Autore: Giuseppe Grossi

Nato a Bari nel 1985, ha lavorato come ricercatore per l'Università Carlo Bo di Urbino e subito dopo come autore televisivo per Antenna Sud, Rete Economy e Pop Economy. Dal 2013 lavora come critico cinematografico, scrivendo prima per MyMovies.it e poi per Movieplayer.it. Nel 2021 approda a ScreenWorld, dove diventa responsabile dell'area video, gestendo i canali YouTube e Twitch. Nel 2022 ricopre lo stesso ruolo anche per il sito CinemaSerieTv.it. Nel corso della sua carriera ha pubblicato vari saggi sul cinema, scritto fumetti e lavorato come speaker e doppiatore.

7.0

“Se puoi sognarlo, puoi farlo”, disse una volta qualcuno. Pare che Mamma Disney, immaginando un gioco di carte strategico tutto suo, abbia sognato bene e fatto altrettanto. Perché Disney Lorcana è riuscito a fare una cosa difficilissima. Non solo trovare il suo spazio all’interno di un mercato affollato come quello dei trading card game, dominato da colossi come Magic e Pokémon, ma soprattutto trovare il giusto equilibrio. Quale? Quello tra un gioco accessibile ai neofiti e un’esperienza abbastanza profonda da soddisfare anche i più esperti amanti del genere. Lorcana ci sta riuscendo con un TCG facile da capire ma non…

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In un mondo che si divide su tutto, su una cosa siamo tutti d’accordo, vero? Su cosa? Sul fatto che Spider-Man: Un nuovo universo non è stato soltanto un capolavoro, ma è stato un film che ha alzato l’asticella dell’animazione, settando un nuovo standard di eccellenza tecnica. Un’opera che a livello estetico ha creato davvero un nuovo gusto che prima non c’era. Per cui è normale che dopo quello splendido Spider-Man anche quel tizio orgoglioso di nome Batman non sia rimasto a guardare. Ed ecco che un film animato sul Cavaliere Oscuro, girato con lo stesso stile di Spider-Man: Into…

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7.0

Una risata amara, That’s life in sottofondo e una battuta diventata subito iconica: “Non capiresti”. Lo avevamo lasciato così Arthur Fleck. Imprigionato tra gli squallidi corridoi dell’Arkham Asylum alle prese con i suoi racconti perversi. Dovevamo credergli oppure no? Tutto vero o un frutto marcio della sua immaginazione? Poco importa. Cinque anni fa Joker ci lasciava in uno scomodo limbo, senza dare troppe risposte. Proprio come il Pagliaccio di Gotham ha sempre fatto anche nei fumetti e ne Il cavaliere oscuro di Nolan, dove le sue origini rimanevano immerse nel dubbio. Perché niente inquieta di più di punti interrogativi rimasti…

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7.5

1994. Un signore ben vestito si presenta a un appuntamento con la storia del cinema. Smoking nero, baffetto irreprensibile, atteggiamento sicuro e una frase in bocca diventata cult nello stesso momento in cui viene pronunciata: “Sono il signor Wolf, risolvo problemi”. Trent’anni dopo quel mitico personaggio di Pulp Fiction diventa l’archetipo di un buddy movie in cui i risolutori di problemi sono due. Entrambi cool, entrambi sex symbol navigati, entrambi incapaci di perdere il pelo e il vizio. Ovvero quel fascino che non conosce pensione stampato sui volti di George Clooney e Brad Pitt. Due icone che hanno saputo giocare…

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7.5

Campo di battaglia immerso nel fuoco. Tanto sangue è stato appena versato. Tra la fuliggine si fa strada un bambino che impugna una spada. Emblematico presagio di un destino umano fatto di brutale violenza. È l’ultima, suggestiva immagine che chiude Macbeth di Justin Kurzel. Un film (per noi) ingiustamente snobbato, che nel 2015 mise in mostra il talento visivo del regista australiano. Un regista che, dopo aver fallito l’assalto al cinema hollywoodiano con il pessimo Assassin’s Creed, sembrava essersi perso per strada. E invece, dopo l’ottimo Nitram (2021), è ancora una storia vera a ispirare la mano di Kurzel. E…

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Angelina Jolie in Maria
8.5

Le immaginiamo così. Tutte e tre chiuse nella stessa stanza. A parlare, a confidarsi e farsi la stessa domanda: “Chi sono davvero io?”. Le tre donne sono Jackie Kennedy, Diana Spencer e Maria Callas. Tre icone a cui Pablo Larraìn ha dedicato una trilogia spirituale, cercando di immaginare le persone dietro i personaggi. Lo ha fatto senza puntare mai al realismo documentaristico, ma usando il cinema come specchio distorto in cui rievocare lo spirito inquieto delle sue protagoniste. E lo ha fatto sempre indossando i guanti. Con un rispetto e un tatto familiare solo ai grandi autori. Un rispetto che…

