Se è vero che nello spazio nessuno può sentirti gridare, puoi tranquillamente farlo sulla Terra. O su qualunque altro pianeta uno Yautja decida di darti la caccia, a esser onesti. Gli xenomorfi resi celebri da Alien sono il primo figlio dello spazio a cui pensiamo se cerchiamo un alieno capace di suscitare incubi, ma non meno letali sono i Predator, i cacciatori alieni che si apprestano a tornare in scena su Disney+ con Predator: Killer of Killers.

Un ritorno a lungo atteso dagli appassionati dei letali cacciatori alieni, la cui fame di storie sugli Yautja è stata riaccesa da Prey, film direct to stream in cui abbiamo visto un Predator scontrarsi con una nativa americana.  Anche perché, siamo onesti, dopo il primo contatto tra uno di questi spietati alieni e Schwarzy nelle foreste del sud America, i successivi tentativi di riportare al cinema Predator non sono stati esattamente esaltanti.

Predator: Killer of Killers
Genere: Horror, Avventura
Durata: 90 minuti
Uscita: 6 Giugno 2025 (Disney+)
Regia: Dan Trachtenberg
Cast: Lindsay LaVanchy, Louis Ozawa, Rick Gonzalez

Tre guerrieri, un solo destino

PREDATOR: KILLER OF KILLERS
PREDATOR: KILLER OF KILLERS © 2025 20th Century Studios.

Una spietata razziatrice vichinga intenta a guidare il proprio figlio e un gruppo di guerrieri in una sanguinosa vendetta. Un ninja del Giappone feudale che torna nella casa dove è cresciuto, in cerca di una resa dei conti con il fratello. Un giovane aviatore ispanico che durante la Seconda Guerra Mondiale si lancia nei cieli per affrontare una misteriosa minaccia che rischia di decimare la sua squadriglia. Tre storie differenti, ambientate in epoche diverse e unite da una radice violenta, con protagonisti personaggi molto diversi tra loro. La natura antologia di Predator: Killer of Killers consente di presentare questi tre guerrieri in modo perfetto, definendo il carattere e lo spirito guerriero, non solo esaltandone la ferocia e la determinazione, ma rendendoli dei campioni per lo stesso motivo: hanno ucciso un Predator.

Un trofeo che se per loro sa di salvezza, per gli Yautja diventa un segno di grande abilità guerriera, una vittoria che li trasforma in prede degne, tanto da esser degni di concorrere per un grande onore: affrontare uno dei più letali Predator. Ma per avere questa imperdibile occasione, bisogna compiere un ultimo passo: scontrarsi tra loro, perché solo uno di loro potrà affrontare in combattimento il miglior cacciatore alieno ed essere l’assassino per eccellenza.

Esplorare la cultura Yautja

PREDATOR: KILLER OF KILLERS
PREDATOR: KILLER OF KILLERS © 2025 20th Century Studios.

Mentre nei comics i Predator facevano sentire la loro presenza, introdotti persino in una galassia condivisa con gli xenomorphi di Alien, mancava una vera evoluzione della saga. Eppure il materiale di partenza, fondato su una cultura tribale fondata sulla caccia che lasciava ampie possibilità di esplorare questa razza aliena, lasciava parecchio spazio di manovra. Il team dietro Killer of Killers riconosce il peso del passato, ricollegandosi a quanto visto in Predators. Dove i più letali assassini della Terra sono portati in un mondo in cui devono affrontarsi e sopravvivere agli Yauja, anche la nuova serie animata di Disney Plus vede in questo rapporto tra preda e cacciatore il suo fil rouge, utilizzandolo però per dare maggior concretezza a questa sinergia.

Non è un caso che a dirigere questa miniserie sia Dan Trachtenberg, regista del citato Prey, divenuto il nume tutelare dei Predator. Dopo Prey e Predator: Killer of Killers, Trachtenberg ha in cantiere un secondo film pensato per il grande schermo (Predator: Badlands) e ulteriori progetti all’interno del franchise. Un ruolo centrale che consente al regista di strutturare la visione d’insieme dell’universo degli Yautja, dando un ordine sinora mai concepito e affossato da troppi esperimenti di rilancio privi di continuità.

