Autore: Giuseppe Grossi

Nato a Bari nel 1985, ha lavorato come ricercatore per l'Università Carlo Bo di Urbino e subito dopo come autore televisivo per Antenna Sud, Rete Economy e Pop Economy. Dal 2013 lavora come critico cinematografico, scrivendo prima per MyMovies.it e poi per Movieplayer.it. Nel 2021 approda a ScreenWorld, dove diventa responsabile dell'area video, gestendo i canali YouTube e Twitch. Nel 2022 ricopre lo stesso ruolo anche per il sito CinemaSerieTv.it. Nel corso della sua carriera ha pubblicato vari saggi sul cinema, scritto fumetti e lavorato come speaker e doppiatore.

Il vento si è alzato di nuovo. Eppure dieci fa aveva detto addio. Hayao Miyazaki aveva salutato il cinema con Si alza il vento. Il suo ultimo film. Almeno così lo aveva annunciato. E così sembrava davvero. Perché dentro Si alza il vento c’è tutta la poetica di Hayao Miyazaki: la delicatezza e l’orrore, il sogno e il senso di colpa. E invece no, dieci anni dopo, alla veneranda età di 82 anni, il sensei è tornato con nuovo film invisibile. Sì, perché di How Do You Live non abbiamo visto nulla e saputo pochissimo. Cerchiamo di capire insieme cosa…

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Il significato di Barbie

Un film contro gli uomini. Puro femminismo tossico. Ennesima dimostrazione del girl power forzato made in Hollywood. Ma è davvero cosi? Siamo sicuri di aver davvero capito Barbie? Leggendo tante opinioni “di pancia” che circolano in rete, sembra proprio di no. Come se la rabbia e il fastidio davanti al brillante film di Greta Gerwig avessero un po’ annebbiato la vita. Però, se evitiamo il tifo da stadio, ammettiamo una cosa: i film che creano dibattito servono. Ne abbiamo bisogno per metterci in discussione, farci riflettere e non rimanere arroccati sulle nostre posizioni. Ed è proprio quello che succede davanti…

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Siamo onnivori, e al cinema abbiamo assaporato di tutto. Film tratti da romanzi, da fumetti, da opere teatrali, da videogiochi, persino da attrazioni dei parchi divertimento. E sempre più spesso film tratti da giochi e giocattoli. Con buona pace della lotta al consumismo. Perché sì, siamo attratti dagli oggetti, dalle loro storie, dai ricordi spensierati che rievocano e custodiscono. Spunti sulla carta spesso bizzarri, ma che ogni tanto si rivelano dei successi clamorosi. Ce lo sta dimostrando Barbie in questi giorni con un film che ha molto di significativo da dire sotto la sua confezione rosa shocking. E così, mentre…

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Il ritorno di Futurama

Canali? Dove stiamo andando non c’è bisogno di canali. Futurama al tempo dello streaming assomiglia davvero a Ritorno al futuro. Tornare nei giorni che verranno, sentirsi a casa dentro una sgangherata navicella spaziale. Dieci anni dopo la sua fine, o meglio, la sua terza cancellazione, la bizzarra creatura di Matt Groening torna finalmente su Disney+ con la sua insperata undicesima stagione. Un episodio alla settimana come ai vecchi tempi in tv, anche senza la tv di un tempo. Un ritorno che noi amanti di Fry, Bender e compagnia aspettavamo col tipico mix di desiderio e paura che si ha davanti…

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Jack Sparrow e Indiana Jones

Indiana Jones è in pensione, Jack Sparrow è disperso, e anche Lara Croft non si sente tanto bene. Perché anche quando l’avventura chiama, al cinema non risponde quasi nessuno. Un genere in crisi, che vive solo di vecchi ricordi, incapace di infiammare il pubblico come faceva una volta. Come se il gusto dell’ignoto fosse scomparso poco per volta. Ucciso dalla nostra pretesa di sapere tutto, forse. Ora che anche Indiana Jones ha appeso il cappello al chiodo (o meglio, sullo stendino) è come se il genere avesse alzato bandiera bianca e ammesso il suo stesso fallimento. E non è un…

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Cillian Murphy è Robert Oppenheimer
9.0

Il tempo come ossessione. Il tempo che non ricordi, il tempo che hai perso, il tempo che va al contrario. Il cinema di Nolan ha sempre avuto lancette nella sua bussola. Adesso, però, il tempo è scaduto. Adesso siamo dentro un conto alla rovescia che porta dritto verso un orrore inevitabile. Non è più tempo di giocare con le ore, di ammaliare il pubblico con prestigi di trama e architetture labirintiche. Ora Christopher Nolan ha una coscienza sporca da esplorare. Un viaggio interstellare dentro buchi neri personali in cui fa male sbirciare. E così, per riuscirci al meglio, torna rigoroso…