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Una scena di Beetlejuice Beetlejuice
7.0

1988. L’America reaganiana è divorata dal consumismo: casette a schiera, benessere sbandierato, presunti modelli di perfezione ovunque. Poi c’è un ragazzone inquieto di Burbank che ha la nausea di tutta questa roba. E così decide di mettere in scena il suo conato di vomito. Ci riesce con una stramba creatura figlia di una sensibilità ribelle: Beetlejuice. Una macabra commedia in cui per una volta sono i vivi a dare fastidio ai morti. È forse il primo grande ribaltamento firmato Tim Burton dentro un film grottesco, diventato un cult grazie al suo spirito anarchico. Negli anni quel ragazzone inquieto è diventato…

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Alien Isolation

Partiamo subito con una domanda provocatoria: e se la miglior cosa capitata ad Alien dopo i primi due film di Alien non fosse un film di Alien? Domanda contorta dalla risposta semplice. Perché la risposta è quel piccolo capolavoro di Alien Isolation. Uno splendido videogioco uscito ormai 10 anni fa, che è riuscito a fare una cosa difficilissima: carpire lo spirito originale del primo Alien di Ridley Scott targato 1979 e trapiantarlo dentro un videogioco sequel, ambientato 15 anni dopo quel film cult. Un’operazione chirurgica delicata che, come tutte le operazioni chirurgiche, ha lasciato un segno indelebile dentro chiunque ci…

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Deadpool & Wolverine
8.0

Il fattore rigenerante non funziona con tutto. Può rimarginare ferite, ma l’entusiasmo non è un buco da riempire. Una volta spento, riaccenderlo è un bel casino. Lo sappiamo bene da quando la giostra del Marvel Cinematic Universe si è inceppata, andando avanti a singhiozzo: qualche picco, molte delusioni e quella vertigine di una volta che ormai non si sente più. Per risolvere la situazione non serviva voltare pagina, ma strappare tutto il libro e bruciarlo. E nessuno sa fare casino meglio di Wade Wilson. L’uomo giusto per questa missione disperata. Il Mercenario Chiacchierone che è riuscito a riaccendere il sacro…

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È il 2016 quando il mondo dei cinecomic è scosso da tre grandi duelli. Batman contro Superman, Capitan America contro Iron Man e Deadpool contro un povero tassista che non verrà pagato. Proprio nell’anno in cui il genere supereroistico si stava prendendo tanto sul serio, forse troppo sul serio, ecco arrivare al cinema un mercenario chiacchierone che deride tutto e tutti, portando un po’ di sana aria fresca in un genere che stava iniziando a dare i primi segni di stanchezza. Da allora il Deadpool di Ryan Reynolds (o il Ryan Reynolds di Deadpool, perché ormai sono la stessa cosa)…

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Il regno del fuoco

Troppo facile ora. Adesso è facile fare i fighi in sella ai draghi dentro serie tv milionarie, basate su altre serie tv milionarie, ma ventidue anni fa non era così. Ventidue anni fa atterrare al cinema con uno strambo fantasy post-apocalittico con dei draghi fatti come si deve era una mezza follia. Anche perché in quel lontano 2002 uscirono due filmetti come Le Due Torri ed Harry Potter e la Camera dei segreti. Per cui sgomitare tra due colossi fantasy con un altro pseudo-fantasy era un’impresa al limite del delirante. E infatti quella perla incompresa de Il regno del fuoco…

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Un'immagine di Glen Powell

“In una commedia romantica contano solo due cose: il divertimento e la chimica di coppia”. Parola di Glen Powell. Sorriso sornione, faccia da schiaffi e consapevolezza da star navigata. Visto che spesso una buona dose di quella “chimica” in scena la porta lui con quel mix perfetto tra divismo hollywoodiano e faccia da bravo (o cattivo) ragazzo americano della porta accanto. Forse è questo strano cortocircuito ad aver reso Glen Powell una delle star più in ascesa degli ultimi anni. Un’ascesa che non vuole proprio saperne di fermarsi. Soprattutto dopo che ci si rialza da un paio di delusioni pesanti.…

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Un'immagine di Patriota di The Boys

C’è stato un tempo in cui ci piaceva credere nei supereroi. Un tempo in cui opere ciniche e piene di disincanto come  Watchmen di Zack Snyder non andavano incontro ai gusti del pubblico, fallendo miseramente. Ora quel tempo è finito. Adesso siamo nauseati dai cinecomic, stanchi di questa moda che ha trascinato tante major dentro un abisso creativo dal quale non sembra esserci scampo. In questo clima di sfiducia nessuno ha saputo intercettare meglio questo malessere meglio di The Boys. Una serie tv brutale che alza un bel dito medio davanti al mondo supereroistico. Merito dei personaggi sopra le righe…

