La prospettiva è totalmente cambiata. Passo dopo passo, non in modo radicale e netto da un giorno all’altro. Eppure il modo in cui tutti noi oggi approcciamo i film del Marvel Cinematic Universe è diverso. Prima dell’avvento della pandemia (e della discutibile virata manageriale di Bob Chapek), andare al cinema per la nuova pellicola della Casa delle Idee era un evento. Entusiasmo, trepidante attesa, certezza sulla qualità. Sapevamo, insomma, che ci saremmo sicuramente divertiti e speravamo che l’esperienza sarebbe stata indimenticabile, o meglio che rispettasse le famose “attese”. Oggi invece è tutto il contrario: la confusione e la poca qualità degli ultimi due anni hanno invertito il paradigma. C’è incertezza, una volta arrivati in sala, e una flebile speranza che tutto fili liscio.
The Marvels arriva al cinema come massimo esponente di questo clima insofferente. I gossip degli ultimi giorni sui grandi problemi produttivi in casa Marvel non hanno fatto altro che alimentare il fuoco dell’insoddisfazione, e il nuovo capitolo della celebre eroina interpretata da Brie Larson poteva essere la perfetta vittima sacrificale da bruciare sull’altare della frustrazione. E invece no.
Merito, sicuramente, dell’intervento “last minute” di Kevin Feige, finalmente, dopo gli anni di interferenze con Chapek e il ritorno di Bob Iger, tornato a gestire il progetto al meglio delle possibilità. The Marvels è un film che un anno fa era sicuramente molto diverso; è stato riscritto, aggiustato, reso più furbescamente educato e ruffiano. Certamente, ci sono delle cose che non funzionano, ma nel suo complesso regala quasi due ore di divertimento, risate, azione e chicche niente male. Il tutto impreziosito da una Kamala Khan perfetta e che ruba la scena a chiunque. Ecco dunque la nostra recensione di The Marvels.
The Marvels
Genere: azione, avventura, fantastico, fantascienza
Durata: 105 min
Uscita: 8 novembre 2023 (Cinema)
Cast: Brie Larson, Iman Vellani, Teyonah Parris, Samuel L. Jackson
Un passo avanti…
Quello che colpisce immediatamente di The Marvels è il suo essere organico rispetto al Marvel Cinematic Universe, molto di più se paragonato a tutte le produzioni recenti. Leggero nei toni, esaltante nell’azione, ricco di intermezzi più leggeri che, sinceramente, fanno molto sorridere. Gli elementi che rendono il film complessivamente godibile e positivo sono sostanzialmente tre. Il cast, le scene d’azione, il tono generale.
Le tre protagoniste, interpretate da Brie Larson (Captain Marvel), Iman Vellani (Kamala Khan, Miss Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau) sono tutte e tre in grande forma. Un piccolo team di Vendicatori tutto al femminile, che trova la sua forza nell’amalgama e nel cuore pulsante che anima le relazioni. A guidare tutti, però, c’è l’ultima arrivata: la piccola Vellani è nata per questo ruolo, e la sua interpretazione in The Marvels la consacra, probabilmente, come una delle star del prossimo futuro in casa Marvel. Ironica, intensa, entusiasta; ruba sempre la scena ogni volta che è su schermo ed è evidente che anche Kevin Feige e soci se ne siano accorti (occhio al finale!).
D’altra parte, proprio questo trio di eroine gioca un ruolo fondamentale nelle scene d’azione. Il soggetto alla base di The Marvels sono dei buchi spazio-temporali nella “parete” della galassia che, per qualche motivo, intrecciano i poteri delle tre. In buona sostanza, ogni qual volta vengono usati questi poteri legati all’elemento dell’energia, le protagonista si scambiano di posto. All’inizio questa dinamica è scomoda sia per lo spettatore che per il film, ma con il passare del tempo impareremo tutti quanti a maneggiarla. Il risultato sono delle scene d’azione splendidamente ideate e coreografate, con un ritmo palpitante e una regia che esalta l’interazione fra le tre. Soprattutto un paio di sequenze (una nel primo atto e una nel terzo) rispecchiano molto bene questa analisi, contribuendo a coinvolgere molto di più lo spettatore.
