Fantasmi, entità inquietanti, misteri inspiegabili e fenomeni agghiaccianti fanno parte delle vostre visioni cinematografiche costituendo una sorta di pane quotidiano? Se è così e volete provare terrore e brividi lungo la schiena durante questa lunga estate calda, ecco per voi quali sono i migliori film horror paranormali da vedere, da classici del genere come Entity a titoli più recenti come It Follows.
1. It Follows (2014)
Secondo noi il miglior film horror paranormale degli ultimi anni è e rimane It Follows diretto da David Robert Mitchell. Una sorta di maledizione si trasmette tramite i rapporti sessuali. Jay, giovane studentessa, si ritrova così a essere una delle tante vittime perseguitata dalle manifestazioni di un’entità malevola. Ma la ragazza non vuole soccombere. Squisitamente lovecraftiano e con il minor ricorso possibile, se non quasi nullo, all’emoglobina, It Follows è un capolavoro permeato dall’estetica carpenteriana in un susseguirsi di tensione e terrore puro che giocano con i nervi dello spettatore senza l’ausilio dello stra-abusato jumpscare.
2. Poltergeist – Demoniache presenze (1982)
Tra i classici dell’horror paranormale degli anni Ottanta, Poltergeist – Demoniache presenze rimane, ancora oggi, un fermo punto di riferimento all’interno della storia del cinema. La quiete familiare dei Freeling viene stravolta e messa a dura prova quando, durante una notte, la piccola Carol Anne viene sorpresa a parlare da sola con il televisore. Da lì, fenomeni sempre più orribili e inspiegabili prendono le mosse, culminando con la sparizione della bambina risucchiata da un vortice di luce comparso dal nulla. È l’inizio di un incubo. Diretto dal compianto Tobe Hooper, padre registico di altrettanti capolavori dell’horror come Non aprite quella porta e Space Vampires, Poltergeist vanta lo zampino di Spielberg per quanto concerne soggetto e screenplay e un susseguirsi di scene cult orrorifiche e grottesche entrate, di pieno diritto, nell’immaginario collettivo.
3. Entity (1981)
Donna con tre figli avuti, rispettivamente, da due mariti (il primo è deceduto, il secondo ha abbandonato la famiglia) Carla Moran, rientrata a casa dal lavoro, viene bloccata da un’entità non visibile che perpetra su di lei una violenza sessuale. Ma questo, è solo il primo episodio di tutta una serie di inspiegabili eventi tra le mura domestiche. Rivoltasi a uno psichiatra ma non creduta, Carla continua a essere vittima di abusi e violenze e, queste ultime, iniziano a manifestarsi anche contro i figli. Sempre più impaurita, chiede l’aiuto di un team di ricercatori scientifici che studiano i fenomeni paranormali. Uscito un anno prima di Poltergeist, Entity è un pauroso e altamente inquietante horror ancora oggi validissimo e capace di provocare tremendi brividi.
4. Shining (1980)
Incursione nell’horror paranormale da parte di Stanley Kubrick, Shining è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King secondo la visione del regista di Arancia meccanica e Full Metal Jacket, nonché uno dei capolavori dell’intera cinematografia del genere di paura. Insegnante di letteratura inglese disoccupato per via dei suoi problemi di alcolismo, Jack Torrance accetta il lavoro come guardiano stagionale dell’Overlook Hotel, impianto tra le montagne del Colorado. Con lui, porta la moglie Wendy e il piccolo figlio Danny. Nonostante venga avvisato dal direttore dell’albergo in relazione a un fatto di sangue avvenuto anni prima, Jack non dimostra titubanze nel trascorrere l’intero inverno isolato, insieme alla famiglia, all’interno dello stabile. Lentamente, però, inizia a dare segni di squilibrio mentre Danny è vittima di visioni agghiaccianti. Non basterebbero interi libri o centinaia di recensioni per descrivere l’immensità di un’opera come Shining in cui scene indelebili, musiche e interpretazioni sono capaci di togliere il fiato e disturbare il sonno degli spettatori.
