Autore: Emanuele Rauco

La rivista del Cinematografo e Il sussidiario, collabora con vari siti internet, quotidiani e riviste, cura programmi radiofonici, rassegne e festival cinematografici. Ha pubblicato saggi, in opere come Il cinema di Henri-Georges Clouzot (a cura di Stefano Giorgi, Il foglio) e Il cinema francese negli anni di Vichy (a cura di Simone Venturini, Mimesis), e monografie come Beautiful Freak. Le fiabe nere di Guillermo Del Toro, Blue Moon. Viaggio nella notte di Jim Jarmusch e Bigger Boat e Blinded by the Light dedicato a Steven Spielberg per Bakemono Lab. Dal 2016 è membro della Commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia, dal 2019 è socio della Rete degli Spettatori con cui organizza rassegne cinematografiche e progetti culturali volti alla diffusione del cinema di qualità e indipendente, nelle sale, in streaming, nelle scuole.

Paura e follia in una scena di MadS - © Digital District
7.0

Lo diciamo spesso, ribadiamolo oggi più che mai: il Come conta più del Cosa e del Perché – in particolare in terreni dove tutto è stato già detto o fatto, come nell’arte e nel cinema. David Moreau, regista francese che gli appassionati del cinema di genere ricorderanno per Them, lo mette in chiaro con MadS, l’horror fantascientifico che ha aperto l’edizione 2024 del Trieste Science+Fiction Festival. Oltre la forma c’è di più, e non ci riferiamo solo alla scelta dell’unico piano sequenza come tecnica di ripresa. “Il disastro” annunciato da Moreau stesso ha molto da raccontare, tanto sul suo autore…

Continua a leggere

Arriveranno nelle sale a breve, dopo essere stati a Cannes e alla Festa del Cinema di Roma. Sono due dei film più attesi, probabilmente fra i migliori dell’anno, e hanno una cosa forte e precisa in comune: The Substance ed Emilia Perèz sono due film di genere duri e puri che però fanno politica – dello sguardo e con lo sguardo, delle idee e con le idee – in modo fiero e diretto, sgombrando il campo da alcuni equivoci legati alla cultura woke. Primo fra tutti: che i film che sostengono e riflettono le istanze politico-culturali contemporanee siano tutti uguali, tutti…

Continua a leggere
Primo piano di Kevin Costner in Horizon

C’è una parola che spesso accostiamo al cinema americano, al western o ai suoi derivati. Maverick. Un termine che ci fa venire alla mente Top Gun, o per i più adulti l’omonimo film con Mel Gibson e Jodie Foster, un western anni ’90 a sua volta ispirato a una serie tv anni ’60. La parola però ha un significato preciso, che di fatto è accostabile al cinema della frontiera: vuol dire capo di bestiame non marchiato, quindi che non appartiene a nessuno. Traslando il significato all’economia significa imprenditore indipendente, freelance, ma col tempo ha assunto la sfumatura di ribelle, cane…

Continua a leggere
Spielberg con due statuette Oscar

Manca poco alla Notte degli Oscar, che quest’anno celebrerà la sua 96^ edizione, e per arrivarci preparati al meglio, abbiamo pensato di stilare un vademecum delle cose che dovete sapere per capire meglio come funziona e cosa realmente premia il più importante riconoscimento cinematografico americano, quello che è diventato quasi un sinonimo di Hollywood e della sua macchina dei sogni. I film nominabili Cominciamo dall’inizio, ovvero chi è eleggibile? Possono concorrere agli Oscar tutti i film usciti dentro l’anno solare precedente la premiazione, quindi in questo caso dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, distribuiti in almeno un cinema della…

Continua a leggere
Guida per riconoscere i tuoi film episodio 5

Quinto e ultimo appuntamento (per questa prima parte di stagione) per il podcast di ScreenWorld, Guida per riconoscere i tuoi film. Come sempre Emanuele Rauco ci racconta quali sono i film più belli da vedere al cinema e non solo. C’è infatti anche una ricca appendice dedicata allo streaming.  Oggi i riflettori sono tutti puntati su Spider-Man: Across the Spider-Verse, nuovo capitolo delle avventure di Spider-Man targate Sony Pictures Animation. Piccolo spoiler: ci è piaciuto tantissimo. Si parlerà anche di Le otto montagne,  disponibile su Prime Video. E, dulcis in fundo, parleremo anche dei film più attesi dell’estate: The Flash, Indiana Jones…

Continua a leggere
John Wick 4: dentro la scena

Non abbiamo dubbi. John Wick è la saga action più iconica degli ultimi dieci anni. Quella capace di conquistare il pubblico, di appassionare film dopo film e soprattutto di incassare grazie a un cinema action sempre pieno di idee. Senza dimenticare un altro merito non da poco: aver risollevato la carriera di un Keanu Reeves, che prima del 2014 stava percorrendo una brutta china. Per questo non ci sorprende che anche John Wick 4 abbia messo a segno un altro bel colpo. Quasi mezzo miliardo di incassi in tutto il mondo per un quarto capitolo molto coraggioso nella messa in…

