagine del film Men
7.5

È da una ventina d’anni che Alex Garland, regista di Men (suo terzo lungometraggio presentato come evento speciale alla Quinzaine a Cannes e successivamente tra i film di mezzanotte a Karlovy Vary), fa parte del panorama angloamericano di genere in modo importante. Per Danny Boyle ha firmato i copioni di 28 giorni dopo e Sunshine, e a lui dobbiamo anche la sceneggiatura di Dredd (di cui, stando ai diretti interessati, sarebbe anche stato il regista ufficioso). Poi è arrivato l’esordio dietro la macchina da presa con Ex Machina, seguito dall’adattamento letterario Annientamento. Tutte opere che si muovono tra la fantascienza…

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un'immagine di thor in thor: love and thunder
8.0

Con Thor: Love and Thunder, il sesto lungometraggio della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, ci addentriamo in territori finora esplorati da un certo punto di vista. È infatti la prima volta che un eroe del franchise ha diritto a un quarto film in solitario, ed è logico che capiti con Thor, quello con il maggiore potenziale di evoluzione tra i membri fondatori degli Avengers (insieme a Hulk, il cui destino sul grande schermo è però oggetto di contendere con la Universal). E per questo nuovo viaggio in sua compagnia è tornato dietro la macchina da presa Taika Waititi, il…

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Crimes of the Future, Kristen Stewart

Qualche giorno fa, il sottoscritto ha pubblicato un post su Facebook lamentandosi di un fenomeno sempre più dilagante negli ultimi tempi: i sedicenti cinefili che in realtà alla prima occasione buona scaricano – illegalmente, ça va sans dire – il film di turno senza aspettare che arrivi nelle sale italiane (e va precisato che nove volte su dieci si tratta di titoli la cui uscita sul nostro territorio è già confermata). Nel caso specifico, la questione riguardava Crimes of the Future di David Cronenberg, che dovrebbe uscire alla fine dell’estate (in assenza di annuncio ufficiale, la deontologia professionale ci obbliga…

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Con Top Gun: Maverick, attualmente nelle sale italiane, assistiamo all’ennesimo esempio di quello che è un autentico filone. Parliamo, ovviamente, dei sequel che si sono fatti attendere a lungo, e che arrivano al cinema a diversi anni di distanza dal capostipite o dal capitolo precedente. Per l’occasione, abbiamo voluto passare in rassegna quel filone, con dieci esempi emblematici, elencati in ordine decrescente di attesa. 10. Jurassic World (14 anni) E se il parco fosse finalmente aperto? Un’intuizione semplice ma geniale per riesumare il franchise di Jurassic Park dopo la trilogia di Spielberg, qui coinvolto solo come produttore. In mano al…

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Steven Spielberg e Harrison Ford

E.T. – L’extraterrestre festeggia il suo quarantesimo anniversario (uscì nelle sale americane l’11 giugno 1982), e per l’occasione Steven Spielberg ha introdotto una proiezione speciale tenutasi nel mese di aprile durante il TCM Classic Film Festival, manifestazione organizzata dal canale televisivo Turner Classic Movies. Sapevate che Harrison Ford ha contribuito in modo significativo alla realizzazione di E.T. e ha recitato anche in una piccola scena del film? Durante la presentazione, Spielberg ha ricordato il contributo fondamentale della sceneggiatrice, la compianta Melissa Matheson, e ha svelato i retroscena della sua partecipazione al progetto: i due si conobbero sul set de I…

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Chris Evans è Captain America

L’attore americano Chris Evans si è ufficialmente congedato dal ruolo di Steve Rogers, il primo Captain America, nel 2019, dopo l’uscita di Avengers: Endgame, nel quale Rogers va in pensione. Si parlava l’anno scorso di un nuovo contratto fra il divo e la Marvel, ma lo stesso Evans ha smentito la cosa su Twitter, affermando di non saperne nulla. E ha confermato nuovamente la scarsa probabilità di rivederlo nel Marvel Cinematic Universe in una recente intervista, realizzata durante la tournée promozionale del film Pixar Lightyear, dove lui in originale presta la voce a Buzz Lightyear. Per l’esattezza, durante una chiacchierata…

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Con la recensione di Ms. Marvel, la nuova produzione seriale della Casa delle Idee per Disney+ (con gli episodi a cadenza settimanale; noi abbiamo visto in anteprima i primi due), ci addentriamo in quello che è un territorio relativamente nuovo per il Marvel Cinematic Universe: un’avventura la cui protagonista è a tutti gli effetti un avatar dello spettatore medio del franchise. Perché se abbiamo già avuto modo di vedere eroi più giovani, come Peter Parker e Kate Bishop, c’è comunque qualcosa di nuovo con la figura di Kamala Khan, adolescente dal fattore anagrafico altamente simbolico: a seconda di quando si…

