Autore: Matteo Maino

Nato nel 1990, Matteo Maino è un critico cinematografico e il coordinatore editoriale di ScreenWorld.it e CinemaSerieTv.it. Nel 2016 ha conseguito la laurea magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale all'Università di Bologna. Ha partecipato a workshop di filmmaking con il regista Marco Segato. Dal 2019 al 2022 ha collaborato come critico e redattore per Movieplayer.it. Ha scritto centinaia di articoli e condotto diverse live streaming ed è ospite radiofonico nel programma webradio La Settima Ossessione.

un'immagine di vicky krieps nel film il filo nascosto

Il filo nascosto non è tratto da una storia vera essendo un’opera di finzione scritta dal regista Paul Thomas Anderson, ma il protagonista trae ispirazione da due persone realmente esistite: il sarto Charles James e lo stilista Cristobàl Balenciaga. Inoltre, alcuni eventi che riguardano la relazione tra i due protagonisti del film è basata su un fatto particolare capitata allo stesso regista con sua moglie Maya Rudolph. Ma andiamo con ordine. Il protagonista del film Il filo nascosto è lo stilista Reynolds Woodcock interpretato da Daniel Day-Lewis, un personaggio molto maniacale e attento ai dettagli. La figura storica da cui…

Continua a leggere
un'immagine di one piece

Il manga One Piece, letteralmente “un pezzo”, si chiama così perché fa riferimento al tesoro che i protagonisti stanno cercando nel corso della loro avventura. Si tratta del tesoro più prezioso e ambito da ogni pirata, nascosto all’interno del mondo in cui è ambientata l’opera di Eiichiro Oda e appartenuto al pirata Gold Roger. Dopo 106 volumi del manga e circa mille episodi della serie animata, ancora non si sa in cosa consista il contenuto del tesoro One Piece né dove è ubicato. Nel corso degli anni, però, l’autore della storia ha lasciato trapelare qualche indizio, ammettendo che si tratta…

Continua a leggere
The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo

Il film The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo finisce con il paleoclimatologo Jack (Dennis Quaid) che, insieme al collega Jason, arrivano a New York. Nel frattempo, il figlio Sam ritorna da una spedizione per la ricerca di antibiotici nella biblioteca di New York raggiungendo il gruppo di persone rifugiate dopo il disastro climatico. I sopravvissuti verranno poi trasportati in Messico, che non è stato colpito dal cataclisma glaciale. Nel frattempo, il vicepresidente degli Stati Uniti prometterà ai superstiti di avere più a cuore la natura, giurando di rispettarla senza cercare di sovrastarla. Infatti, il film The Day…

Continua a leggere
un'immagine della locandina di ladre per caso

Il film Ladre per caso finisce con un lieto fine per le sorelle Carole e Caroline, che insieme al padre Patrick (Jean Reno), dopo aver portato a termine un colpo da 15 milioni di dollari a Courchevel, si ritrovano al Louvre, sotto travestimento, pronti a rubare un dipinto di Renoir. Precedentemente, infatti, i tre si erano aiutati, quasi per caso, nel rubare il valore di una transazione dovuta alla vendita di un prezioso violino Stradivari. Il violino sarebbe stato venduto a una magnate dell’industria petrolifera come regalo per il figlio. I tre, sorellastre e il loro padre, riusciranno persino a…

Continua a leggere
un'immagine dal film se dio vuole

La trama di Se Dio vuole (2015) riguarda un confronto tra padre e figlio. Il primo, cardiochirurgo di nome Tommaso (interpretato da Marco Giallini), uomo di scienza, sembra avere tutto controllo finché non riceve l’inaspettata notizia che il figlio Andrea (Enrico Oetiker) vuole prendere i voti per diventare sacerdote. Il padre si ritroverà a confrontarsi con Don Pietro (Alessandro Gassmann), il prete che sta seguendo Andrea nel suo percorso di conversione. Nella trama di Se Dio vuole troviamo Marco Giallini nei panni di un cardiochirurgo di Roma che deve fare i conti con una moglie ormai dedita all’alcol e infelice,…

Continua a leggere
un'immagine di hors-saison
8.5

È un film di dubbi e rimpianti quello di Stéphane Brizé, ultimo film in Concorso di Venezia 80. Lo ammettiamo: dopo quasi dieci giorni in cui si sono susseguite opere di diversa caratura e spessore, chiudere la nostra esperienza al Festival di Venezia 2023 con Hors-saison ci ha fatto uscire dalla sala appagati e commossi. Venezia ci saluta con un bacio d’addio, lo stesso che si danno i due protagonisti del film, figure malinconiche di mezza età che fanno i conti con le decisioni prese nel corso della loro vita, e nel farlo ci lascia la sensazione agrodolce sulle labbra.…

