Il giallo alla Agatha Christie è uno dei generi più longevi e amati, non solo dal punto di vista letterario ma anche cinematografico. Lo ha dimostrato recentemente Rian Johnson, con il grande successo riscosso da Cena con Delitto – Knives Out, apprezzatissima pellicola del 2019 (di cui abbiamo parlato qui per rivelare chi è l’assassino e come finisce il film), che ha donato nuova linfa vitale al mystery whodunit. Con questo neologismo anglosassone si suole riferirsi a tutti i tradizionali racconti giallo mystery. Il termine, infatti, è la contrazione dell’espressione Who has done it? (tradotto in italiano, Chi l’ha fatto?) e rappresenta un sottogenere del mystery investigativo, il cosiddetto enigma della porta chiusa nel quale un gruppo variopinto ed eterogeneo di personaggi si ritrova bloccato, a causa di un omicidio, in un unico ambiente chiuso insieme all’investigatore che dovrà risolvere il caso.
Cena con Delitto – Knives Out narra la storia del misterioso suicidio del celebre scrittore di gialli Harlan Thrombey, trovato morto nella sua stanza la notte del suo ottantacinquesimo compleanno. I detective stanno per chiudere le indagini, quando l’improvviso arrivo a villa Thrombey dell’investigatore privato Benoît Blanc, sparpaglia le carte in tavola, facendo sorgere sospetti sugli spietati e avidi parenti di Harlan, pronti a tutto pur di accaparrarsi la ricchissima eredità. Rian Johnson firma un eccellente giallo mystery sorretto da una sceneggiatura brillante e composto da un irresistibile cast corale di stelle in grande spolvero, su cui spicca lo strepitoso Benoît Blanc, l’investigatore interpretato da Daniel Craig. Se avete amato Cena con Delitto – Knives Out, ecco 8 film simili.
1. Invito a cena con delitto (1976)
Considerato un classico imperdibile per gli amanti del genere, Invito a cena con delitto è un’irresistibile commedia grottesca che parodizza il giallo mystery. Diretto da Robert Moore e composto da un cast di star, tra cui Peter Falk, Alec Guinness, Peter Sellers, David Niven e Maggie Smith, il film mette alla berlina i topoi narrativi tipici del genere. Non a caso ogni personaggio è la caricatura dei classici protagonisti della letteratura gialla come, ad esempio, Poirot o Miss Marple.
Lionel Twain, un miliardario eccentrico, invita per una cena nella sua magione investigatori, criminologi e scrittori di romanzi gialli, ognuno è il migliore al mondo nel rispettivo campo. Tuttavia, l’improvvisa morte del sig. Twain fa sorgere mille quesiti, per questo i cinque esperti dovranno venire a capo del reale motivo di questo misterioso invito a cena. Una trama semplice e spassosa, al servizio di un eccellente cast corale, rende Invito a cena con delitto un cult imperdibile ed imprescindibile del genere whodunit.
2. Glass Onion (2022)
Glass Onion: A Knives Out Mystery è il secondo lungometraggio della serie diretto da Rian Johnson, che vede Daniel Craig nuovamente vestire i panni del protagonista, l’eccentrico investigatore Benoît Blanc. L’egocentrico multimiliardario Miles Bron, proprietario della Alpha Industries, invita, per il fine settimana, i suoi amici più intimi nella sua lussuosa isola privata in Grecia, tra gli ospiti, inatteso, arriva anche Benoît Blanc. Tuttavia, quella che dovrebbe essere una gigantesca festa a tema cena con delitto si trasformerà presto in un vero e proprio omicidio.
In questo secondo capitolo Rian Johnson declina in maniera diversa il genere. Infatti, differentemente da Cena con Delitto, Glass Onion è un whodunit molto più sopra le righe, caratterizzato da dinamiche grottesche e personaggi macchiettistici, che portano all’estremo tutto ciò che più aveva funzionato nella prima pellicola. Per ulteriori curiosità e approfondimenti vi rimando alla nostra recensione completa del film di Rian Johnson.