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L'evoluzione di Barbie

Sorriso lucente, bellezza invidiabile, un esempio per le bambine di tutto il mondo. Oggi ha il volto solare e rassicurante della splendida Margot Robbie, ma sessant’anni fa aveva le sembianze di una procace donna dai facili costumi. Ammiccante, provocante, disinibita. Ebbene, sì. Il successo di Barbie, la bambola più celebre e controversa del mondo, nasconde una storia piena di strani incroci del destino. Una storia che scomoda la società americana, gli stereotipi, la Germania del secondo dopoguerra e un ex ingegnere missilistico prestato ai giocattoli. Come siamo passati da un oggetto del desiderio tra le mani dei maschi teutonici a…

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Barbie contro Oppenheimer

Commedia contro dramma. Rosa shocking contro bianco e nero. Una bambola contro l’inventore della bomba atomica. Insomma, Barbie contro Oppenheimer. A meno che non viviate su un altro pianeta, l’avrete capito. Il duello dell’estate ha dato via a un tormentone irresistibile, quello tra due film che non potrebbero essere più diversi di così. Da una parte lo struggente dramma di Christopher Nolan. Dall’altra la commedia glitterata firmata Greta Gerwig. Un tormentone irresistibile che ha persino un nome tutto suo: Barbenheimer. Un vero e proprio evento globale, accompagnato da una marea di meme che ci ricordano che ogni tanto Internet sa…

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Una scena di Mission Impossibile 7
7.5

Il gusto della sfida come sapore della vita. Perché senza una montagna da scalare a mani nude Tom Cruise non sarebbe Tom Cruise. L’uomo delle missioni impossibili fuori dallo schermo prima che nei film. Da una parte le sue folli acrobazie senza controfigure, ormai diventate una specie di certificato di garanzie, un marchio di fabbrica, un brand nel brand. Dall’altra la sua crociata in favore del cinema al cinema. Perché, secondo il buon Tom, l’esperienza in sala deve essere protetta e alimentata dallo spettacolo più maestoso possibile. Con lo show come promessa per spingere le persone fuori dal divano. La…

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Deadpool e Wolverine in Deadpool 3

Se in questi giorni avete sentito un boato è tutto merito di una semplice foto che ha fatto esplodere l’Internet. Quella di Wolverine e Deadpool nella prima immagine ufficiale di Deadpool 3. Motivo del roboante rumore? Il fatto che l’amato mutante di Hugh Jackman indossi il mitico costume giallo e blu tanto apprezzato nei fumetti. Finalmente. Ci sono voluti solo 23 anni di costumi scuri e seriosi, illusioni e battutine ammiccanti, ma ora ci siamo: siamo nel disinibito carnevale dei fumetti, che non devono più vergognarsi di niente. Ed è proprio l’espressione sprezzante di Hugh Jackman in questa foto assieme…

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“Qual è il tuo film preferito di Hayao Miyazaki?”. Una domanda a cui è difficile che qualcuno risponda: “Ponyo sulla scogliera”. Un film piccolo, amatissimo eppure spesso dimenticato. Come se fosse dato per scontato. Come se la bellezza delle piccole cose fosse destinata a rimanere sott’acqua, discreta, quasi nascosta. Secondo un sondaggio di qualche anno fa il (per ora) penultimo film firmato Miyazaki è fuori dal podio dei film più popolari dello Studio Ghibli, superato dai più celebri e celebrati La città incantata, Principessa Mononoke e Il castello Errante di Howl. Un quarto posto che non svuota il mare di…

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un'immagine di nimona

Prendete l’irriverenza di Shrek, l’estetica degli ultimi Zelda e la regia dinamica di Arcane. Mescolate il tutto e avrete Nimona. Ovvero una miscela esplosiva. Il film animato è appena arrivato su Netflix a fari spenti, ma merita tutte le fiaccole del regno puntate su di lei. Perché è un’opera dirompente, fresca, piena di idee, davvero bella da vedere e interessante da leggere tra le righe. Tratto dall’omonimo fumetto di ND Stevenson, Nimona è ambientato in uno strambo Medioevo ipertecnologico dove gli umani eleggono dei nobili paladini destinati a proteggerli dai mostri oltre le mura. Il giorno della sua nomina a…

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Errare è umano. Perseverare è dare vita ai live action tratti dagli anime. Poco importa che film e serie ispirati ai cult dell’animazione giapponese finiscano sempre per deludere i fan. Loro procedono imperterriti, non curanti delle perplessità generale che si solleva all’uscita di ogni annuncio, ogni trailer o foto dedicata a prodotti spesso fallimentari. Il problema è tornato di moda in questi giorni dopo l’uscita del dimenticabile film de I Cavalieri dello Zodiaco. Il tutto mentre aspettiamo (con un mix di paura e terrore) la serie tv di One Piece prevista su Netflix per fine agosto. Ma quali sono i…

