The Mandalorian 3×08, la recensione del finale di stagione: Una nuova speranza!

Questa è la via. La minaccia dell’Impero, un senso di pericolo e di morte che aleggia dall’inizio alla fine, una continua evocazione delle atmosfere degli Star Wars classici. Era stata questa la ricetta dell’episodio della scorsa settimana, che avevamo definito l’episodio migliore della stagione, e uno dei migliori della serie. Nella recensione di The Mandalorian 3×08, Il ritorno, l’ottavo episodio, e finale della terza stagione, in streaming su Disney+, confermiamo questo giudizio: di fatto, questo episodio è la continuazione del precedente (è sempre diretto da Rick Famuyiwa) e si pone al suo livello come il migliore della stagione, regalandoci un grande finale. Azione, un villain di grande livello e un costante senso di paura, tensione, pericolo ci fanno stare con il fiato in sospeso. Sì, questa è la via.

La trama: Kill Moff Gideon

L’episodio 8 della stagione 3 inizia in medias res, con Din Djarin e i Mandaloriani impegnati in un’acerrima battaglia contro quelli che sono i loro veri nemici: un esercito di soldati equipaggiati con delle nuove corazze forgiate in beskar al soldo di Moff Gideon, vera anima oscura di questa serie, che vuole restaurare l’Impero. La prima scena vede Din Djarin combattere contro due di questi soldati. Il suo amico, il piccolo grande Grogu, è ancora una volta provvidenziale. Ma fino a che non sarà fermato Moff Gideon non ci sarà pace.

The Mandalorian sta diventando sempre più Star Wars

Su un sito dedicato alla saga, abbiamo letto questo titolo: The Mandalorian sta diventando sempre più Star Wars. Una riflessione azzeccata, simile a quelle che stiamo facendo da qualche settimana qui su ScreenWorld. È proprio così. Da western sci-fi la serie si è spostata sempre più verso la space opera vera e propria, verso le atmosfere originali della saga. Questo vale sia per il tipo di azione che vediamo in scena – in questo episodio c’è un breve ma spettacolare scontro tra incrociatore e caccia – sia per le atmosfere. L’azione che si svolge negli interni della nave spaziale ricordano quelle negli interni dei primi Star Wars, soprattutto le prime scene di Episodio IV: Una nuova speranza. R5, che vediamo in azione, ricorda il nostro amato R2-D2, e Grogu che si muove all’interno del droide IG-12 evoca ovviamente Yoda e allo stesso tempo C-3PO. E Moff Gideon, in corazza e caso nero, evoca in qualche modo Darth Vader.

Moff Gideon prova ad essere Darth Vader

Che cosa manca a Moff Gideon per diventare come Vader? La Forza. Ed è proprio questa la chiave della trama ordita dal villain della serie (e anche di uno snodo che non è proprio chiarissimo, a dire il vero). Il duello tra Moff Gideon con Din Djarin prima e con Bo-Katan Kryze poi vuole provare a ricreare la tragicità e la solennità del duello tra Darth Vader e Luke Skywalker nello storico Episodio V: L’impero colpisce ancora. I movimenti, il senso di ineluttabile, l’atmosfera di reale pericolo di morte sono quelle. Detto che le scene del film originale sono irripetibili, The Mandalorian in questi momenti prova ad avvicinarsi il più possibile a quelle atmosfere. E riesce davvero a tenerci con il fiato in sospeso. In quel combattimento c’è davvero tutto per creare qualcosa di epico. L’unione. E la Forza. E, per usare un detto popolare, in The Mandalorian davvero l’unione fa la Forza.

Una nuova speranza, e la via verso il futuro

Se titolavamo la recensione dell’episodio 3×07, la settimana scorsa, L’Impero colpisce ancora, stavolta il titolo è Una nuova speranza. Lo è per Mandalore, quando vediamo le specie vegetali del pianeta che sono state conservate e sono rinate. Lo è per Grogu, apprendista e non più trovatello. Il rapporto tra Mandaloriano e Grogu è qualcosa di più di quello tra un maestro e un apprendista, è quello tra un padre e un figlio. I due ormai sono uniti in battaglia – guardarli combattere insieme è qualcosa di emozionante – e nella vita, lo saranno nel loro futuro. Che sarà fatto di tanti, lunghi ed emozionanti viaggi insieme. Questa è la via.