3. Dieci piccoli indiani (1945)
Dieci piccoli indiani è la prima trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo del 1939 di Agatha Christie. Otto sconosciuti vengono invitati da un certo U.N. Owen a trascorrere un fine settimana in una villa su un’isola sperduta chiamata Nigger Island. Durante la prima cena gli ospiti trovano sul tavolo le statuette di dieci piccoli indiani e qualcuno di loro rammenta una celebre filastrocca collegata alle misteriose statuette. Nonostante nessuno degli inviatati abbia mai visto Owen, lui li conosce molto bene. Egli, infatti, sa che ognuno di loro è un colpevole impunito di omicidio, per questo attraverso un disco messo sul grammofono dall’ignaro maggiordomo, legge ad ognuno degli ospiti i rispettivi capi d’accusa. Poco dopo uno di loro muore avvelenato, mentre una mano ignota spezza la prima di dieci statuette raffiguranti altrettanti piccoli indiani. A uno a uno, tanto gli ospiti quanto le statuette vengono eliminati.
Dieci piccoli indiani è un classico senza tempo, che ha reso celebre il giallo alla Agatha Christie una visione irrinunciabile per gli amanti del mystery e non. Questo romanzo nel tempo ha avuto diverse riletture e remake, alcune più riuscite, altre decisamente meno. Tra le più note ricordiamo quelle del 1965, del 1989, nonché la miniserie del 2015 prodotta dalla BBC con il famoso attore britannico Charles Dance (noto per aver interpretato Tywin Lannister in Game of Thrones).
4. Finché morte non ci separi (2019)
In questo caso non ci troviamo di fronte ad un vero e proprio giallo alla Agatha Christie, nonostante questo Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett (coppia di registi nota per aver diretto anche Scream V e Scream VI) firmano una black comedy che rilegge e delinea, in chiave horror più che mystery thriller, la medesima formula delle pellicole a tema invito a cena con delitto.
La giovane Grace, interpretata da Samara Weaving, si è appena sposata con Daniel Le Domas, rampollo di una ricchissima famiglia che da generazioni produce giochi da tavolo di ogni tipo. La prima notte di nozze, trascorsa nella imponente magione di famiglia, la ragazza scopre la terribile tradizione dei Le Domas. Il nuovo membro deve pescare una carta e partecipare al gioco prescelto. Sembra un innocente nascondino (richiamato anche nel titolo in originale, Ready or Not), ma è in realtà una spietata caccia alla sposa in cui tutto è permesso. Finché morte non ci separi è una commedia nera divertente di puro intrattenimento, una vera chicca da recuperare.
5. 8 donne e un mistero (2002)
Tratto dalla pièce teatrale di Robert Thomas del 1958, intitolata Huit Femmes, François Ozon dirige un ottimo noir mystery, dalla chiara impostazione teatrale. Il film è ambientato negli anni ’50, nella grande villa di Marcel, il patriarca di una ricca famiglia francese. Mentre ci si appresta ad ultimare i preparativi finali per festeggiare il Natale, Marcel viene trovato morto nella sua stanza con un coltello conficcato sulla schiena. In casa sono presenti solamente 8 donne, tutte ovviamente legate al capofamiglia, quindi l’assassina non può che essere una di loro. François Ozon firma un grande giallo in salsa whodunit, condito da una pungente critica sociale alla ricca borghesia. Una sceneggiatura brillante, insieme ad uno strepitoso cast al femminile, rendono 8 donne e un mistero un must necessario per il genere.
6. Gosford Park (2001)
Il film, ambientato nel 1932 a Gosford Park, racconta la storia dei McCordle, una famiglia aristocratica inglese. Sir William McCordle e sua moglie Lady Sylvia invitano alcuni parenti ed amici nella loro lussuosissima villa di campagna, per trascorrere un fine settimana di caccia e relax. Tutto sembra procedere per il meglio, fino a quando improvvisamente viene rinvenuto il cadavere di Sir William, apparentemente pugnalato. Le indagini affidate all’ispettore Thompson, scoperchieranno intrighi, tradimenti, segreti e relazioni tenute per lungo tempo celate.
