Il manga One Piece, letteralmente “un pezzo”, si chiama così perché fa riferimento al tesoro che i protagonisti stanno cercando nel corso della loro avventura. Si tratta del tesoro più prezioso e ambito da ogni pirata, nascosto all’interno del mondo in cui è ambientata l’opera di Eiichiro Oda e appartenuto al pirata Gold Roger.
Dopo 106 volumi del manga e circa mille episodi della serie animata, ancora non si sa in cosa consista il contenuto del tesoro One Piece né dove è ubicato. Nel corso degli anni, però, l’autore della storia ha lasciato trapelare qualche indizio, ammettendo che si tratta di qualcosa che esiste davvero ed è tangibile.
Nella traduzione dal giapponese, però, si perde un significato che l’autore ha nascosto all’interno della saga. Solitamente One Piece è scritto in katakana, il modo in cui i giapponesi scrivono nomi propri e parole straniere. Nelle copertine degli albi si trova infatti questa denominazione: ワンピース.
Ma nel corso del manga alcuni personaggi pronunciano una battuta che, in giapponese, è scritta con un metodo diverso.
La frase nella lingua originale è “Hitotsunagi no daihihō” che significa One Piece, ma che può anche essere letta come composta dalle parole “Grande tesoro” (Daihiho) e “Pezzo unico” (Hitotsunagi).
La parola Hitotsunagi, però, può anche essere letta come composta da due diverse parole: hito, che significa umanità, e tsunagi, che è la connessione.
Il risultato è che One Piece potrebbe essere anche tradotto come un grande tesoro che connette le persone o l’umanità, dando una nuova chiave di lettura al manga di Oda.
Infatti, alcune teorie dei fan sul contenuto del tesoro credono che, alla fine dei conti, il tutto sia una metafora sulla ciurma e l’amicizia e che tutti i lettori, appassionati e uniti dall’opera, siano già proprietari di un pezzo del tesoro: il fumetto stesso, che tengono tra le mani.