Venerdì 14 aprile debutta con i suoi primi tre episodi uno dei fiori all’occhiello assoluti della produzione televisiva di Prime Video, giunto al suo quinto (ed ultimo) appuntamento. Stiamo parlando de La fantastica signora Maisel, show destinato al piccolo schermo creato da Amy Sherman-Palladino e che ha conquistato negli anni un pubblico di (tele)spettatori sempre più vasto ed accanito. Merito della straordinaria scrittura dei personaggi, dell’irresistibile protagonista da stand-up comedy interpretata dalla bravissima Rachel Brosnahan, della spalla comica semplicemente perfetta con il volto di Alex Borstein, o semplicemente dell’ambientazione a cavallo tra i ruggenti anni ’50 e l’inizio degli anni ’60.
Nella nostra recensione de La fantastica signora Maisel 5 ci addentreremo nei meandri narrativi e contenutistici dei primi tre episodi della quinta ed ultima stagione dello show comedy targato Prime Video, tra storie che si chiudono definitivamente, altre che si aprono, lacrime e risate. Un concentrato perfetto di tutto quello che ha rappresentato la serie tv di Amy Sherman-Palladino sin dalla sua prima, gloriosa, stagione che aveva calcato il catalogo streaming della piattaforma sin dal 2017.
La fantastica signora Maisel 5
Genere: Commedia
Durata: 9 episodi/55 minuti circa
Uscita: 14 aprile 2023 (Prime Video)
Cast: Rachel Brosnahan, Alex Borstein, Tony Shalhoub, Michael Zegen, Marin Hinkle
La trama: vita e successi di Midge Maisel
Nella quinta e ultima stagione, Midge Maisel (Rachel Brosnahan) si ritrova più vicina che mai al successo che ha sognato, solamente per scoprire che più vicino che mai è ancora molto, molto lontano. Quando finalmente la nostra protagonista fa il definitivo salto di qualità accettando un lavoro retribuito come scrittrice di battute e dialoghi brillanti per il famosissimo Gordon Ford Show grazie all’aiuto della sua manager Susie (Alex Borstein), Midge si renderà conto di quanto il mondo dello show business degli inizi degli anni ’60 non è esattamente paese per donne. Sarà l’inizio di un lento declino per la carriera della fantastica ed inimitabile signora Maisel?
Queste sono le premesse della quinta ed ultima stagione dello show targato Prime Video che sin dal 2017, anno di debutto del primo appuntamento, ha letteralmente conquistato ed ammaliato milioni di spettatori del piccolo schermo, ormai affezionati alle peripezie private e professionali di Miriam Maisel, fittizio precursore della stand-up comedy americana al femminile. In questo quinto ed ultimo appuntamento con il microcosmo creato dalla showrunner, regista e sceneggiatrice Amy Sherman-Palladino, salutiamo Midge per l’ultima volta.
“Vai avanti”
“Vai avanti”. Questo era il monito che Midge Maisel leggeva con ammirazione e stupore nell’ultimo, intenso episodio della quarta stagione dello show Prime Video, avvolta da un nugolo di neve e determinata a portare la sua arte e il suo talento di stand-up comedian ad un livello superiore ed inedito. Infatti, grazie all’intercessione della sua fedelissima ed imprevedibile manager Susie, Miriam riesce a rompere il soffitto di cristallo entrando a far parte del team di scrittura degli episodi televisivi del popolare Gordon Ford Show. Lì, Midge entra a far parte di una writing room tutta al maschile, misogina e conservatrice, molto poco disposta al cambiamento e ad una ventata di freschezza e pluralità di visioni artistiche.
Tutte sfide che Midge Maisel accetta di buon grado e con grande determinazione, disposta anche lei a tutto pur di diffondere il suo straordinario talento anche attraverso la creazione di battute comiche e di freddure brillanti per la programmazione televisiva del periodo. Un periodo storico, quella della quinta ed ultima stagione, che coincide sì con i primissimi anni ’60, ma che gioca narrativamente con lo spettatore più fedele con alcuni salti temporali di venti anni che, ad ogni incipit di episodio, presagiscono di volta in volta il destino finale di tutti i personaggi principali.
Vecchi addii, nuovi inizi
Salti temporali che spostano l’attenzione narrativa del “qui ed ora” a venti anni nel futuro, esattamente nel 1981. In questo inedito arco temporale in avanti, Midge Maisel è protagonista di uno speciale televisivo di 60 Minutes dove vengono ripercorse (tra interviste alla comedienne e a sua figlia) le tappe fondamentali della sua straordinaria carriera, tra alti e bassi, tra successi ed insuccessi clamorosi, tra amori che vengono e amori che vanno, addii dolorosi e nuovi, entusiasmanti inizi.
Esattamente come sembra essere strutturata la quinta stagione de La fantastica signora Maisel, ultimo addio ad uno dei personaggi femminili della televisione contemporanea più incisivi ed agguerriti degli ultimi anni, in equilibrio tra archi narrativi che si chiudono ed altri che invece sembrano aprirsi verso un orizzonte futuro incerto, ma pur sempre carico di promesse e sorprese. Per questo “il nuovo inizio” di Midge come scrittrice televisiva sin dai primissimi episodi di questo quinto appuntamento sembra presagire alla perfezione le innumerevoli sorprese e i plot twist che caratterizzano l’addio alle scene della regina della stand-up comedy americana. Sempre però con un sorriso stampato sul volto e una lacrima che scende, questa volta nostalgica e malinconica per il saluto finale alla nostra eroina.
“Grazie e buonanotte a tutti!”
Una stagione televisiva finale che quindi ha il sapore agrodolce di un addio che nessuno vorrebbe porgere alla fantastica Miriam Maisel, ma che stavolta più che mai la showrunner Amy Sherman-Palladino pare voler confezionare come il commiato più naturale e prevedibile che si possa del resto concepire. Difatti la serie comedy firmata Prime Video sin dalle sue primissime stagioni ha da sempre posto l’acceleratore su alcuni elementi narrativi fissi che hanno da lì in poi accompagnato il percorso della protagonista e dell’irresistibile corollario di personaggi che l’hanno incorniciata così squisitamente.
Progressismo, femminismo ante-litteram, misoginia, determinazione, ma anche crescente consapevolezza (quella di Midge Maisel) che ad ogni ascesa verso le stelle del successo c’è dietro l’angolo una probabile caduta vertiginosa e dolorante. Questo forse è, infine, il cuore pulsante della quinta ed ultima stagione dello show di Sherman-Palladino: fare i conti una volta per tutte con l’inevitabile rise and fall del successo popolare, accettare tutto ciò che la vita ci riserva con cosciente serenità e rassegnazione, senza mai rinnegare le scelte compiute di lì a poco prima; perché a sognare in grande, nonostante tutto, non è costato mai nulla a nessuno. Grazie Midge, e buonanotte a tutti.
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La recensione in breve
La quinta ed ultima stagione de La fantastica signora Maisel conquista ancora una volta grazie all'irresistibile fascino, simpatia e complessità dei personaggi creati da Amy Sherman-Palladino, artefice di aver immesso nell'universo della serialità contemporanea alcuni dei protagonisti femminili più sfaccettati ed indimenticabili degli ultimi anni. Tanto di cappello.
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Voto ScreenWorld