Da più di dieci anni la Disney non distribuisce più in sala film d’animazione realizzati interamente con tecniche tradizionali, dopo gli incassi deludenti dell’ultimo lungometraggio dedicato a Winnie Pooh. E se da un lato arrivano dichiarazioni su una volontà di tornare alle origini almeno per quanto riguarda i Walt Disney Animation Studios, dall’altro è abbastanza desolante che fuori dagli Stati Uniti uno dei primi esempi di questo ritorno (targato 20th Century Studios, ma pur sempre parte dell’impero Disney a questo punto) arrivi direttamente in streaming, saltando completamente il circuito distributivo classico.
È per questo motivo che ci ritroviamo a scrivere questa recensione di Bob’s Burgers – Il film quasi due mesi dopo il debutto in sala in patria, con il lungometraggio che arriva ad affiancare sulla piattaforma la fortunata serie da cui è tratto (dodici stagioni dal gennaio del 2011 a oggi). Una scelta forse inevitabile a livello internazionale se si prende in considerazione il puro calcolo commerciale, perché a differenza dei Simpson la famiglia Belcher non è particolarmente conosciuta fuori dagli USA, ma comunque in grado di lasciare un po’ l’amaro in bocca considerando che il film è stato rimandato più volte a causa della pandemia, con l’intento di farlo uscire al cinema ovunque.
Bob’s Burgers – Il film
Genere: Animazione, commedia
Durata: 102 minuti
Uscita: 13 luglio 2022 (Disney+)
Cast: Kristen Schaal e H. Jon Benjamin
La trama: Mo’ te lo buco questo hamburger!
Nel passaggio dal piccolo al grande schermo, ci vuole qualcosa di più massiccio per i Belcher da affrontare. Ed ecco che si ritrovano con una buca enorme proprio davanti all’ingresso del ristorante, il che impedisce ai clienti di entrare. Tra la mancanza di introiti e il rischio di essere sfrattati per pagamenti arretrati ancora da effettuare, Bob e Linda cominciano a riflettere su come sopravvivere all’estate, solitamente un periodo molto fruttuoso per il loro business. Nel frattempo, i loro tre figli si mettono a indagare su un mistero che potrebbe essere legato a quello che sta accadendo all’attività di famiglia, e così il clima estivo si fa più contorto del solito, con tanto di numeri musicali e bislacchi complotti. E in mezzo a tutto questo ci sono sempre loro, i Belcher, semplicemente intenzionati a fare tutto il necessario per campare.
Lo schermo cambia, il burger no
Nell’ambito della cosiddetta Animation Domination (il palinsesto serale della Fox negli Stati Uniti composto unicamente da serie animate dal target adulto), fino a quest’anno solo I Simpson aveva avuto diritto a un lungometraggio cinematografico (nel 2007, con infinite gag successive sull’attesa di un sequel). I fan richiedono a gran voce quello de I Griffin, con Seth MacFarlane che ha più volte affermato che per farlo servirebbe un’idea semplicemente impossibile da realizzare in formato televisivo. Una nozione che fa abbastanza ridere, data la natura dello show stesso, laddove la trasferta di Homer e compagnia bella comportava un’ambizione visiva maggiore e almeno una gag “solo per il cinema” (il nudo frontale di Bart), ma restando complessivamente fedele allo spirito della serie madre. Perché in fin dei conti, perché stravolgere qualcosa che funziona da anni?
È lo stesso ragionamento alla base del debutto cinematografico di Bob Belcher e famiglia, diretto dai creatori Loren Bouchard e Bernard Derriman. La qualità estetica è stata sottoposta a un upgrade, e i numeri musicali sono inevitabilmente più curati di quanto lo possano essere nella serie che ne fa solo un uso occasionale, ma l’anima comica è rimasta intatta, nella scrittura e nelle interpretazioni del cast vocale originale, a cominciare dall’esilarante parlata monocorde di H. Jon Benjamin nei panni di Bob (e ovviamente non mancano gli ospiti speciali, tra cui Kevin Kline e Zach Galifianakis). Volendo usare una metafora culinaria, se lo show è un semplice cheeseburger, il film è un menù con patatine e bibita: sulla carta qualcosa di più prestigioso, ma a conti fatti l’esperienza rimane la stessa, con al centro quel solito, delizioso burger. E da quel punto di vista c’è una certa logica perversa nell’aver dirottato il lungometraggio direttamente in streaming fuori dal territorio nordamericano: anche se il grande schermo ha il suo fascino, soprattutto per alcune sequenze, chi è abituato a guardare questa buffa famiglia sul divano non noterà una grandissima differenza. Ed è giusto così.
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La recensione in breve
Bob's Burgers - Il film, diretto da Loren Bouchard e Bernard Derriman, arriva sul grande schermo (ma non in Italia) con un po' di ambizione in più, ma con lo spirito originale fieramente intatto. Da assaporare preferibilmente in lingua originale.
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Voto ScreenWorld