Autore: Mario Di Luca

Fisico per lavoro, cinefilo nel tempo libero, Mario si è laureato in fisica a l’École polytechnique e mentre prosegue il suo dottorato scrive per FilmExposure.ch. Condivide il suo amore per il cinema attraverso articoli che mirano a coinvolgere altri appassionati, promuovendo un più profondo apprezzamento per questo variegato mondo.

8.0

Did you know that most filmmakers spend their entire lifes making some version of the same movie? Osservando certe monografie, diventa evidente come alcuni temi centrali ricorrano incessantemente: la carenza affettiva nei film di Lanthimos o la criminalità organizzata in quelli di Scorsese. Zia Anger sembra inserirsi perfettamente in questa comunità di cineasti che, nel corso della loro carriera, continuano a riproporre e rielaborare i pochi temi a loro cari. Nella sua breve carriera Anger ha, per ben tre volte, giocato con i temi del suo primo lungometraggio Always All Ways.  My First Film non è il primo film della…

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I fratelli Blues : Dan Aykroyd e John Belushi - © Universal Pictures

Verso la fine degli anni ‘70 era possibile vedere John Belushi e Dan Aykroyd in TV, quella americana, al Saturday Night Live, facevano uno “skit”, un piccolo sketch comico, in cui cantavano nei ruoli di due fratelli orfani della periferia di Chicago. Due anni dopo Belushi e Aykroyd avrebbero interpretato quegli stessi ruoli nel film che li avrebbe consacrati alla fama mondale: I Blues Brothers. A 44 anni dall’uscita italiana del film ci poniamo la domanda sul perché quel film irriverente, comico, fuori delle righe sia ancora un cult. Da commedia commerciale a cult Il film de I Blues Brothers…

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