The Marvels ritrova anche la specificità tipica dell’MCU. Un tono ed un ritmo generale che, nonostante il minutaggio ridotto, contribuiscono a mettere in scena una storia perfettamente in linea con il “passato glorioso” del brand, risultando quindi molto più a fuoco delle produzioni recenti. Durante le quasi due ore di tempo vedremo alternarsi azione, dramma, cuore, e molto risate. Tutto piuttosto simbiotico e senza grandi sbavature. Nonostante sia evidente che, fino a qualche mese fa, The Marvels non fosse il film che vedrete al cinema nei prossimi giorni.
… e uno indietro
The Marvels è sicuramente cambiato in modo esponenziale nel tempo, così come tutte le pellicole MCU dell’ultimo biennio. Eppure, in questo specifico caso, è molto evidente la mano di Kevin Feige, ora di nuovo in prima linea dal punto di vista decisionale e creativo. Potremmo quasi dire, insomma, che The Marvels è al contempo l’ultimo film della vecchia gestione e il primo della “nuova”. Perché? Molto semplice.
Dal punto di vista dello storytelling è stato fatto il possibile, ma le tracce di una gestione confusionaria e poco a fuoco sono impossibili da non vedere. La storia sembra quasi cercare inutilmente di complicarsi la vita con spiegazioni e spunti assai pretestuosi, finendo per obbligare lo spettatore ad accettare il tutto senza porsi domande. Esistevano sicuramente molti modi per far interagire questi personaggi e sviluppare sia una trama orizzontale che verticale. È stata scelta la via più difficile e cervellotica, e un’accelerazione nel finale (dal punto di vista dello svolgimento, con spiegoni e diverse cose che succedono velocemente) sono l’evidente segno di un lavoro di riscrittura a livello produttivo che ha provato a salvare il salvabile. Non particolarmente apprezzabile anche il modo in cui siano state chiuse parentesi aperte nella serie Disney+ dedicata a The Marvels… insomma un salvataggio generale in extremis che, seppur lasci cicatrici evidenti, nel complesso porta a casa il risultato.
Questo ha uno sfogo anche sulla trama orizzontale che il Marvel Cinematic Universe sta sviluppando dal post-Endgame, ovvero il Multiverso. The Marvels ha una scena dopo i titoli di coda che, vi anticipiamo, è piuttosto clamorosa. Rimane però da chiedersi se fosse davvero questo il modo di introdurre determinate cose, e non si doveva o poteva farlo in modo più roboante. Sembra quasi di percepire nell’aria l’urgenza di chiudere determinate sottotrame aperte tempo fa, per arrivare al dunque… mentre, però, se ne aprono delle altre. Non sappiamo quando (e se!) uscirà The Kang Dynasty, primo episodio del mega cross-over che porterà gli Avengers a combattere contro Kang, ma ad oggi il quadro generale è confuso e la posta in gioco non è chiara. Tutti elementi che allontanano un po’ lo spettatore dal punto di vista emotivo nei confronti della storia. Siamo tutti quanti evidentemente meno coinvolti, e questo per gli studios è preoccupante.
Nell’oscurità dell’indecisione e dei cambiamenti all’ultimo minuto, si intravede però una luce. In The Marvels si percepisce la mano “originale” dietro l’epopea dei Marvel Studios, che fa ben sperare per il prossimo futuro. Salvo cambiamenti, Deadpool 3 sarà il prossimo, e da quel che si dice nei salotti di Hollywood, per Marvel sarà una pellicola fondamentale, non solo a livello di box office. Staremo a vedere.
E voi cosa ne pensate di questo? Siete d'accordo con le nostre riflessioni?
Se volete commentare a caldo la recensione insieme alla redazione e agli altri lettori, unitevi al nostro nuovissimo gruppo Telegram ScreenWorld Assemble! dove troverete una community di persone con interessi proprio come i vostri e con cui scambiare riflessioni su tutti i contenuti originali di ScreenWorld ma anche sulle ultime novità riguardanti cinema, serie, libri, fumetti, giochi e molto altro!
La recensione in breve
The Marvels è chiaramente un film che nel corso del tempo è cambiato. Riscritture, montaggi aggiuntivi, cambi di paradigma... ma riesce comunque ad essere divertente e godibile. In primis grazie al personaggio di Kamala Khan ma anche per merito di un tono generale azzeccato e sequenze d'azione molto coinvolgenti. La scena dopo i titoli di coda, inoltre, aggiunge un altro importante tassello alla trama orizzontale del Marvel Cinematic Universe, seppur il quadro generale soffra ancora un po' della confusione generale seminata negli ultimi anni.
-
Voto ScreenWorld