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Tanto tempo fa un carismatico signore dall’aria burbera e la barba folta disse: “Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito”. Quel signore si chiamava Sergio Leone e di spettacolo e mito ce ne ha regalato tanto. Tanto davvero. Per farlo gli sono bastati sette film, solo sette. I Magnifici Sette per rimanere in quel Far West che tanto amava. Lo ha fatto con furore, energia, ma anche con tanta malinconia. Malinconia di un tempo che non c’era più, di mondo che poteva esistere e resistere…

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Una scena di Minus One

Come un roboante ruggito nel silenzio. Così Godzilla Minus One è arrivato su Netflix. Senza preavviso, senza promozione. Niente di niente. Dal nulla, eccolo stare stretto in streaming. Grande cinema costretto nel recinto del piccolo schermo. Un bel regalo, visto che a dicembre Minus One è stato un grande evento lungo solo sei giorni in pochi cinema italiani. Da allora se ne è solo parlato bene e il clamoroso Oscar agli effetti visivi non ha fatto altro che confermare la bellezza di un film che ci regala un Godzilla molto diverso da quello più caciarone che divide lo schermo con…

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Anya Taylor-Joy in Furiosa

Era un film che poteva solo mangiare la polvere. E invece ha George Miller con Furiosa ha cambiato strada, non si è messo sulla scia di Fury Road e ha sterzato con una manovra da pazzo vero. Un film nato all’ombra di un predecessore scomodo, amato e idolatrato (giustamente) come uno dei migliori film dello scorso decennio. L’unico modo per uscirne sani e salvi era trovare il coraggio di fare qualcosa di completamente diverso. Anche perché a fare paragoni ci avremmo pensato noi, come infatti stiamo facendo. Invece George Miller ha partorito Furiosa solo perché ha avuto voglia di azzardare.…

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David Cronenberg e Vincent Cassel a Cannes 2024

David Cronenberg ha presentato in anteprima e in concorso al Festival del cinema di Cannes la sua ultima opera, The Shrouds, che è stata accolta con un misto di interesse e malanimo. Il film che dovrebbe essere un thriller, ma che lascia vari buchi scoperti, a causa del fatto probabilmente che doveva essere una serie tv per Netflix, è stato ampiamente criticato. In conferenza stampa dopo la proiezione, il regista è intervenuto per parlare in generale delle critiche negative ai suoi film, a chi li definisce freddi e privi di emozioni: “Onestamente penso che tutti i miei film abbiano un…

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Gary Oldman e Paolo Sorrentino Cannes 2024

Parthenope di Paolo Sorrentino è stato finalmente presentato a Cannes e il suo film è stato accolto da ben 9 minuti di applausi in standing ovation. A posteriori, durante la conferenza stampa con i giornalisti, uno degli interpreti ha potuto parlare delle tematiche del film e della sua giovinezza. Si tratta di Gary Oldman, che nel film interpreta un vecchio scrittore americano in visita in Italia. A proposito del suo ruolo e della sua storia come attore, Oldman ha rivelato: “Se ci sono delle somiglianze tra me e il signor Cheever? Ho un figliastro (in Italia) che ha 16 anni…

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Una scena di The Apprentice

Ali Abbasi, il regista iraniano che ha presentato in concorso a Cannes 2024 il suo ultimo film The Apprentice, ha parlato in conferenza stampa di come reagirebbe Donald Trump se vedesse la pellicola. Questo perché, in sostanza, si tratta della storia del giovane ex presidente degli Stati Uniti nella sua scalata al potere. All’interno del film è Sebastian Stan a interpretare Trump, affiancato da Jeremy Strong che interpreta la figura dell’avvocato Roy Cohn e Maria Bakalova in quello di Ivana Trump, ex moglie di Donald. Nelle scene sono presenti svariate sequenze che, chiaramente, non mettono in buona luce l’ex presidente…

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The Substance

Demi Moore ha avuto modo di parlare del suo ruolo in The Substance di Coralie Fargeat, durante la conferenza stampa post proiezione al Festival del cinema di Cannes. Il film è in concorso e parla delle torture e abusi subiti dalle donne nella Hollywood patriarcale. A tal proposito l’attrice ha spiegato che il film non vuole essere “anti uomini, ma anti cretini”. Anche il co protagonista della storia, Dennis Quaid, si è espresso sulla regista dicendo che: “La gente dice che [Coralie Fargeat] odia gli uomini, ma non è vero: odia gli stronzi. Ma gli stronzi sono così divertenti da…

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