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5.0

Per una volta la spada più affilata non è nelle mani dello strigo. No, questa volta è il pubblico ad essere armato. Di cosa? Di perplessità e delusione. Perplessità perché la seconda stagione delle avventure di Geralt non ha convinto come la prima. Delusione perché la terza stagione dello show Netflix sarà l’ultima con Henry Cavill nei panni del cacciatore di mostri più celebre del Continente. Un attore che aveva riversato nel Lupo Bianco tutto il suo amore per la saga, convincendo quasi tutti con la sua performance, da molti ritenuta il più grande pregio dell’intero show. Apriamo la nostra…

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Henry Cavill nei panni di Geralt

The Witcher senza Henry Cavill è come Geralt senza Rutilia. Quasi impossibile da immaginare. Per molti fan ormai è così. Ecco perché, dopo l’addio dell’attore alla serie Netflix, per loro qualcosa si è rotto. Fan che hanno già deciso: per loro The Witcher 3 sarà l’ultima stagione. Un’ultima gloriosa cavalcata da vivere al fianco di un attore generoso, che ha riversato nel suo strigo tutta la passione che solo un fan duro e puro poteva avere. Poco importa che le stagioni in cantiere siano almeno cinque. Poco importa dare fiducia a Liam Hemsworth, chiamato a fare il lavoro sporco sostituendo…

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Non se ne esce. Neanche l’uomo più veloce del mondo riesce a sfuggirle. La nostalgia ha raggiunto anche The Flash, avvinghiandolo nel suo eterno abbraccio. Un abbraccio opprimente, che soffoca, limita e inibisce. Perché anche quando un film sembra spingersi verso il nuovo e rischiare (come The Flash fa), il richiamo sua maestà la Nostalgia ha la meglio. Come il verso di una vecchia sirena che riemerge per inghiottire tutto e tutti. Succede anche in un film figlio di un universo morente come quello targato DCEU, e che dovrebbe avere tanta voglia di staccarsi da quel passato fallimentare. Così non…

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La recensione di Elemental
8.0

Il fuoco sembra essersi spento. Come se della cara vecchia Pixar fosse rimasta solo cenere. Come se il grande talento dello studio fosse evaporato. Ma è davvero così o è solo fumo negli occhi? Davvero la lampadina si è spenta o sono i nostri occhi a vedere le cose in modo diverso? Questa recensione di Elemental si apre tra tante domande, perché abbiamo un grande dubbio che ci frulla in testa. Dopo tre anni di film Pixar arrivati su Disney+ e dopo il flop del ritorno in sala con il deludente Lightyear, forse il pubblico ha perso fiducia, guadagnato pigrizia…

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La recensione di The Flash
7.5

Sembra messa lì per caso, ma forse non è così. Nella disordinata stanza di Barry Allen c’è la locandina di Inception in bella mostra. Non una citazione ma un indizio. Perché questo film è davvero un gioco di matrioske proprio come il sogno nel sogno di Christopher Nolan. Qui siamo più dalle parti dell’incubo nell’incubo. Almeno sulla carta, se consideriamo il lungo travaglio di un cinecomic partorito dopo tante fatiche, sfortune e imprevisti: i continui rinvii, i guai di Ezra Miller e il DC Extendend Universe che nel frattempo è diventato acqua passata. Una cosa è certa: questo è un…

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È bastata una foto per solleticare fantasie, miti e leggende. Una foto diventata epica. Quella di un riluttante Nicolas Cage con i capelli arruffati nei panni di Superman. Un’immagine un po’ straniante, figlia di un’epoca che non c’è più: più ingenua, più spensierata, ma anche anarchica e coraggiosa. Perché, diciamolo: Nicolas Cage non è proprio la prima persona a cui pensi quando immagini il volto dell’Uomo d’Acciaio. Però qualcuno ci pensò eccome a metà degli anni Novanta, quando la Warner mise in cantiere un film coraggioso come Superman Lives. Un cinecomic mai nato, collassato su se stesso, che ha insegnato…

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Berlusconi è morto, ma se ne è andato per restare. Non è andato via perché la sua influenza è ancora attorno a noi. E lì rimarrà per chissà quanto altro tempo ancora. Sì, perché nel giorno della sua morte non possiamo fare altro che riflettere sull’eredità culturale che “Il Cavaliere” ci ha lasciato. Un impatto sociale, politico, sportivo e mediatico senza precedenti. Avremmo potuto soltanto scrivere un lungo editoriale, ma abbiamo deciso di adeguarci alla sua legacy, e così gli abbiamo dedicato un video. Perché Berlusconi è stato pura immagine, ne ha plasmate altre e ha alterato immaginari interi. Ci…

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