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The Boys 3 - Termite

The Boys 3 come da copione, non è priva di scene votate all’eccesso. Una di queste riguarda Termite e appare nei primi minuti della premiere di stagione, ed è particolarmente esilarante, anche considerato il retroscena su un enorme pene finto che è stato condiviso da Eric Kripke. Attenzione, seguono spoiler sulla serie Prime Video. A una festa, il supereroe Termite, capace di rimpicciolirsi a piacimento, usa i suoi poteri per salire su per l’uretra del partner e stimolarlo sessualmente dall’interno. Fino a qui ordinaria amministrazione per lo show, se non fosse che Termite, purtroppo, non riesce mai a starnutire senza…

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Sam Neill in Jurassic Park

In occasione dell’uscita in sala di Jurassic World – Il dominio, che riunisce il trio principale del primo Jurassic Park, l’attore Sam Neill è stato intervistato dal sito americano io9 su una buffa teoria dei fan legata al film capostipite della saga. Per l’esattezza, da anni gli appassionati sostengono che una sequenza all’inizio del film anticipi un colpo di scena importante: quando il gruppo si sta recando su Isla Nublar in elicottero e c’è un momento di turbolenza, Alan Grant (Neill) si allaccia la cintura di sicurezza a modo suo, legando insieme due estremità uguali perché fatica a trovare quella…

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Un'immagine di Fumer fait tousser
8.0

Fumer fait tousser (titolo internazionale Smoking Causes Coughing), presentato a Cannes nella sezione dei film di mezzanotte, comporta il ritorno nell’universo stralunato di Quentin Dupieux, diventato insolitamente prolifico dato che appena prima dell’appuntamento francese in Costa Azzurra aveva un altro film fuori concorso alla Berlinale. Allora, con Incredible But True, si percepiva un certo automatismo, con stramberie in rapida successione ma senza un vero ragionamento dietro. Qui, invece, complice una piccola novità strutturale, siamo di nuovo nei territori che ben conosciamo. Un Dupieux d’annata, che per l’occasione ripesca dai suoi film precedenti attori come Alain Chabat, Benoît Poelvoorde e Adèle…

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Un'immagine di Triangle of Sadness
8.5

Cinque anni dopo il trionfo a Cannes con The Square, il regista svedese Ruben Östlund è di nuovo sulla Croisette, in concorso, e noi ne parliamo nella recensione di Triangle of Sadness. Un’alta produzione dal respiro internazionale, con nientemeno che Woody Harrelson in un ruolo minore, per quella che è l’ennesima incursione di Östlund nei recessi più cupi e meschini dell’animo umano. Incursione dissacrante e tripartita, come da titolo, che conferma il genio irriverente di una delle firme più bislacche del cinema scandinavo contemporaneo (essendo originario di Göteborg, il regista è notoriamente poco amato dall’establishment dell’industria cinematografica nazionale, che si…

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Cip e Ciop agenti speciali

Poteva mancare una scena durante i titoli di coda in Cip & Ciop agenti speciali, il film originale di Disney+ che rilegge in chiave autoironica la serie animata del 1989? Ovviamente no, data la natura metacinematografica dell’intera operazione. E per l’occasione, gli autori hanno confezionato un simpatico rimando al Disney Afternoon, il palinsesto televisivo pomeridiano di cui faceva parte la serie originale negli Stati Uniti. Attenzione, seguono spoiler! Il film si conclude con la squadra che si ricompone e decide di dare una chance all’idea di un reboot dello show animato. Durante i credits stessi vediamo un momento sul set,…

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tom cruise e val kilmer nel ruolo di maverick e iceman in top gun

Ci sono diversi elementi importanti in Top Gun: Maverick, il blockbuster vecchio stile che arriva a scompigliare le carte in un mondo cinematografico dove il virtuale la fa sempre più da padrone. E forse il più importante, quello che coniuga analogico e digitale, è il ruolo di Val Kilmer, l’unico attore a tornare per il sequel insieme a Tom Cruise. Un ruolo ridotto, per motivi che si possono facilmente intuire anche senza aver visto il film, ma potente, che incarna a suo modo l’anima filosofica dell’intero progetto. Proviamo a spiegare in questa sede il perché, rigorosamente senza spoiler. I tempi…

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Un'immagine di Final Cut
6.5

Prima di passare alla recensione di Coupez! – Final Cut, pellicola francese selezionata per inaugurare l’edizione 2022 del Festival di Cannes, è d’uopo andare un po’ a ritroso, tornando per l’esattezza al 2017. In quell’anno, infatti, usciva in Giappone il film One Cut of the Dead, commedia horror che metteva alla berlina il genere zombie e la pratica del cinema a basso budget. Il film ha poi avuto un discreto seguito internazionale, a cui ha contribuito l’Italia con una proiezione al Far East Film Festival di Udine, per poi avere diritto a un remake che proviene dalla Francia. Final Cut,…

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