Continua a leggere
un'immagine di lubo
6.0

Un uomo vestito da orso danza e scherza con alcuni casuali spettatori, fermi intorno a lui, per vedere lo spettacolo di strada che sta mettendo in scena. Poi il finto orso si accascia al suolo, come morto. Dalla sua pancia fuoriesce, quasi schiudendosi, un uomo vestito e truccato con abiti femminili, pronto a danzare e intrattenere ancora gli spettatori. Questi sono i primi minuti del nuovo film di Giorgio Diritti, che sembrano racchiudere tutto il senso di una lunga epopea con protagonista lui, Lubo Moser, artista di strada che vedrà la sua vita cambiare e mutare da lì a poco,…

Continua a leggere
un'immagine di io capitano
7.5

Quando guardiamo un film facciamo una scelta precisa. Quella di entrare nella vita di una persona (e poco importa se fittizia o reale), esserle accanto durante un suo viaggio (fisico o metaforico) e provare, insieme a lei, emozioni, desideri, dolori, piaceri e soddisfazioni. Osserviamo uno schermo, ma in realtà partecipiamo a un cammino. Nel farlo abbracciamo un punto di vista inedito, ampliamo i nostri orizzonti, siamo costretti a prendere consapevolezza di una nuova porzione del mondo che ci circonda. In qualche modo, facciamo esperienza. Il nuovo film di Matteo Garrone ci costringe, senza possibilità di rinuncia, a compiere uno di…

Continua a leggere
un'immagine del film colpo di fortuna
8.0

Caro Woody, è inutile che provi a ripetercelo in quasi ogni tuo film, cercando di convincerci che sì, il caos governa il mondo e le azioni delle persone, che i sentimenti non si possono programmare e comandare, che si tratta solo di colpi di fortuna. Come facciamo a crederti davvero quando alla soglia dei novant’anni e dopo una serie di film che quasi tutti considerano minori, lontani dai tuoi capolavori di trent’anni fa (anche se non sono mancate le perle da vero cineasta), ci presenti la tua opera numero cinquanta, con questa lucidità di scrittura, questa solidità narrativa, questa coerenza…

Continua a leggere
un'immagine del film adagio di stefano sollima
7.5

Sirene tagliano l’aria silenziosa della notte romana. Una notte illuminata dai riflessi arancioni di un incendio poco fuori le porte della città, vittima di continui blackout che la gettano nelle tenebre. Ed è lì, nell’oscurità, che si muovono i protagonisti del nuovo film di Stefano Sollima, nelle vie illuminate solo dai fari delle auto indifferenti, silenziosi tra la folla. E sudano, perché è un settembre afoso che fa perdere il respiro, che appesantisce i movimenti e i pensieri. L’ambientazione è la migliore possibile per dare inizio a una storia di genere, a cavallo tra il crime e il thriller, dove…

Continua a leggere
un'immagine di poor things
8.5

Il corpo e il cervello. Il cuore e la testa. Il sesso e l’affetto. La morte e la vita. È un film di contrasti quello di Yorgos Lanthimos, presentato in concorso al Festival di Venezia 2023 e in arrivo nelle sale italiane dal 25 gennaio 2024. Contrasti anche visivi, tra un bianco e nero espressionista e i colori saturati, tra personaggi dai volti martoriati e spaventosi, ma con animi gentili. Contrasti che trovano risoluzione, però, una volta arrivati a fine film. Perché lì arriva la certezza, pura, immediata: quella di aver assistito a una delle migliori interpretazioni della carriera di…

Continua a leggere
un'immagine di dogman 2023
6.5

Si sente un latrato nella notte, simile a un pianto umano. Succede quando la tua unica compagnia è quella degli animali, quando il confine tra uomo e cane si fa sempre più sottile, quando il senso stesso dell’esistenza si riassume in poche parole, definite in anni di vita sempre uguale e inamovibili: essere un randagio. Questo è Douglas, un uomo sulla sedia a rotelle, arrestato dalla polizia locale. Nel posto dove abita, un diroccato e fatiscente palazzo, i cadaveri di alcuni uomini. Lui, truccato e vestito come Marilyn Monroe, fuma una sigaretta. È sconvolto e ferito. Verrà portato in una…

Continua a leggere
un'immagine de l'ordine del tempo
5.0

I grandi eventi sorprendono. Ed è così che ci ritroviamo curiosi, per la prima volta dopo più di vent’anni, a vedere un nuovo film di Liliana Cavani in sala, in occasione del suo meritato Leone d’Oro alla Carriera al Festival di Venezia 2023. Sullo schermo, intanto, un altro evento, ben più terribile, sorprenderà le vite piuttosto normali di un gruppo di amici: l’arrivo di un asteroide gigantesco che sembra avere la Terra nella sua traiettoria. Il risultato sarebbe catastrofico e potrebbe portare all’estinzione della razza umana nel tempo di pochi secondi. Grandi eventi che portano i loro protagonisti a fare…

