Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…
Non c’è modo migliore che con questa citazione di aprire la recensione di LEGO Star Wars – La Saga degli Skywalker, nuovo capitolo videoludico del franchise dedicato ai famosissimi mattoncini che ci permette di rivivere le vicende di tutte e tre le trilogie di Star Wars, con un nuovo approccio e la promessa di svecchiare una formula di gioco da troppo tempo abusata e priva di novità.
LEGO Star Wars – La saga degli Skywalker
Genere: Avventura dinamica
Piattaforma: PS4/PS5, XBOX One/S/X, Nintendo Switch, PC
Uscita: 5 aprile 2022
Studio: Traveller’s Tales
Mattoncini colorati
A metà degli anni 2000, gli sviluppatori di TT Games erano riusciti nell’impresa di creare un piccolo sottogenere, quello dedicato ai videogiochi LEGO, dedicando nel corso degli anni tantissimi giochi a licenze di spessore: Star Wars, Indiana Jones, Jurassic World, Marvel e DC. Insomma, negli ultimi quindici anni siamo stati inondati di giochi LEGO spalmati su altrettante licenze.
Purtroppo, se i primi giochi vivevano della magia della novità, con il tempo e la continua riproposizione della stessa formula per ogni gioco, tale magia è andata affievolendosi. L’annuncio de La Saga degli Skywalker ha portato anche una promessa chiara da parte degli sviluppatori, ovvero rifondare e rivoluzionare tutto il loro apparato ludico e, possiamo affermarlo già da ora, questo nuovo gioco su licenza Star Wars è una bellissima promessa mantenuta.
Tris di assi
All’avvio possiamo decidere di giocare le tre diverse trilogie nell’ordine che preferiamo, infatti il primo capitolo di ogni saga sarà subito disponibile, con i successivi che si sbloccheranno progredendo nella trilogia dedicata. Un primo approccio che regala una certa libertà non indifferente, per chi desidera avventurarsi subito ne Il Risveglio della Forza e magari lasciare La Minaccia Fantasma per ultimo. Ma non è finita qui, giacché è nota la presenza di due DLC dedicati rispettivamente a The Mandalorian, la serie di successo di Disney+, e Solo, lo stand alone dedicato all’amato pirata spaziale Han Solo.
Qualunque sia la vostra scelta di partenza, ogni primo capitolo è studiato per presentarsi come se fosse il nostro primo avvio assoluto. Dunque, oltre i classici tutorial, faremo conoscenza anche con le nuovissime meccaniche di gioco, vero fiore all’occhiello di questa nuova produzione.
Il potere della Forza
Prima i giochi LEGO si costruivano su semplici concetti, quali prendere i comandi di un personaggio, muoverlo nella mappa di gioco, fargli costruire piccoli oggetti o strutture LEGO, raccogliere gli stessi come valuta di gioco e completare i diversi livelli. LEGO Star Wars – La Saga degli Skywalker evolve tutto questo impianto di gioco a partire dalle fasi di azione: se sarete Jedi o un qualunque altro personaggio dotato di blaster, il gioco ci aprirà nuovi modi di affrontare lo scontro.
I Jedi per esempio, beneficeranno di tantissimi attacchi diversi con la spada laser e la possibilità di lanciare la stessa contro i nemici, deflettere colpi di blaster e concatenare combo usando anche i poteri della Forza.
Decidendo di controllare un personaggio dotato di blaster, quando prenderemo la mira, la camera si posizionerà rispettivamente alle sue spalle, simulando un’azione da sparatutto in terza persona. Avremo così la possibilità di eseguire colpi alla testa che ci permetteranno di sconfiggere facilmente gli Stormtrooper, che avranno sempre una mira molto confusa, ma beneficeranno di un’armatura capace di assorbire molti dei nostri colpi. Essere precisi, muoversi con agilità e consapevolezza saranno tutti bonus che andranno a nostro favore durante i tantissimi momenti di azione.
Il Lato Oscuro
Al netto di mappe molto grandi, con possibilità di andare a trovare e raccogliere collezionabili e accettare missioni secondarie dai tanti personaggi presenti, c’è qualcosa che non funziona riguardo l’albero della abilità. Nonostante sia una vera novità in un titolo LEGO, queste abilità vengono attivate grazie a speciali mattoncini disseminati nei livelli, assieme alla solita valuta di gioco da spendere. Per la maggior parte, però, le abilità hanno effetti passivi, non andando mai a influenzare l’esito della partita.
Questa è una prassi comune nei GDR puri, dove si beneficia di abilità attive e passive a nostro piacimento, ma in LEGO Star Wars non si sente mai la necessità di sbloccarle tutte. Insomma, si potrebbe finire il gioco senza mai toccare l’albero delle abilità e questa si dimostra una novità che avrebbe richiesto maggiore attenzione.
Mattoncini spaziali
Ultime, ma non meno importanti, le battaglie spaziali. Dopo averle provate nei due Battlefront e nel recente Squadrons, in LEGO Star Wars possiamo dilettarci anche con le battaglie spaziali usando gli stessi modelli LEGO di iconiche navicelle, dagli Ala X all’immancabile Millennium Falcon. Va detto che i comandi di guida non sono molto ottimizzati e probabilmente questa potrebbe rivelarsi un’esperienza più fastidiosa del previsto, ma rimangono momenti di gioco dal sicuro fascino, capaci di far brillare gli occhi ad ogni appassionato di LEGO o di Star Wars.
Meglio se appassionati di entrambi, dato che LEGO Star Wars – La Saga degli Skywalker è ad oggi l’opera omnia di TT Games che riesce a rinfrescare una formula di gioco vecchia, aggiornandola a dovere e creando un gioco completo e impressionante sotto il profilo dei contenuti. C’è da smussare qualche angolo, ma che grande e divertentissimo passo in avanti rispetto ai soliti giochi LEGO.
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Conclusioni
LEGO Star Wars - La Saga degli Skywalker è la rivoluzione che il franchise videoludico di LEGO chiedeva da tanto, troppo tempo. Nella nostra recensione vi abbiamo spiegato che, oltre che a rivivere tutte e tre le iconiche trilogie, il gioco ha un numero impressionante di contenuti e novità, un prodotto ottimo per ogni tipo di pubblico per un divertimento assicurato.
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Voto ScreenWorld