Tra i tanti prodotti che hanno cercato di contrastare il successo senza freni dei Pokémon a fine anni ’90, soltanto i Digimon sono riusciti a sopravvivere e ritagliarsi una fetta di grandi appassionati. Anche oggi, oltre ai soliti film, serie animate e carte collezionabili, sul fronte videoludico sono tanti i giochi che hanno avuto come protagonisti i mostriciattoli digitali e i loro padroncini digiprescelti.
Mai, però, si era palesata l’occasione di ritrovarci tutti attorno uno specifico titolo per lodarne le qualità generali. Come vedremo in questa recensione di Digimon Survive, non è certo questo il titolo che spezzerà il digiuno, ma non si può non lodare il mastodontico lavoro messo in atto, nonostante i diversi problemi di sviluppo.
Digimon Survive
Genere: Visual Novel, Strategico a turni
Piattaforma: PS4/PS5, Xbox Series S/X, PC, Nintendo Switch
Uscita: 29 luglio 2022
Studio: HYDE
La trama: nuove avventure per nuovi protagonisti
Takuma Momozuka è un adolescente che partecipa ad una gita scolastica assieme ai suoi compagni durante le vacanze primaverili. Il luogo scelto è una zona boschiva piena di vecchi santuari e di zone ad alto tasso turistico.
Mentre Takuma assieme ad altri suoi compagni e giovani abitanti della zona si ritrovano a indagare in un antico tempio, vengono risucchiati in una dimensione parallela, esteticamente simile alla loro, ma abitata da tanti, diversi e curiosi Digimon. In particolare il piccolo Koromon, che sembra stesse aspettando il giovane Takuma da molto, molto tempo.
Ben presto, quella che sembrava una semplice gita scolastica si rivela essere l’inizio di un’avventura fantastica per il gruppo di ragazzi, che assieme ai loro Digimon dovranno sconfiggere minacce secolari per tornare nel loro mondo.
Un po’ di speranza non nuoce
Prima di procedere nell’analisi è bene contestualizzare la natura del gioco. Annunciato nel 2018 con finestra di uscita nel 2019, Digimon Survive è uscito infine il 29 luglio 2022. Tra ritardi, slittamenti, Coronavirus e team di sviluppo cambiato in corsa, il destino di questo gioco non ha mai rassicurato i fan. Il gioco stesso infatti ha visto una distribuzione con il contagocce nel mercato orientale, cosa abbastanza insolita, forse un segno che nessuno credeva più in questo progetto.
Invece possiamo già dire a questo punto che il risultato finale è ben più positivo di quanto ci si potesse aspettare, paradossalmente proprio per quegli elementi che molti appassionati criticarono già durante l’annuncio, ovvero quello di creare un titolo che nella sua grammatica di gioco si compone principalmente di visual novel. Di cosa stiamo parlando? Ecco spiegato.
Tra visual novel e strategico a turni
Tutta l’avventura si svolgerà con stilemi classici di un videogioco d’avventura interattiva. Non dovremo far altro che seguire il corso degli eventi e prendere specifiche decisioni quando ci verrà chiesto. In questo contesto, la soluzione da visual novel ricopre più di tre quarti della produzione videoludica, lasciando l’ultimo quarto alle sezioni di combattimento in modalità strategico a turni, dove su una mappa di gioco, divisa come una scacchiera, siamo chiamati a impartire ordini ai nostri Digimon e guidarli nella battaglia contro le altre creature digitali poco inclini all’amicizia.
Questa soluzione ha generato, sin dall’annuncio, non poche critiche e lamentele, con i fan che volevano giocare direttamente a questa nuova avventura e non solo assistervi passivamente.
Va detto però che, nel semplicistico gusto che va da persona a persona, il lavoro svolto sulla parte di visual novel è impressionante: il doppiaggio è incalzante, i disegni, come i fondali, sono realizzati divinamente sin nel minimo dettaglio e alcune parti animate sono realizzate con grande cura e qualità, quasi stessimo assistendo ad un film anime di ultima produzione. Ma la classica e brillante ciliegina sulla torta è tutto il comparto sonoro.
Quella di Digimon Survive è una forte storia di amicizia e coraggio, qualità che hanno sempre contraddistinto ogni serie animata, e anche questa storia ne è pregna. Ogni qualvolta partirà il tema principale del gioco, verrete assaliti da una nostalgia senza fine, quasi come se anche noi avessimo vissuto un’avventura del genere e Digimon Survive non facesse altro che far emergere questi sentimenti e ricordi da qualche spazio recondito della nostra memoria.
Ancora una volta, per contraddistinguersi dai più famosi Pokémon, Digimon Survive punta tutte le sue carte sul comparto narrativo, sul regalare una storia unica, musicata e accompagnata al meglio delle possibilità.
Un campo di battaglia irto di minacce
Quando c’è il momento di scendere sul campo e darsi battaglia, il sistema e le stesse meccaniche che entrano in gioco regalano divertimento e una dose di strategia da non sottovalutare.
Come strategico a turni, si dovrà rispettare un ordine di azione che sarà visualizzato in alto a destra. Tenendo conto dell’ordine di azione, sarà necessario centellinare ogni turno ed evitare mosse sbagliate. In nostro soccorso arriveranno l’uso di oggetti, potenziamenti e incoraggiamenti da parte dei digiprescelti e le preziose digievoluzioni.
Durante gli scontri è possibile anche “catturare” Digimon ostili, semplicemente chiacchierando con loro. Se risponderemo correttamente a tre domande strampalate, il Digimon nemico potrebbe convincersi a far parte del nostro team, così da allargare la collezione e sfruttare le sue qualità offensive e difensive nello scontro successivo. Complessivamente la difficoltà è tarata verso il basso: difficilmente è capitato di perdere qualche scontro e il numero generoso di Digimon a nostra disposizione sin dalle prime battute ci permette di avere qualche sporadica perdita sul campo, ma arrivare facilmente alla vittoria.
La longevità del gioco è anche interessante per il pacchetto proposto, assicurando poco più di una ventina di ore di gioco. Ma come già detto, la gran parte di queste sono diluite in sezioni visual novel, mentre in altri momenti, dove il gioco ci regalerà dei momenti di azione libera, possiamo gironzolare per la zona e parlare nuovamente con i nostri compagni (azione che aumenterà il grado di fiducia gli uni verso gli altri, influenzando direttamente le digievoluzioni dei Digimon) o gettarci nella battaglia libera, facendo fare esperienza ai Digimon o catturarne altri.
Complessivamente il lavoro svolto dagli sviluppatori è stato più che egregio, riuscendo a toccare corde emozionali ed intime che non sapevamo di avere, ma come capita spesso, ora la palla passa ai fan, nell’apprezzare questa nuova iterazione del franchise di Digimon e lasciarsi coccolare da una storia che ricorda i fasti della prima storica serie animata.
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La recensione in breve
Digimon Survive ha vissuto più nell'ombra dei suoi problemi di produzione, chiudendosi a riccio nel momento dell'uscita, per poi risultare un gioco molto buono che difficilmente entrerà nelle corde di tutti i videogiocatori a causa delle sue scelte di game design, in particolare grazie alla sua natura da visual novel. Peccato, perché nel complesso, il gioco è uno dei migliori che il franchise abbia mai avuto.
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Voto ScreenWorld