Continua a leggere
Frame che ritrae Robert Downey Jr in Oppenheimer

Oppenheimer ha alcune scene in bianco e nero che si alternano a quelle a colori. Il motivo è perché cambia il punto di vista della storia raccontata. Il regista Christopher Nolan ha infatti scelto di differenziare una versione della storia dalla prospettiva di Robert Oppenheimer, il protagonista interpretato da Cillian Murphy, e una versione più oggettiva dei fatti, che trova come personaggio di riferimento Lewis Strauss, interpretato da Robert Downey Jr., che si riconosce proprio dall’assenza di colore. Durante il corso del film, però, la scelta di passare dal colore al bianco e nero sottolinea altre differenze. Vediamo quali. Se…

Continua a leggere
un'immagine di cannibal holocaust

Cannibal Holocaust non è una storia vera, anche se si potrebbe pensare il contrario guardando il film. Il regista Ruggero Deodato girò il film con lo stile del found footage, ovvero quello in cui viene riprodotta una pellicola considerata perduta, dando un realismo eccessivo al racconto di una troupe di cinici giornalisti che vengono brutalmente uccisi da una tribù di cannibali. Fu considerato a lungo come uno snuff movie perché, per accentuare il realismo della vicenda, Deodato obbligò gli attori protagonisti a “scomparire” dalle scene per un certo periodo di tempo. L’ispirazione fu data dal figlio di Deodato, commentando i…

Continua a leggere
un'immagine di oppenheimer

Robert Oppenheimer è diventato celebre per aver pronunciato una frase: “Sono diventato Morte, il distruttore di mondi”. Anche se viene ricordata per essere stata detta dall’inventore della bomba atomica, questa frase proviene da un verso del Bhagavadgītā, uno dei più famosi testi sacri della religione induista. Oppenheimer ricordò questa frase durante le riprese di un documentario del 1965 per la NBC, intitolato The Decision to Drop the Bomb, citando la fonte anche se sbagliò ad attribuire la frase a Vishnu. Il video della registrazione è ancora disponibile, a partire dal minuto 1:37: La frase, che viene ricordata perché sottolinea la…

Continua a leggere
un'immagine da the bear 2

Circa un anno fa, nel catalogo di Disney+ scoprivamo una piccola serie, uscita un po’ in sordina, ambientata nel mondo della cucina. Una serie che, nonostante i ritmi indiavolati e le frasi urlate al suo interno, ha silenziosamente attratto una fetta di spettatori sempre maggiore. E se The Bear ci aveva convinto sin da subito, grazie a un gruppo di personaggi impossibili da odiare e una storia emotivamente molto forte, un episodio in particolare aveva trasformato la semplice attenzione nei riguardi della serie in vero e proprio interesse. La recensione, settimo episodio della prima stagione: 20 adrenalinici minuti girati in…

Continua a leggere
locandina di un amore all'altezza

Un amore all’altezza è stato realizzato grazie a degli effetti speciali particolari mostrati in un video. Su Youtube è stata caricata, infatti, una featurette sottotitolata in inglese, in cui possiamo vedere come l’attore Jean Dujardin è stato rimpicciolito. A sorpresa, infatti, non si tratta di effetti digitali realizzati al computer, ma quella che possiamo definire la magia del cinema vecchio stampo. Per far sembrare l’attore più piccolo rispetto alla sua altezza, il regista e il direttore della fotografia hanno studiato le inquadrature e la posizione della macchina da presa e degli attori per giocare con la prospettiva e creare delle…

Continua a leggere
un'immagine del film 47 metri uncaged

47 metri – Uncaged non è tratto da una storia vera: la vicenda è completamente inventata, anche se il regista Johannes Roberts ha ammesso di essersi ispirato ad alcuni attacchi di squali avvenuti in Messico, che accadono però molto raramente in quella zona del mondo. Anche le protagoniste del film, Mia e la sorellastra Sasha, sono personaggi inventati di sana pianta e non basati su persone realmente esistenti. Secondo il regista, i personaggi sono ispirati a quelli di film di John Hughes, il cult The Breakfast Club. L’unico aspetto reale presente nel film è la presenza di rovine della civiltà…

Continua a leggere
ken in un'immagine del film barbie

La Casa Villa Mojo Dojo, diventato trend su internet nella versione originale Mojo Dojo Casa House, proviene dal film Barbie ed è il nome che i Ken danno alle loro case, dopo aver preso possesso delle Case da Sogno di Barbie e averle ristrutturate seguendo gli insegnamenti del patriarcato, con risultati discutibili e risibili. In realtà la definizione non ha un significato preciso: le quattro parole che compongono l’espressione significano tutte la stessa cosa, ovvero “casa”. Si tratta, infatti, di una battuta che vuole sottolineare l’ingenuità dei Ken, che si credono superiori alle Barbie e cercano di darsi delle arie,…

Continua a leggere