1994. Un signore ben vestito si presenta a un appuntamento con la storia del cinema. Smoking nero, baffetto irreprensibile, atteggiamento sicuro e una frase in bocca diventata cult nello stesso momento in cui viene pronunciata: “Sono il signor Wolf, risolvo problemi”. Trent’anni dopo quel mitico personaggio di Pulp Fiction diventa l’archetipo di un buddy movie in cui i risolutori di problemi sono due. Entrambi cool, entrambi sex symbol navigati, entrambi incapaci di perdere il pelo e il vizio. Ovvero quel fascino che non conosce pensione stampato sui volti di George Clooney e Brad Pitt. Due icone che hanno saputo giocare con la loro bellezza mitigandola con tanta autoironia. Uno sporco lavoro che torna di prepotenza al cinema 16 anni dopo l’ultima volta. Da quel 2008 in cui Burn After Reading mise in luce il lato più grottesco del duo più fico di Hollywood. Nella nostra recensione di Wolfs, presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2024, vi racconteremo com’è stato questo nuovo appuntamento glamour tra due vecchi lupi ancora capaci di divertirsi insieme.
Genere: Drammatico
Durata: 108 minuti
Uscita: 27 settempre su Apple+
Cast: Brad Pitt, George Clooney
Tutto in una notte
New York. Periodo natalizio. Una premessa che piacerebbe al maestro dei buddy movie Shane Black. Nella suite di un grande hotel un ragazzo muore all’improvviso. Peccato che la cosa metta nei guai una donna di spicco, costretta a togliere di mezzo ogni traccia dell’incidente. Per farlo bisogna chiamare il migliore. L’unico uomo capace di risolvere situazioni torbide come questa. Peccato che sul posto del non si presenti solo lui (un tizio misterioso col volto di George Clooney), ma anche un suo collega (un tizio misterioso col volto di Brad Pitt) che sembra proprio fare il suo stesso, identico mestiere. Stessi trucchi, stesso atteggiamento distaccato, stessa freddezza sul campo. Troppo simili per non pestarsi piedi e non entrare subito in competizione.
Almeno fino a quando entrambi capiscono di essere dentro un caso diverso da tutti gli altri. Una storiaccia più grande di loro che li costringe a collaborare. Almeno per una notte. Non serve aggiungere altro sulla trama di Wolfs perché anche il film stesso la minimizza di continuo. Tutto è un pretesto, una scusa per vedere insieme Clooney e Pitt che gigioneggiano sul grande schermo. E i due ci riescono ancora alla grande, giocando con la loro immagine dentro una buddy comedy vecchio stampo, dal sapore anni Ottanta-Novanta. Usiamo il verbo “giocare” perché Wolfs il suo spirito ludico non lo nasconde mai. A partire dalla struttura livellare del film, con singole quest da superare salendo piano piano di difficoltà.
Siamo diventati lupi
Curioso notare come siano cambiate le cose in oltre vent’anni. Se nella saga di Ocean la forza era il gruppo e lo stare insieme, Wolfs è figlio di tempi in cui chiunque si sente al centro del mondo, unica attrazione sul palcoscenico. Un atteggiamento egoriferito che Jon Watts smussa parecchio utilizzando due signori che di occhi addosso ne hanno eccome. Da sempre. Ecco che i personaggi di Clooney e Pitt diventano quasi metafore delle loro figure iconiche e delle loro carriere. Pensiamoci: entrambi a un certo punto hanno scelto di andare oltre la confezione. Entrambi hanno mitigato la propria bellezza con buone dosi di (auto)ironia. Wolfs sembra quasi il traguardo di questo percorso. L’apoteosi di una coppia di attori che ha ancora voglia di mettersi in gioco e soprattutto far divertire il pubblico. Il film ci riesce quasi sempre: ha una prima ora perfetta, con un ritmo ottimo e tempi comici che spaccano il secondo. Peccato che dopo Wolfs giri un po’ a vuoto e qualche gag non funzioni come Watts avrebbe voluto. Peccati che perdoniamo volentieri a un film che non si prende mai sul serio e riesce nella sua missione: divertire e intrattenere col suo fascino ammiccante. Anche perché un film che cita a più riprese Arma Letale seduce più di qualsiasi sguardo profondo di Brad Pitt e George Clooney.
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La recensione in breve
Nella nostra recensione di Wolfs vi abbiamo raccontato il grande ritorno in scena di un George Clooney e un Brad Pitt più autoironici che mai. Protagonisti di una buddy comedy vecchio stampo che diverte e intrattiene. Sia chiaro: la trama è solo un pretesto.
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Voto ScreenWorld