Passano gli anni, ma si ripete ciclicamente il fenomeno di un nuovo Batman cinematografico, solitamente con polemiche annesse sul casting prima dell’uscita: Michael Keaton fu osteggiato da parte del fandom perché “troppo basso” e proveniente dall’ambito della commedia, Christian Bale perché inglese (e il collega Heath Ledger, nei panni del Joker, perché il suo film più noto era Brokeback Mountain), Ben Affleck per il precedente di Daredevil. È diventata una legge della natura: se annunci un nuovo Batman, i fan troveranno una scusa per demolirlo a priori.
Così è stato anche per Robert Pattinson, sulle cui spalle ha pesato il suo essere associato al franchise di Twilight, nonostante siano dieci anni abbondanti che l’attore britannico si è scrollato di dosso l’immagine luccicante di Edward Cullen con progetti come Cosmopolis e The Lighthouse. Un percorso a base di personaggi strambi, a cui, come vedremo in questa recensione di The Batman, si aggiunge in modo coerente questo nuovo Bruce Wayne, nel film che rilancia la saga cinematografica del più noto eroe della DC Comics con un mondo a parte, separato dal cosiddetto DC Extended Universe.
The Batman
Genere: azione, drammatico, thriller
Durata: 176 minuti
Uscita: 3 marzo 2022 (Cinema)
Cast: Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Colin Farrell
È una favola la vita qui, a Gotham City
In questa nuova rilettura del fumetto di Bob Kane e Bill Finger, il vigilante è in attività da circa due anni, e ha conquistato la fiducia di Jim Gordon (Jeffrey Wright), anche se il resto della polizia continua a dubitare del suo ruolo nella lotta al crimine. Lotta che si fa più disperata del solito quando il sindaco viene trovato morto per mano dell’Enigmista (Paul Dano), un serial killer che ce l’ha con i potenti di Gotham e sul luogo del delitto lascia indizi sotto forma di indovinelli scritti apposta per Batman. Le indagini lo mettono in contatto con la criminalità organizzata della città, in particolare Carmine Falcone (John Turturro) e il suo scagnozzo Oswald Cobblepot, che tutti chiamano il Pinguino (Colin Farrell). In questo ambiente si muove anche Selina Kyle (Zoe Kravitz), affascinante ladra assetata di vendetta, e a nulla servono gli avvertimenti del maggiordomo Alfred (Andy Serkis, in un raro ruolo completamente in carne e ossa) sugli effetti avversi che questa ossessione potrebbe avere. “Non mi importa cosa mi accadrà”, dice Bruce, pronto a sacrificare tutto pur di fare un minimo di differenza come oscuro difensore della sua città.
E si ricomincia…
Inizialmente pianificato come film in solitario per Ben Affleck all’interno del DCEU, The Batman è stato modificato in seguito alla defezione dell’attore, consentendo al regista Matt Reeves di fare qualcosa di nuovo, staccato dalla continuity inaugurata nel 2013. Non che questo significhi che stiamo vedendo qualcosa di completamente inedito: Reeves, che ha precedentemente firmato gli ultimi due capitoli della recente trilogia del Pianeta delle Scimmie, crea un mondo verosimile, con un approccio non lontanissimo da quello di Christopher Nolan, con il quale condivide alcune delle ispirazioni fumettistiche (in particolare Il lungo Halloween di Jeph Loeb e Tim Sale, contaminato da elementi di altre storie come Anno Uno di Frank Miller e Hush di Loeb e Jim Lee). Ma laddove Nolan optava per un realismo che non concedeva alcuno spazio agli elementi soprannaturali (dall’immortalità di Ra’s al Ghul alle origini della forza sovrumana di Bane), Reeves dà alla luce un universo che è sì calato in una realtà riconoscibile – l’Enigmista è parzialmente basato sul famigerato Zodiac Killer – ma aperto a ingredienti più vicini alla natura pulp del fumetto. Basti pensare alla performance di Farrell, che è larger than life in tutti i sensi, dallo stile di recitazione ai chili di trucco necessari per trasformarlo nel Pinguino.
Quello di Reeves è un universo che è un amalgama delle ossessioni gotiche di Tim Burton e delle ansie contemporanee di Nolan, dove tutto ciò che accade potrebbe succedere nella vita di tutti i giorni ma all’improvviso dalle tenebre sbuca Batman come se fosse appena uscito da un film horror. Un noir dove l’effetto ombra è presente anche nelle scene che si svolgono alla luce del sole, una scelta che si riflette anche nel modo in cui Pattinson interpreta l’eroe di Gotham: portando all’estremo la lezione di Batman Begins (la vera maschera è Bruce Wayne), il nuovo film elimina completamente la personalità da playboy, dominata dal trauma d’infanzia che si è trasformato in perverso gioco quotidiano con la morte. “Sono la vendetta”, dice questo Batman che in realtà, come spiegato all’inizio tramite la voce narrante del diretto interessato, è ai limiti dell’apatico a causa di troppe notti insonni. Il vigilantismo è spogliato di tutte le sue caratteristiche allettanti, lasciando solo un individuo roso da una fissazione che prima o poi lo ucciderà.
L’epica pandemica
Quello di Reeves è anche uno dei primi blockbuster ad aver dovuto fare i conti con la pandemia, con diverse interruzioni (di cui una per problemi di salute dello stesso Pattinson, contagiato proprio quando era arrivato il via libera per riavviare le riprese). Queste però non si riflettono sullo schermo, dove tutta l’ambizione del regista è presente con una certa prepotenza, ben espressa dalla musica di Michael Giacchino, che per questo Batman cupo e asociale ha scritto un tema che fonde l’epico con l’inquietante. Due aggettivi che ben descrivono quello che è un thriller da qualche centinaio di milioni di dollari, quasi un film di David Fincher con costumi strani (e difatti a livello di durata siamo in zona Zodiac). Tre ore di cinema autoriale, libero da ogni vincolo da franchise, che imprime il proprio marchio su un’icona pluridecennale ma senza snaturarlo. È indubbiamente il Batman di Matt Reeves, ma anche quello di Kane, Finger, Miller, Loeb, Darwyn Cooke e molti altri. È il Batman cinematografico definitivo, come suggerisce già quel titolo: The Batman.
E voi cosa ne pensate di questo? Siete d'accordo con le nostre riflessioni?
Se volete commentare a caldo la recensione insieme alla redazione e agli altri lettori, unitevi al nostro nuovissimo gruppo Telegram ScreenWorld Assemble! dove troverete una community di persone con interessi proprio come i vostri e con cui scambiare riflessioni su tutti i contenuti originali di ScreenWorld ma anche sulle ultime novità riguardanti cinema, serie, libri, fumetti, giochi e molto altro!
Conclusioni
The Batman dà una nuova, ambiziosa, epica vita cinematografica al celebre personaggio della DC Comics, reinventato per l'occasione da Matt Reeves.
-
Voto ScreenWorld