Continua a leggere
Le pupille Oscar 2023

Il buon cinefilo lo riconosci perché, durante i giorni che intercorrono tra l’annuncio delle nominations ai premi Oscar e la cerimonia di premiazione (prevista per il 12 marzo), si impegna a cercare e vedere i film che mancano alla visione per avere un quadro completo. Eccoci quindi a darvi qualche consiglio per stanare film che da queste nominations sono magari finiti sottovalutati, o candidati in categorie poco glamour, e che invece sono tra le opere più belle dell’annata. Tra conchiglie e mostri marini Cominciamo dalle categorie che premiano i film: non ci sono vere sorprese nella categoria principale, quella del…

Continua a leggere

Quando nel 1974, Sylvester Stallone scrisse in tre giorni la sceneggiatura di un film su un pugile italo-americano, lo fece forse anche per la rabbia di essere stato scartato a un provino come attore ed essersi sentito rifiutare un’altra sceneggiatura da lui scritta e per lui ben più importante come Taverna Paradiso (con il wrestling al posto del pugilato), che realizzerà qualche anno dopo esordendo da regista tra varie manipolazioni di montaggio e script imposta da Universal. Ma in quel provino doppiamente andato male, i produttori Irwin Winkler e Robert Chartoff intuirono un talento e dissero a Stallone di portare…

Continua a leggere
7.5

Cos’erano gli anni ’80? Nonostante questo decennio sia il più rappresentato e messo in scena dal cinema e dalla serialità contemporanea, sono poche le opere che si pongono questa domanda, preferendo di solito quelle più semplici: come apparivano gli anni ’80? Oppure cosa si raccontava negli anni ’80? Mixed By Erry, il nuovo film di Sydney Sibilia, pur senza avere l’ambizione di farlo, prova a dare un propria risposta a quella domanda, mostrando il periodo senza la patina di nostalgia o di estetismo pop a cui è condannata da un po’ di tempo. Come vedremo in questa recensione di Mixed…

Continua a leggere

Con Avatar – La via dell’acqua siamo tornati a Pandora e di quel magnifico mondo creato da James Cameron abbiamo scoperti altri stupefacenti lati. Nel nuovo video Dentro la scena, la versione YouTube della rubrica nella quale analizziamo le migliori sequenze del cinema classico o contemporaneo, torniamo al 2009, ad Avatar e al primo incontro con Jake, i Na’vi e l’universo tra azione e animazione che se non ha cambiato il cinema ha sicuramente cambiato il nostro modo di pensare allo spettacolo cinematografico. La sequenza che raccontiamo e analizziamo è quella della connessione dell’Avatar di Sully con l’animale volante che gli…

Continua a leggere

Lo hanno dato per ferito o morto parecchie volte, prima con l’avvento della tv e delle serie televisive, poi con la scomparsa dello studio system e la new Hollywood, poi con la generazione tecnologica dagli anni ’80 che sembrava lontana dal gusto che dà una cavalcata o un duello con pistole in mezzo alla polvere. E invece il western si rialza, a volte piano per poi ricadere, altre con forza e violenza, magari non riesce a tornare ai fasti produttivi degli anni ’30-’50, ma sa imporsi al pubblico, cercando anche vie sofisticate per attirare il pubblico contemporaneo, per esempio con…

Continua a leggere

Un tipo di scena particolare, sicuramente differente da quelle che si sono analizzate in questa rubrica, è la sequenza dei titoli di testa. Per vari motivi, nel cinema contemporaneo si usano poco, di sicuro meno rispetto al passato: spesso, infatti, i nomi di attori, produttori e realizzatori del film scorrono su una sequenza integrata alla narrazione del film, oppure si trovano in titoli posti dopo il racconto. Fino a non molto tempo fa, però, i film avevano sequenze a parte per illustrare i nomi di chi era coinvolto nel film, perlomeno i nomi più importanti, ed erano scene spesso autonome…

Continua a leggere

C’è un paradosso che aleggia sulla situazione industriale del cinema italiano e che parte da una contrapposizione produttiva: ovvero da una parte ci sono produttori e distributori che vorrebbero impegnarsi per riempire le sale di film capaci di far tornare le persone al cinema, sconfiggendo la perdita di spettatori che pare inesorabile al di fuori di film evento come Avatar – La via dell’acqua o un film Marvel; dall’altra le piattaforme streaming che stanno investendo quote sempre più consistenti in film e serie tv italiane. Il paradosso sta nel fatto che a parità di qualità, di cura per il prodotto…