Gosford Park è un brillante murder mystery alla Agatha Christie con una forte impronta politica: c’è il conflitto di classe, ci sono le dinamiche politiche tra aristocrazia e servitù, c’è lo scontro sociale tra i nobili e i servi. Infatti, la scrittura chirurgica dell’esperto sceneggiatore britannico Julian Fellowes (noto negli ultimi anni in particolare per Downton Abbey) è al servizio dell’elegante messa in scena del grande Robert Altman, che dirige un cast ricchissimo che conta tra gli altri Hellen Mirren, Maggie Smith, Kristin Scott Thomas e Michael Gambon. Il Golden Globe per la miglior regia a Robert Altman e il Premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale a Julian Fellowes, confermano Gosford Park come un’opera imperdibile, non solo nel panorama del whodunit.
7. Signori, il delitto è servito (1985)
Così recita la tag-line del film: Sette indagati, sei armi, cinque corpi e tre finali. Se pensate di trovarvi di fronte ad un gioco da tavola non siete lontani dalla verità. Perché Signori, il delitto è servito, pellicola del 1985 basata su un soggetto John Landis e di diretta da Jonathan Lynn, è una divertentissima commedia gialla in perfetto stile whodunit, ispirata al famoso gioco di società Cluedo.
Infatti, senza rivelare molto, la trama riproduce le medesime dinamiche del gioco da tavola: sei persone sono invitate a una cena in una misteriosa villa nel New England. Al loro arrivo sono accolte dal maggiordomo, il sig. Wadsworth, che assegna a ciascuno uno pseudonimo per proteggere la vera identità. I sei ospiti sono tutti estranei tra loro, ma hanno qualcosa in comune: sono tutti ricattati dal padrone di casa, Mr. Boddy, che, quando l’atmosfera si farà più tesa verrà ucciso da qualcuno di loro. Bloccati all’interno della villa i personaggi dovranno scoprire chi è l’assassino. Signori, il delitto è servito è un’ottima pellicola di genere, che da un lato sfrutta perfettamente gli stilemi del giallo alla Agatha Christie, dall’altro diverte ed intrattiene giocando con i riferimenti e le gag legate a Cluedo, geniale ad esempio l’idea di proporre allo spettatore tre finali alternativi.
Uno dei whodunit più iconici di sempre.
8. Assassinio a Venezia (2023)
Assassinio a Venezia è il terzo capitolo della saga firmata Kenneth Branagh su Hercule Poirot, l’iconico investigatore nato dal genio letterario di Agatha Christie. Il film, molto liberamente tratto dal romanzo del 1969 Halloween Party, è ambientato in un’inquietante Venezia del secondo dopoguerra, alla vigilia dei festeggiamenti di Ognissanti. Ormai in pensione e in esilio volontario nella città più affascinante del mondo, Poirot partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo decadente e spettrale. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective sarà costretto a mettere in discussione la sua razionalità, poiché si troverà costretto a fare i conti con qualcosa di inspiegabile e ultraterreno.
Kenneth Branagh, nuovamente nella duplice veste di regista e protagonista, rimescola le carte e propone una nuova formula per il suo terzo film su Poirot, giocando con atmosfere più gotiche e oscure, molto più vicine all’horror che non al noir. Una rilettura moderna che arricchisce maggiormente la visione che in questi anni Branagh ha plasmato sul personaggio. In conclusione, Assassinio a Venezia non è un whodunit particolarmente memorabile, ma è senza dubbio una pellicola più che godibile. Per saperne di più e per ulteriori approfondimenti e curiosità vi rimando alla nostra recensione completa di Assassinio a Venezia.