C’è un che di frustrante nella gestione di 20th Century Studios (al secolo 20th Century Fox) e Searchlight Pictures (al secolo Fox Searchlight) da parte della Disney, con diversi titoli che, per un motivo o l’altro, finiscono dirottati in streaming. Questo soprattutto in ambito horror, come ben sa chi voleva esperire sul grande schermo opere come il remake di Hellraiser, che negli Stati Uniti è diventato un Hulu Original e in Europa ha destino ancora da chiarire. Tra le fortunate eccezioni alla regola, che arriva al cinema dopo aver presenziato a festival come quelli di Toronto, Zurigo e Roma, c’è il film di cui parliamo in questa recensione di The Menu, diretto da Mark Mylod e con un cast d’eccezione che include Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult.
The Menu
Genere: Commedia, horror
Durata: 106 minuti
Uscita: 17 novembre 2022 (Cinema)
Cast: Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, John Leguizamo, Janet McTeer, Paul Adelstein
La trama: degustazione fuori dal comune
La storia si svolge sull’isola privata del famoso chef Slowik, il quale è noto per i suoi piatti insoliti e unici: ogni volta che invita qualcuno a una degustazione, il menù cambia completamente, al fine di rendere l’esperienza irripetibile per ciascun ospite. La sua è una vera e propria devozione nei confronti dell’arte culinaria, devozione condivisa dal suo staff che aderisce a varie regole ferree (agli invitati non è consentito fotografare il cibo, per esempio, e certe parti della zona sono rigorosamente off-limits). Un sistema eccentrico ma non particolarmente preoccupante, si dicono coloro che si recano sull’isola per la cena di turno. Ma gradualmente diventa chiaro che Slowik ha in mente qualcosa di più perverso ed estremo del solito…
Il cast: lo chef e i suoi discepoli
Figura centrale del film è un grandissimo Ralph Fiennes, che rispolvera le sue solide e collaudate credenziali da villain nei panni di Slowik, mentre la sua principale avversaria, sul piano narrativo e recitativo, è Anya Taylor-Joy, accompagnata da Nicholas Hoult e unica presenza propriamente “umana” in un contesto volutamente caricaturale e grottesco. Presenti anche, tra gli altri, John Leguizamo nel ruolo di una vanitosa star del cinema, Janet McTeer in quello di una critica gastronomica, e una strepitosa Hong Chau (caratterista per eccellenza nel 2022, avendo recitato anche per Darren Aronofsky in The Whale e Kelly Reichardt in Showing Up) nella parte di Elsa, vice dello chef e principale portavoce della bizzarra e a tratti letale filosofia dello strambo divo culinario.
Mark Mylod mette in scena l’ultima cena dei ricchi
The Menu segna il ritorno al cinema del regista Mark Mylod dopo undici anni di assenza. Di origine britannica (il suo primo lungometraggio, vent’anni or sono, era il film di Ali G con Sacha Baron Cohen), il cineasta è noto soprattutto per i suoi lavori televisivi, tra cui Entourage, Shameless, Il trono di spade e, negli ultimi tempi, Succession, di cui ha firmato il maggior numero di episodi nelle prime tre stagioni.
Ed è in territorio simile che si muove in questa sede, non solo per la partecipazione produttiva di Adam McKay ma anche e soprattutto per la feroce critica sociale espressa sotto forma di commedia nerissima, che fa propria l’espressione eat the rich con brio e creatività. Sin dalla prima scena è evidente lo spirito leggermente caricato e altamente crudele dell’operazione, che mette in scena individui con varie gradazioni di personalità respingenti che finiranno per scontrarsi nel corso della serata tra invettive feroci e umiliazioni perfettamente calibrate.
Il menù della commedia horror
Con fare non per forza originale ma comunque divertito e divertente, il film è proprio strutturato come una cena/degustazione, con i vari piatti – nominati e descritti sullo schermo – che scandiscono la progressione narrativa e l’escalation di orrori a opera di Slowik e soci. Una scelta coerente e al contempo beffarda, fatta per mettere alla prova lo spettatore, perché anche se i singoli piatti non sono particolarmente pesanti l’effetto cumulativo può essere quello di una grande abbuffata non compatibile con tutti i palati cinefili. Ma per chi è disposto ad andare fino in fondo c’è un retrogusto sorprendente e molto gratificante, un sublime connubio di alte aspirazioni ed esecuzione che in alcuni punti finge di puntare più in basso. Bon appétit!
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La recensione in breve
In The Menu la satira sociale in ottica horror non è per forza originale, ma eseguita con brio e coerenza, grazie a una struttura intrigante e un cast in stato di grazia, a partire dall'eccentrico chef interpretato da Ralph Fiennes.
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Voto ScreenWorld