Continua a leggere

Ogni 10 anni, come forse saprete, la rivista Sight and Sound, una delle più importante riviste di cinema del mondo, pubblicata in Inghilterra dal British Film Institute, pubblica un sondaggio effettuato tra critici, storici, curatori di festival e rassegne per decretare quale sia il più grande film di tutti i tempi. È un gioco, chiaramente, ma è anche un indicatore di tendenze, gusti, mode e scie critiche, dello spirito dei tempi, ma anche di come cambiano i canoni. Per esempio, nel 1952, anno della prima edizione del sondaggio, vinse Ladri di biciclette di Vittorio De Sica, dal ’62 al 2002…

Continua a leggere
un'immagine di harrison ford in indiana jones

“Non sono gli anni, amore, sono i chilometri”, diceva Indiana Jones in I predatori dell’arca perduta a Marion, l’amore della sua vita. Aveva 37 anni, stando alla biografia fittizia che ne fa risalire la nascita al 1899. L’attore che lo interpretava, Harrison Ford, ne aveva 39. Oggi però, all’alba del quinto film dedicato all’archeologo avventuriero, con l’attore che di anni ne ha 80 e il personaggio che ne avrà 70 (essendo il film ambientato nel 1969), forse l’età comincia a contare qualcosa. It’s all about the money (?) Indiana Jones 5 arriverà sugli schermi mondiali nel giugno del 2023 e…

Continua a leggere

All’apparizione di Crimes of the Future sugli schermi del festival di Cannes, e poi successivamente su quelli delle nostre sale, più di un critico o commentatore ha liquidato il più recente lavoro di David Cronenberg come un film già visto, di maniera, poco ispirato e banale per gli standard del suo regista. Il cineasta canadese però ha fatto della sua ultima opera il pretesto per ricapitolare esplicitamente il proprio cinema, per condensare tutti i tuoi suoi temi, il suo immaginario e soprattutto l’intero corpo cinematografico che quei temi e quelle immagini cataloga: Crimes of the Future è il film con…

Continua a leggere

Nel documentario su di lui presentato alla recente Mostra del cinema di Venezia, un giovane Jean-Luc Godard spiegava in modo sintetico il suo modo di fare cinema: se una cosa va fatta, lui non la fa; viceversa, se una cosa è meglio non farla, probabilmente troverà il modo per realizzarla. Anche a costo di andare contro i suoi maestri, come André Bazin, il critico-teorico di riferimento dei Cahiers du cinéma che affermava la superiorità del piano sequenza sul montaggio classico, contro il quale – o almeno così sembrò – il giovane critico Godard scrisse Difesa e illustrazione del découpage classico.…

Continua a leggere
un'immagine di diego maradona

È lo sport di squadra più popolare del mondo, eppure il suo contributo alla storia del cinema non è paragonabile a quello del football o del basket né a quello di sport individuali come il pugilato o l’atletica. Il perché è insito nella natura stessa del calcio, nel fatto di svolgersi su un campo da gioco molto ampio, che è difficile spezzettare col montaggio. Le sue azioni coinvolgono 22 “attori”, quindi sono difficili da coreografare e sono di solito lunghe, quindi complicate da rendere in una singola scena o sequenza, a differenza dei tempi rapidi delle discipline americane (ed è…

Continua a leggere
un'immagine di il dottor jekyll

Novant’anni fa, precisamente il 6 agosto del 1932, veniva inaugurata la prima edizione della Mostra del cinema di Venezia all’Hotel Excelsior del Lido. Il film che diede il via a quella storia fu Il dottor Jekyll (Dr. Jekyll and Mr. Hyde), diretto l’anno prima da Rouben Mamoulian e tratto dal celeberrimo romanzo di Stevenson. Mamoulian, armeno trasferitosi negli Stati Uniti, era un genio: regista teatrale soprattutto di musical, dopo quasi un decennio di successi tra Inghilterra e USA, si gettò nel cinema nel ’29, ovvero appena l’avvento del sonoro rese decisiva la sua capacità di risolvere i problemi tecnici legati…

Continua a leggere

Quando pensiamo a film e registi che credono nel potere del cinema, un potere in grado di cambiare vite e prospettive, i primi nomi che ci vengono in mente sono quelli legati al cinema spettacolare e popolare: Spielberg, Hitchcock, Frank Capra, Michael Mann e via elencando, ognuno con i suoi prescelti. Però ce n’è uno che lo ha reso possibile su un grande schermo reso ancora più grande senza usare mai un trucco o un effetto speciale, legandosi alla realtà fisica dell’immagine, allo spirito del documentario per mostrare la grandezza folle dell’uomo e della natura. Quel regista è Werner Herzog,…

Continua a leggere