Un manga breve è una storia in grado di condensare in pochi volumi un intero universo. La meraviglia in poche tavole atte a scuotere il lettore dalle fondamenta. Pertanto, per un mangaka è certamente una sfida non da poco dar vita a opere brevi che offrano agli appassionati del medium storie profonde, intense e affascinanti, in un minuscolo spazio vitale. Oltretutto, come abbiamo visto nel precedente articolo riguardante i consigli anime per gli odiatori, le serie brevi potrebbero essere una soluzione ottimale per coloro che intendono avvicinarsi al medium d’origine nipponica: poca spesa, ottima resa!

Generi differenti, vari e sempre diversi, che spaziano dal dramma alla commedia, dallo slice-of-life al mistero. Il tutto accompagnato da protagonisti spesso memorabili, intensi, immersi in trame inaspettate e avvincenti. Il manga breve, a nostro parere, è un mix perfetto che restituisce al lettore un’opera completa, mai monca.

Pertanto, in questo articolo, vi guideremo attraverso una selezione di alcune serie brevi, scelte accuratamente per offrirvi un viaggio indimenticabile nel mondo del fumetto giapponese, attraverso storie che sono rimaste impresse nella memoria e nel cuore di noi lettori.

Per completezza, non vi saranno manga di genere horror: per quello dovrete attendere il prossimo articolo!

Akira

Akira
Akira, vol 4

Manga seinen in 6 volumi realizzato da Katsuhiro Ōtomo, l’opera ha ridefinito il cyberpunk e il genere post-apocalittico. Ambientato in una Neo-Tokyo distopica del 2019, l’autore parte dagli albori raccontandoci la storia di Kaneda, leader di una banda di motociclisti, e del suo amico Tetsuo, che si scoprirà essere coinvolto in un esperimento governativo che gli conferisce poteri psichici devastanti. La città, ricostruita dopo un’esplosione nucleare che trent’anni prima scatenò la terza guerra mondiale, è il teatro di scontri tra bande, militari e attivisti.

Il tratto di Ōtomo e la sua capacità di costruire un mondo così lontano, eppure così vicino al nostro, l’esplorazione di temi profondi quali la distruzione, la smania di potere e la forza della ribellione, nonché la narrazione caotica e – a tratti – cinematografica fanno di Akira un capolavoro che ha conquistato il mondo, dall’impatto culturale devastante. L’opera, difatti, ha contribuito a sdoganare il “manga” (o il fumetto giapponese) in occidente, influenzando anche cinema e anime a partire dal 1988, in seguito alla realizzazione di un adattamento animato.

Lo squalificato

Lo Squalificato, Furuya

Al maestro Furuya piace dar vita a protagonisti tormentati, e realizzare un adattamento manga del celebre Lo squalificato, romanzo di Osamu Dazai, è stata per lui una vera sfida. L’opera racconta con piglio cinico e scevra di edulcorazioni la tragica esistenza di Ōba Yōzo, un giovane alienato e incapace di adattarsi alle rigide convenzioni della società giapponese, che ha difficoltà a gestire rapporti interpersonali.

In soli tre volumi (o in una Complete Collection realizzata da Planet Manga) l’autore ci restituisce una storia intensa, struggente, esplorando temi profondi e a lui cari quali l’alienazione dell’individuo, la depressione e il senso di inadeguatezza. A supporto della trama, poi, l’autore utilizza uno stile visivo dettagliato, un tratto sferzante e realistico, con quel gioco di contrasti tipico del mangaka: narrazione e stile di disegno si mescolano perfettamente, il che consente a Furuya di mantenere le cupe atmosfere dell’originale. Una serie breve, ma in grado di lasciare il segno.

Devilman

Devilman
Devilman, Go Nagai

Capolavoro nichilista di Gō Nagai, l’autore ci racconta in cinque volumi la lotta tra umani e demoni attraverso la tragica vicenda di Akira Fudo. Studente timido e sensibile, Akira viene a conoscenza dall’amico Ryo Asuka che i demoni stanno tornando per reclamare la Terra. Per affrontarli e proteggere le persone che ama, Akira si fonde con il potente demone Amon, trasformandosi in Devilman, un essere a metà tra uomo e mostro costretto a rinunciare alla propria umanità per sopravvivere.

L’avvincente opera mescola azione, horror e drammi esistenziali, trasmettendo al lettore messaggio spietato: il vero nemico dell’umanità è l’uomo stesso. Forte di uno stile crudo e tematiche tutt’altro che leggere, Devilman ha rivoluzionato il manga, ispirando numerose opere successive. La storia di Akira, impregnata di sangue, violenza e disperazione, trascina con sé il lettore in un girone infernale, esortandolo a riflettere sulla natura umana, sull’egoismo e sul sacrificio.

Randagi

Randagi
Randagi, Keigo Shinzo

Manga seinen di Keigo Shinzo, è un’opera intensa e toccante in quattro volumi. Hajime Yamada è un ispettore segnato dal trauma della morte della figlia, annegata davanti i suoi occhi. Depresso e intrappolato in un lavoro alienante, la sua vita cambia quando s’imbatte in Shiori Umino, una ragazza in fuga dalla famiglia e incredibilmente somigliante alla figlia perduta.

L’incontro tra i due individui, due vite spezzate, offre l’occasione al mangaka per trattare il dolore della perdita e la prepotenza: Yamada è un uomo onesto, ma dovrà scontrarsi con una giustizia insensibile e superiori disinteressati. L’autore prosegue la sua critica sociale soffermandosi, poi, sulle contraddizioni della società giapponese contemporanea, che esprime giudizi senza conoscere la verità. Un messaggio intenso, una narrazione coinvolgente, che esortano a fare i conti con un problema attuale.

