Autore: Gabriele Cerrito

Classe '94, laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni nel 2017, studioso di Editoria e Giornalismo e attualmente specializzando in Scienze dello Spettacolo. Giornalista di professione, copywriter per formazione, ha scritto e collaborato per diverse realtà di settore (FilmPost.it, Everyeye) con la speranza di raccontare il cinema e la cultura pop per il resto della sua vita.

Il ministero della guerra sporca al completo in un poster del film - © Prime Video
7.0

Dopo le sue recenti produzioni, aspettarsi un film “storico” da Guy Ritchie era tutt’altro che prevedibile. Eppure, nonostante di (davvero) storico ci sia soltanto il contesto, Il Ministero della Guerra sporca riesce a esaltarsi trovando un personalissimo equilibrio tra lo stile caratteristico del regista e il racconto di un mito tutto britannico. Il Ministry of Ungentlemanly Warfare non è soltanto facciata, del resto, e le basi su cui poggia sono solidissime – degne di un film, per l’appunto. Partendo da una premessa a dir poco affascinante, Ritchie ha fiutato l’affare e ha realizzato una bomba di purissimo intrattenimento, lontana da…

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Uno dei poster più simbolici di Mad Men - © AMC

Pensare al contesto televisivo pre-streaming è assai complicato, specie se lo si rapporta a un presente ormai colmo di produzioni proiettate al mercato del futuro. I primi show ad alto budget, quelli che hanno cambiato il panorama televisivo nel primo decennio dei 2000, sembrano lontani anni luce, disgregati nel macrocosmo del piccolo schermo. Eppure, nonostante la poca risonanza rispetto ad altre produzioni (almeno al di fuori del contesto americano), alcuni di essi hanno avuto un impatto tale da poter facilmente adattare il proprio dialogo alla realtà contemporanea. Il caso di Mad Men è a dir poco emblematico in questo senso:…

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L'iconico poster di Boyhood

Richard Linklater non è un autore convenzionale. Lo ha saputo dimostrare in tutta la sua carriera con progetti sperimentali sempre diversi. Eppure, fra tutte le sue opere, Boyhood è l’unica davvero universale. Un parto più sofferto degli altri, quello del film uscito nel 2014, risultato di una gestazione lunga 12 anni e della chiara volontà di superare la Before Trilogy – o, per meglio dire, di superare se stesso. L’idea di Boyhood nasce sulla scia della precedente: scegliere un intero cast per girare le diverse fasi del film seguendo il reale scorrere del tempo. Oltre l’impressionante traguardo tecnico, l’obiettivo è…

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Una scena di Late Night with the Devil - © Spooky Pictures

Dopo un 2023 abbastanza povero di sorprese, il 2024 si sta lentamente confermando come un anno ricco di pellicole Horror da scoprire. A conferma di una tendenza sempre più frequente negli ultimi anni di cinema, i film Horror stanno trovando nell’estate un vero trampolino di lancio per campagne internazionali con Halloween all’orizzonte. In contrasto con le caldissime settimane di ottobre, la distribuzione estiva apre le porte a opportunità da non sottovalutare: con la giusta campagna alle spalle e il successo del passaparola, alcune pellicole potrebbero rimanere in palinsesto per l’intera stagione. La novità di quest’anno sta in una serie di…

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Il poster promozionale di A Quiet Place: Giorno 1 - © Eagle Pictures
7.0

Trovare idee davvero originali nel panorama horror contemporaneo può sembrare un’idea tutt’altro che semplice. Eppure, negli ultimi tempi, gli autori capaci di giocare con gli stilemi di un genere ad altissima carica simbolica sono stati più di quanto si potrebbe pensare. La paura può celare molte cose, e spesso può anche rivelarsi il mezzo per riflettere su altre senza l’ausilio di dialoghi imperanti o narrazioni intricate. Questo concetto cardine è stato alla base del successo di A Quiet Place: l’opera di John Krasinski ha rappresentato una ventata d’aria fresca per i blockbuster del genere, grazie soprattutto alla prospettiva intimista e…

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Rhaenyra Targaryen in uno dei poster promozionali di House of the Dragon 2 - © HBO

La Danza dei Draghi è pronta a scatenarsi in tutta la sua furia nella seconda stagione di House of the Dragon. Il fortunato prequel de Il Trono di Spade, in esclusiva su Sky e Now dal 17 giugno, torna sugli schermi a due anni dalla sua grande stagione preparatoria portando con sé un enorme carico di aspettative da parte di fan e curiosi. Probabilmente è ancora troppo presto per giudicare definitivamente l’andamento dello show, ma l’inizio della nuova stagione ha ricordato molto i tempi d’oro della serie madre – tanto nelle atmosfere, quanto nei temi e nel pathos che circonda…

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Karl Urban nel poster promozionale della quarta stagione di The Boys
8.5