La possibilità di muoversi all’interno di un ambiente distributivo variegato come quello disneyano, infatti, consente di esplorare questo universo da diverse angolazioni, con linguaggi cinematografici che sperimentano con la tradizione della saga. D’altronde, chi si sarebbe mai immaginato un Predator animato?

Lame, aerei e adrenalina

PREDATOR: KILLER OF KILLERS
PREDATOR: KILLER OF KILLERS © 2025 20th Century Studios.

Predator: Killer of Killers riconferma come l’animazione sia una grammatica narrativa che si adatta meravigliosamente a qualsiasi storia. Una natura che, senza scomodare sensei Miyazaki, è stata glorificata da titoli come Cyberpunk: Edgerunners, Arcane o Love Death & Robots, in cui diverse interpretazioni dell’animazione hanno dato vita a racconti appassionanti. Nel rappresentare questa spietata lotta per la sopravvivenza, il lavoro di Trachtenberg e dello studio di animazione The Third Floor è stato encomiabile. Il tono violento e sanguinario tipico dell’iconografia dei Predator è evidente in ogni istante, studiato nei minimi dettagli per essere il motore emotivo di questa antologia.

La presenza di diversi stili di combattimento, dalla muscolarità della guerriera vichinga alle acrobatiche movenze del ninja, viene resa graficamente in modo sinuoso e veritiero, raggiungendo il culmine sul finale. Una caratterizzazione non solo marziale, ma di indole e sentimento, valorizzata da espressioni vivide e ambientazioni dai colori sgargianti in cui esaltare ogni dettaglio della ferina vitalità di questi combattenti.

Pur mostrando qualche pecca nella fluidità di alcune animazioni, legate principalmente agli alieni di contorno, Predator: Killer of Killers si rivela un’ottima interpretazione del mito del cacciatore di teste alieno. Non solo su un piano puramente estetico, ma anche come parte di una continuity tramite un sinergico inserimento di riferimenti alla lore della saga, posti sotto l’occhio dello spettatore con studiata delicatezza.

Il futuro di Predator

PREDATOR: KILLER OF KILLERS
PREDATOR: KILLER OF KILLERS © 2025 20th Century Studios..

La scelta di focalizzarsi sui tre guerrieri umani non placa la voglia di vedere in azione i Predator, che pur non essendo i protagonisti dominano la scena come perfetti antagonisti. La cultura predatoria degli Yautja viene ottimamente declinata in base all’avversario che si trovano ad affrontare, passando dallo scontro corpo a corpo a un più spettacolare dogfight che mette in mostra l’adattabilità degli alieni e l’ingegnosità degli umani.

Sotto ogni aspetto, dunque, Predator: Killer of Killers segna un nuovo, convincente passo della rinascita di uno dei franchise storici della sci-fi cinematografica. Il finale aperto potrebbe collegarsi ai futuri progetti di Trachtenberg o portarci a seguire nuovamente lo scontro tra umani e Yautja nell’animazione, ma a visione terminata si rimane con la soddisfazione di essersi goduti un’appassionante avventura, degna della fama dei Predator.

Conclusioni

8.5 Ferale

Predator: Killer of Killers segna un nuovo, convincente passo della rinascita di uno dei franchise storici della sci-fi cinematografica. Il finale aperto potrebbe collegarsi a futuri progetti, ma a visione terminata si rimane con la soddisfazione di essersi goduta un’appassionante avventura, degna della fama dei Predator.

Pro
  1. Concept intrigante
  2. Personaggi ben caratterizzati
  3. Ben inserito nella continuity della saga
Contro
  1. Alcune animazioni secondarie non convincenti
  • Voto ScreenWorld 8.5
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Classe '81, da sempre appassionato di pop culture, con particolare passione per il mondo dei comics e la fantascienza. Dal 2015 condivide queste sue passioni collaborando con diverse testate, online e cartacee. Entra nella squadra di ScreenWorld come responsabile dell'area editoria con una precisa idea: raccontare il mondo del fumetto da una nuova prospettiva