5. The Others (2001)
Sul finire del 1945 Grace, in attesa del ritorno del marito dal fronte bellico, vive insieme ai due figli, sofferenti di una malattia che li rende sensibili alla luce solare, isolata e al buio nell’enorme abitazione in cui, oltre a loro, arrivano tre domestici. Dopo non molto, iniziano a verificarsi strani fenomeni mentre Anne, sua figlia, rappresenta in alcuni disegni delle persone che si aggirerebbero in casa. The Others è una immensa, impeccabile e indimenticabile ghost story che procede secondo i canoni più classici afferenti al genere per poi insinuare, lentamente e subdolamente, il dubbio dentro il cervello dello spettatore. Merito di Alejandro Amenábar che firma soggetto, sceneggiatura e regia di un capolavoro con uno dei più bei plot twist di inizio Millennio.
6. The Sixth Sense – Il sesto senso (1999)
Sopravvissuto a un agguato domestico a colpi di pistola da parte di un suo ex paziente, lo psicologo infantile Malcolm Crowe dopo qualche mese ha per le mani il caso del piccolo Cole Sear, bambino di nove anni in preda a paure non ben definite. Dopo un iniziale approccio, Cole confessa al dott. Crowe cos’è che lo terrorizza: la capacità di vedere i defunti. Se si dovesse indicare, senza troppi indugi, qual è il capolavoro all’interno della filmografia di M. Night Shyamalan, non ci sono dubbi che The Sixht Sense – Il sesto senso vincerebbe a mani basse. Senza nulla togliere al resto della geniale produzione del regista, Il sesto senso rappresenta per la fine degli anni Novanta il plot twist da annales del cinema così come The Others lo è per l’inizio degli anni Duemila. Brividi e, parimenti, lacrime garantite con questa immensa opera d’arte a tinte horror.
7. The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair (1999)
Altro titolo cesura degli anni Novanta nonché caposaldo della cinematografia relativa all’horror paranormale. A metà strada tra found footage, horror e documentario The Blair Witch project – Il mistero della strega di Blair narra di Heather, Josh e Mike, studenti universitari, intenti a realizzare il progetto di un docufilm incentrato su una nota leggenda del posto: la strega di Blair a cui sono imputate diverse sparizioni e uccisioni di bambini. Inoltratisi nei boschi intorno a Burkittsville, i tre si renderanno conto che, forse, la leggenda non è infondata. Giocando perennemente, per via della sua natura tecnica, sul vedo non vedo, The Blair Witch Project è un concentrato di tensione continua che riesce a mettere, a dura prova, la psiche dello spettatore.
8. Gli invasati (1963)
Classicone del cinema horror paranormale degli anni Sessanta, Gli invasati diretto da Robert Wise è l’adattamento del romanzo L’incubo di Hill House di Shirley Jackson. Un gruppo di persone composto dall’antropologo John Markway, esperto di paranormale, Eleanor, Theodora e Luke decide di soggiornare a Hill House, casa quasi centenaria appartenente alla famiglia Crain di cui, Luke, è erede. La fama della dimora è alquanto sinistra per via di una lunga serie di episodi di sangue che hanno preso le mosse tra le mura domestiche. Difatti, dopo non molto, eventi sinistri iniziano a prendere le mosse. Gli invasati ha il pregio, come ogni horror che si rispetti dovrebbe, di spaventare e provocare sensazioni di serpentina tensione senza per forza far ricorso al grand guignol bensì giocando con il non visto e la psiche di chi guarda. Nel 1999 ha avuto un remake: Haunting – Presenze.
9. The Grudge (2004)
Remake del nipponico Ju-on: Rancore sempre diretto dal regista Takashi Shimizu, The Grudge è un viaggio nella e attraverso la paura. Due anni dopo il suicidio di Peter Kirk, docente universitario che viveva in Giappone, durante una visita a una paziente l’assistente sociale Yoko viene aggredita e barbaramente uccisa da una presenza femminile spettrale. Karen, anche lei assistente sociale, diventa la nuova referente per l’ex paziente della scomparsa Yoko. Ma a sua volta, è vittima di strani eventi all’interno della dimora della paziente. The Grudge spaventa e sa come farlo, mettendo in scena il mythos della casa infestata in cui succedono fatti inspiegabili ma facendo ricorso, tuttavia, a una certa brutalità. Ha avuto due sequel e un remake.