A seguito di un’attesa durata praticamente due anni, anche se intermezzata da un fortunato spin-off, la quarta stagione di The Boys è finalmente pronta a tornare su Prime Video. I primi tre episodi della serie saranno disponibili sulla piattaforma dal 13 giugno, mentre gli altri verranno distribuiti uno alla volta ogni settimana, fino al 18 luglio. Lo show di Eric Kripke si è fatto attendere, ma non invano: tra spettacolari sequenze e trame dai risvolti sempre più profondi, i nodi vengono al pettine (o almeno cominciano a farlo). Se c’è un particolare che emerge dagli episodi visti finora, è che…

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Il poster promozionale di Donnie Darko Jake Gyllenhaal "sfiora" la realtà in una scena di Donnie Darko - © Moviemax

Una delle opere più influenti dei primi anni 2000, Donnie Darko, torna al cinema in versione restaurata e riporta alla luce alcune delle più grandi speculazioni nella storia del cinema. Per interi decenni, l’opera di Richard Kelly è stata oggetto di studio, analisi e divagazioni fantasiose da parte di pubblico e critica. Un film che ancora oggi è difficile classificare, o addirittura costringere all’interno di un solo genere. Donnie Darko non è una pellicola che lascia a bocca aperta per la sua fattura: è un prodotto grezzo, a tratti brutale nella messa in scena. Può essere davvero molte cose, ma…

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Chris Hemsworth in Furiosa

Tra rinvii e problematiche di varia natura, ci sono voluti quasi dieci anni per rivedere George Miller tornare nelle Wastelands del suo Mad Max. Fury Road ha lasciato un segno indelebile nella storia recente del cinema, rielevando Miller al rango di maestro per una nuova schiera di seguaci del suo inferno cromato: la terra rossa dell’outback post-apocalittico ha spinto il regista australiano a re-immaginare la sua creatura, ritracciandone i confini e le simbologie per approcciarsi con maggior forza al nuovo millennio. E per un mondo la cui voce ribelle si fa sempre più femminile, era inevitabile che un personaggio come…

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Uno dei poster promozionali de Il Simpatizzante
7.0

In esclusiva su Sky e NOW dal 20 maggio, Il Simpatizzante è un’opera che tenta in ogni modo di sorprendere chi si trova dall’altra parte dello schermo – proprio come fece il romanzo originale di Viet Thanh Nguyen, Premio Pulitzer per la narrativa nel 2016. Un adattamento in piena regola, che per sua natura necessitava di nomi di un certo rilievo. E qui arrivano due pezzi da novanta, il maestro coreano Park Chan-Wook e lo sceneggiatore Don McKellar, pronti a raccontare un conflitto complesso e sfaccettato da un punto di vista decisamente originale. Sette puntate da circa 1 ora ciascuna…

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Josh O'Connor in uno splendido spaccato de La Chimera

La sensazione è che il mondo stia aprendo gli occhi, mentre l’Italia deve ancora meritarsi di guardare: Alice Rohrwacher ha conquistato a suon di perle il pubblico internazionale più affezionato al cinema, facendosi strada anche fra i grandi autori della settima arte. L’aspetto più interessante della questione non è il fatto che ci stia riuscendo, ma come: la regista, appena arrivata su Sky con la sua opera più matura (La Chimera, per l’appunto), ha tracciato la strada verso la grandezza e lo ha fatto sottovoce. Prima con i cortometraggi, poi con l’exploit del meraviglioso Lazzaro Felice – un’opera troppo poco…

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Il moderno Pianeta delle Scimmie in un'immagine

Quasi 60 anni. Tanto separa il presente del cinema dall’avvento inaspettato di una delle saghe più longeve e curiose della fantascienza moderna. Il Pianeta delle Scimmie, perla della distopia creata da Pierre Boulle nella letteratura e poi resa iconica sul grande schermo nel 1968, non nacque certo come mero espediente narrativo da sfruttare. Se il primo film di quella che sarebbe diventata una saga leggendaria ha lasciato un segno indelebile nella storia, lo si deve soprattutto all’esaltazione totale di un sentimento che in quegli anni ha portato la fantascienza verso la sua massima espressione. Gli autori stessi si sentivano stimolati…

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L'immagine promozionale di Loro - La Paura - © Prime Video
7.5

La black wave dell’horror, inaugurata da Jordan Peele pochi anni addietro, ha permesso a molte storie terrificanti di mescolarsi alla denuncia sociale per raggiungere grandi palcoscenici. Nel contesto della serialità televisiva, la tendenza ha colto l’interesse di molti autori, decisi a raccontare nuove storie attraverso un’esaltazione stilistica che soltanto nell’horror riesce a toccare le giuste corde. Fra queste, quella di Them ha rappresentato una curiosa scoperta nel 2021: uscita su Prime Video senza troppi clamori, la serie di Little Marvin ha sorpreso molti proprio per la sua capacità di fondere gli orrori dell’America a quelli più macabri del paranormale, raccogliendo…

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Il poster promozionale di Confidenza, il nuovo film di Daniele Luchetti
7.5