Tokyo Higoro

Tokyo higoro
Tokyo Higoro – giorno per giorno, Matsumoto

Taiyo Matsumoto dà vita a un’opera struggente che esplora la fine di una carriera e il senso dell’arte attraverso la storia di Shiozawa, ex editor di manga. In seguito a un errore, Shiozawa si licenzia, ritrovandosi a riflettere su un quesito a lui caro: ad oggi, il manga è solo un’industria o una forma d’arte capace di connettere le persone? Il lettore si ritrova a cercare la risposta a quest’interrogativo attraverso una profonda introspezione sulla creatività, il cambiamento e i retroscena dell’editoria giapponese. Matsumoto tratteggia con sensibilità il contrasto tra ispirazione e mercato, tra la ricerca artistica e la necessità di uniformarsi alle tendenze editoriali.

Shiozawa, sentendosi fuori posto in un’industria sempre più standardizzata, decide di riunire artisti dimenticati, talenti del passato che, come lui, si sono auto-esiliati. Forte di uno stile evocativo e una narrazione densa di emozioni, Tokyo Higoro racconta un viaggio nella psiche di un uomo che ha dedicato la vita ai manga, mostrando personaggi vivi, pieni di dubbi e rimpianti. Un’opera in soli tre volumi che invita a riflettere sul valore dell’arte e sulla difficoltà di preservarne l’autenticità in un mondo sempre più omologato.

Planetes

Planetes
Planetes, Yukimura

Makoto Yukimura ci ha consegnato un capolavoro di fantascienza e introspezione, ambientato in un futuro realistico. La serie segue un gruppo di raccoglitori di detriti spaziali, incaricati di mantenere sicure le orbite terrestri eliminando scarti pericolosi, spesso esposti a situazioni estremamente pericolose. L’autore esplora con trasporto temi inusuali quali la solitudine del cosmo e il complesso rapporto tra uomo e spazio, il tutto immerso in un’atmosfera tanto surreale quanto scientificamente accurata.

Grazie alla sua narrazione coinvolgente, alle riflessioni esistenziali e al realismo con cui tratta le fragilità umane, Planetes è considerato uno dei migliori manga sci-fi, tanto da ispirare una serie animata di successo. Un’opera affascinante e profonda, composta da 4 tankobon racchiusi in una Complete Edition da Planet Manga: difficile da reperire, ma imprescindibile per gli amanti del genere.

Boys Run the Riot

boys run the riot
Boys Run the Riot, Gaku

Manga d’esordio di Keito Gaku, è una storia di identità, autodeterminazione e passione. Composto da quattro volumi, segue le avventure di Ryo, un ragazzo transgender che lotta per esprimere sé stesso in una società che non lo comprende. Stanco di dover indossare un’uniforme che non lo rappresenta, incontra Jin, uno studente fuori dagli schemi, che gli propone di creare un brand di moda e i due affrontano decine di ostacoli e pregiudizi.

L’opera, insolita nel panorama manga contemporaneo, mostra come la moda diventi per i protagonisti un mezzo per ribellarsi alle imposizioni altrui e affermare sé stessiPur mantenendo un tono apparentemente leggero, l’opera invita il lettore a riflettere sull’importanza dell’accettazione e sul valore del sostegno nelle fasi più delicate della crescita, come ad esempio l’adolescenza. Oltretutto l‘autore, Gaku, è transgender proprio come il protagonista, pertanto ha inserito nella storia elementi autobiografici, rendendo il racconto autentico e toccante

The Corner Store

the corner store
The Corner Store, Ruan Guang-Min

Ruan Guang-min sviluppa il suo racconto in episodi brevi e 5 volumi, quasi fiabeschi, che scandiscono la trasformazione del protagonista Chung-Lu e il suo legame con il negozio di quartiere. Ogni capitolo è un frammento che arricchisce il mosaico della storia, svelando dettagli sul protagonista e sulla comunità che lo circonda, nonché sullo stesso autore: questa, difatti, potrebbe essere definita a tutti gli effetti un’opera autobiografica.

Le illustrazioni malinconiche, forti di un realismo intimo e colori tenui, esaltano la bellezza delle piccole cose e il valore nascosto nella quotidianità. Come un piccolo albero che osserva silenziosamente il mutare delle stagioni, il Corner Store assiste ai cambiamenti del quartiere, rimanendo però una costante, un punto di riferimento per la comunità e simbolo di speranza. Non solo una storia di crescita personale, ma anche una riflessione sulla società moderna, sulla perdita dei legami e sul valore dei luoghi che custodiscono la memoria collettiva. Ruan Guang-min ci invita a fermarci e a celebrare i luoghi che, come antichi custodi, ci legano alle nostre radici. Imperdibile, nostalgico, delicato, poetico.

 

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Napoletana, classe '92, si definisce "nerd da sempre, da prima che fosse socialmente accettato". Dopo il diploma al Liceo Classico, una breve ma significativa tappa all'Accademia di Belle Arti le ha aperto gli occhi sul suo futuro: letteratura, arte e manga, compagni di una vita ed elementi salvifici. Iscritta a Lettere Moderne, studia e lavora per poi approdare su cpop.it e scoprire il dietro-le-quinte del mondo dell'editoria. Nel 2025 si unisce al team di ScreenWorld in qualità di coordinatrice del reparto Anime e Manga: la chiusura di un cerchio, il coronamento di un sogno.