Cortometraggio : Film di breve durata, generalmente non superiore ai 40 min.

Ogni mese raccontiamo, nel nostro piccolo, lo sterminato mondo artistico dei cortometraggi presentando ogni mese cinque opere di genere e provenienza diversa – ma tutte facilmente trovabili in rete.

I cortometraggi di questo mese esplorano il conflitto tra il mondo degli adulti e quello dei bambini. Questo scontro, intriso di aspettative, delusioni e speranze, si manifesta come un grido inter-generazionale: una richiesta di aiuto, un atto di ribellione, un’espressione di esasperazione, ma anche un’occasione per riflettere e trasformarsi.

Vi presentiamo quindi cinque opere che affrontano il tema del confronto generazionale da prospettive diverse, ma tutte accomunate da una straordinaria capacità di intrattenere e far riflettere.

Corti Lontani: The Chorus

 Abbas Kiarostami, Iran, 1982, 15’

Come solo gli anziani sanno fare, un uomo si gode l’ozio delle piccole cose mentre fuori casa i suoi nipoti lo chiamano per rientrare. Pian piano al coro dei due bambini si aggiungono gli amici, gli amici degli amici e i loro genitori, formando una folla che lo incita al ritmo di: “Nonno, apri la porta!”. Ne Il Coro, il naturalismo tipico di Abbas Kiarostami si manifesta in tutta la sua essenzialità, con un linguaggio povero, ma carico di simbolismo.

Alla semplicità dei piccoli atti, Kiarostami aggiunge una sottile ironia politica, lasciando che l’urlo delle nuove generazioni resti inascoltato dai detentori del potere. La versione presente su YouTube non è sottotitolata, ma l’unica frase da capire è proprio “Nonno apri la porta!”.

Corti Contemporanei: Allegoria cittadina

 Alice Rohrwacher e JR, France, 2024, 21′

Allegoria Cittadina
Jay davanti alla foto della caverna di JR – © Ad Vitam

Una premessa è d’obbligo: l’idea di questa rubrica è di presentare un panorama quanto più variegato possibile, dando voce a quanti più autori ci è concesso. Un corto di Alice Rochwacher è già stato presentato in uno scorso appuntamento, ma la forza del suo nuovo cortometraggio Allegoria Cittadina, presentato a Venezia e uscito su MUBI a dicembre, sopravanza ogni tentativo di imparzialità.

Realizzato insieme all’artista francese JR, con cui aveva già collaborato ad Omelia Contadina, il cortometraggio rilegge in chiave moderna il mito della Caverna di Platone. Attraverso lo sguardo di un bambino, Jay, e la guida onnisciente di Leos Carax, danza, poesia e street art si fondono per creare un’opera sublime che oltrepassa i limiti del linguaggio cinematografico. Le fotografie si animano, eco dello street-artist italiano Blu, mentre le immagini cinematografiche vengono lacerate, liberandoci simbolicamente dalle nostre catene.

Alice Rohrwacher prosegue, con grande maestria, nel raccontare il mondo attraverso il suo sguardo unico, continuando a innovare in modo sorprendente l’arte moderna del cantastorie. Allegoria Cittadina è disponibile su Mubi.

Corti Animati: Twenty Something

Aphton Corbin, USA, 2021, 7’

Poster promozionale di Twenty Something – © Sparkshorts

Il passaggio all’età adulta è sempre accompagnato da un affascinante paradosso: la possibilità di accedervi improvvisamente, al ticchettio della mezzanotte. Tuttavia, questa metamorfosi non sempre si rivela come desiderata e un semplice Bibbidi Bobbidi Boo può facilmente trasformarsi in un incubo. Gia, la protagonista del corto, tenta in modo goffamente giocoso di mimetizzarsi nella realtà adulta rimanendo intrappolata in un senso di inadeguatezza.

La soluzione, tuttavia, risiede già dentro di sé, nascosta nelle esperienze passate in attesa di una fatina che la aiuti a farla emergere. Con questa storia, la Pixar dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità nel creare storie sincere, capaci di andare ben oltre un semplice sequel. Twenty Something è disponibile su Disney+.

Corti Drammatici: Wasp

Andrea Arnold, UK, 2003, 21’

Nella povera (ma animata) periferia inglese, Zoë è una madre single con quattro figli. Quando una sua ex cotta le chiede di uscire, Zoë decide di far di tutto pur di conquistarlo, anche mentire a proposito dei suoi figli. Il ritmo frenetico di Wasp cela già tutti i segni distintivi del realismo sociale di Andrea Arnold: uno stile energetico e volutamente caotico caratterizzato da una videocamera sempre in movimento, così come i suoi personaggi.

Nelle sue storie di giovani genitori, troppo occupati a vivere le loro vite per badare ai figli, risuona qui il futuro eco di Bird e di ragazzi alla scoperta del mondo adulto: l’empatia per le scelte di vita sbagliate dei suoi personaggi è così forte da non riuscire a incolparli. Tutti i suoi personaggi sono pervasi da una dose estrema di amore, così grande da renderli pungenti, proprio come una vespa.

Corti d’Italia: Il Nostro Tempo

 Veronica Spedicati, Italia, 2019, 16’

Roberta e suo padre ne Il Nostro tempo – © CSC

Un’estate pugliese scandita dal lento ritmo delle onde che si infrangono sulla riva, dal canto delle cicale e dal sussurro del vento tra gli ulivi. Roberta vorrebbe godersi gli ultimi giorni di vacanza con i suoi amici, ma il padre la costringe a restare a casa. Il suo grido di ribellione si trasforma, poco a poco, in comprensione e, infine, in apprensione.

Il Nostro Tempo racconta con delicatezza e intimità quel momento cruciale in cui si diventa adulti, quando si scopre la fragilità dell’eterno e si impara ad apprezzare la bellezza delle piccole cose. Nel suo cortometraggio di diploma, Veronica Spedicati gioca con il tempo per narrare una storia semplice ma intensa, che non potrà fare a meno di colpirvi. Il Nostro Tempo è disponibile su RaiPlay.

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Fisico per lavoro, cinefilo nel tempo libero, Mario si è laureato in fisica a l’École polytechnique e mentre prosegue il suo dottorato scrive per FilmExposure.ch. Condivide il suo amore per il cinema attraverso articoli che mirano a coinvolgere altri appassionati, promuovendo un più profondo apprezzamento per questo variegato mondo.