Arrivato nelle sale il 24 aprile, Confidenza di Daniele Luchetti spiazza già dalle sue premesse: un’opera che non vuole raccontare tutto e che anzi celebra l’ambiguità in un contesto narrativo (soprattutto nostrano) troppo spesso didascalico e poco stimolante. Per rifuggire la mediocrità, il regista si affida nuovamente alle opere di Domenico Starnone, autore a cui è strettamente legato e di cui ha già adattato precedenti lavori. Un sodalizio quasi simbiotico, non tanto nella frequenza quanto nelle vedute: Starnone racconta l’uomo e la vita, Luchetti (qui accompagnato da Francesco Piccolo in sceneggiatura) ne rappresenta le derive più aperte e sperimentali. In…

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Andy Serkis per il Los Angeles Times

Se dovessimo contare gli istanti che hanno segnato l’evoluzione del cinema contemporaneo, basterebbero le dita di una sola mano: l’aspetto narrativo ha potuto contare sulla nuova struttura delle writing room, l’aspetto tecnico sull’evoluzione digitale, ma le nuove prospettive della recitazione devono tutto (o quasi) a un attore britannico. Un interprete di cui si sente parlare spesso troppo poco, senza considerare che si tratta probabilmente del miglior performer della sua generazione. Parlare di attori nel mondo digitale sembra curioso, per alcuni è persino blasfemo. Eppure le sue interpretazioni hanno segnato il cinema, cambiando per sempre il modo di approcciarsi alla resa…

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Andrew Scott è Tom Ripley nella nuova miniserie Netflix
8.0

Basterebbe pensare al recente Carol di Todd Haynes o alle grandi produzioni teatrali (e non) ispirate ai suoi romanzi, ma è innegabile che il legame tra Patricia Highsmith e la settima arte sia stato uno dei più influenti nella storia recente del medium. E fra tutte le sue fatiche, Il Talento di Mr Ripley è stato il vero cult assoluto: Alain Delon prima, Matt Damon poi, si sono lanciati nell’interpretazione di un personaggio che ha accompagnato l’autrice per ben cinque romanzi. Opere curiose, che sfiorano appena i contorni del thriller cristallizzandosi tra dinamiche complesse e narrazioni accattivanti. Eppure, dopo l’apprezzatissimo…

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Un'immagine promozionale de Il Problema dei 3 corpi - © Netflix
7.0

Lo si può prendere come l’ennesimo fenomeno targato Netflix, spinto da una campagna marketing estrema, oppure la si può prendere come la più rischiosa scommessa dell’intera stagione televisiva. Il Problema dei 3 corpi non può essere semplicemente una serie come le altre: lo dice la sua natura, respingente nelle sue forme più pure e impattante nella sua fantascienza estrema; lo dice il materiale da cui è tratta, l’iconica trilogia letteraria di Cixin Liu. Lo dice soprattutto il duo di showrunner a cura dell’intero progetto: David Benihoff e D.B. Weiss, quegli stessi D&D che hanno fatto la storia della tv (nel…

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I protagonisti di Memory di Michel Franco in una scena del film

Di recente, i casi di cinema sprezzantemente autoriale (quasi estremo) si possono contare sulle dita di una mano. Quello di Michel Franco è sempre stato visto come il più agghiacciante, il più viscerale di una certa nicchia: un regista, il messicano, che ha sempre preferito distruggere le convenzioni piuttosto che fargli posto nella sua folle deriva stilistica. Eppure, se di maturità si può parlare, Memory rappresenta con molta probabilità la ricerca di un equilibrio finora insperato – e la scoperta di un valore universale che dia finalmente un senso compiuto a quelle idee estreme spesso soffocate da gelide gabbie formali.…

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Regista e Team VFX di Godzilla: Minus One ricevono l'Oscar per gli effetti visivi

Lo sappiamo bene: gli Oscar non potranno mai rappresentare la qualità “oggettiva” delle produzioni cinematografiche. Ma gli Academy Awards sono da sempre un indicatore estremamente importante che ci permette di analizzare le tendenze di un’industria in costante movimento. Se candidature e vittorie nelle categorie principali lanciano chiari segnali riguardo al pensiero (soprattutto politico) della Hollywood che conta, gli Oscar “tecnici” sono spesso quelli che più si legano ai cambiamenti dell’industria e ci permettono di intercettare i cambiamenti. Che si tratti di volgere il proprio sguardo ad altri stili, o semplicemente ad approcci tecnologici differenti, Hollywood si è spesso fatta emblema…

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Lo schiaffo di Will Smith agli Oscar

La premiazione cinematografica più seguita e discussa del mondo ha da poco compiuto 95 anni. Con gli Oscar che si preparano a celebrare un’edizione coi fiocchi, non possiamo fare a meno di guardare al 2023 come a un anno solare che ha segnato una delle stagioni più apprezzate da pubblico e critica. Certo, c’è stato il fenomeno del Barbenheimer, ma da Povere Creature! a Spiderman: Across the Spiderverse ci sono state tantissime produzioni interessanti e accattivanti che hanno portato milioni di spettatori in sala. Gli Oscar chiudono così un anno memorabile e siamo certi che la cerimonia sarà seguita da…

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