10. The Ring (2002)
Così come The Grudge, anche The Ring è il remake di un horror di culto giapponese. Al posto di Kōji Suzuki troviamo alla regia Gore Verbinski che ci racconta di una VHS su cui grava una maledizione: chiunque la veda è condannato a morire sette giorni dopo. La giornalista Rachel, toccata da vicino per via della morte di sua nipote che, a quanto pare, ha visionato tale VHS, decide di scavare a fondo. Ma un crescendo di orrore che affonda le radici in molti anni addietro si scatena. Nel corso degli anni The Ring è diventato, a tutti gli effetti, un classico del genere, merito di atmosfere cupe e inquietanti nonché di un villain mostruoso come Samara. Ha avuto due sequel.
11. Amityville Horror (1979)
Primo capitolo di un lungo franchising con esiti altalenanti, Amityville Horror è tra i classici degli horror paranormali degli anni Settanta. Basato sul romanzo Orrore ad Amityville che, a sua volta, dovrebbe essere ispirato a fatti realmente accaduti, il film segue le vicende della famiglia Lutz, trasferitasi in una casa del Long Island in cui a loro insaputa, un anno prima, il figlio maggiore ha ucciso barbaramente i suoi cari. Presenze inquietanti ed episodi di paranoia non tarderanno ad arrivare. Citato e plagiato in tutte le salse, Amityville Horror è tra quei titoli da vedere almeno una volta.
12. Oculus – Il riflesso del male (2013)
Kaylie e Tim, sorella e fratello, sono segnati dalla tragica morte dei genitori, avvenuta in circostanze alquanto sconvolgenti e mostruose poiché, uno specchio acquistato dal padre Alan, porta sia lui sia sua moglie Marie a dare segni di squilibrio fino alla psicosi violenta. Undici anni dopo Kaylie, essendo una dipendente di una casa di aste, riesce a impadronirsi nuovamente dello specchio e coinvolge Tim, uscito dall’ospedale psichiatrico presso cui è stato in cura, nel documentare i fenomeni paranormali che lo specchio scatena per poi poterlo distruggere.
Diretto da Mike Flanagan, regista di Doctor Sleep, Il terrore del silenzio e Il gioco di Gerald, Oculus – Il riflesso del male è una valevole variazione sul tema degli horror paranormali. Certo, gli specchi demoniaci non sono una novità assoluta ma il plot funziona, così come la coppia di protagonisti. Scena dopo scena, grazie anche a un crescendo di tensione, Oculus trascina lo spettatore con sé fino allo spiazzante finale.
14. 1921 – Il mistero di Rookford (2011)
Nella Gran Bretagna del 1921 Florence Cathcar è un’esperta nello mascherare presunti fenomeni paranormali nonché i sostenitori di tali teorie, al punto da essere ingaggiata da Maud, reggente di un collegio tra le campagne di Rookford poiché, a seguito della morte di un ragazzo, si è diffusa la voce nonché la paura che, il colpevole, sia un fantasma che si manifesta nell’istituto. Indagando tramite specifiche attrezzature, Florence risolve logicamente il caso ma, nel momento di lasciare la scuola, ecco che diventa testimone di alcuni fenomeni paranormali. Solida ghost story 1921 – Il mistero di Rookford è un validissimo horror paranormale in cui brividi, apparizioni e spaventi non mancano di certo così come il plot twist finale. A renderlo ancora più interessante ci pensa l’impeccabile interpretazione di Rebecca Hall.
15. Paranormal Activity (2007)
Primo capitolo di una saga dagli esiti altalenanti, Paranormal Activity di Oren Peli ha usufruito di un battage pubblicitario tanto virale quanto ingannevole. Tuttavia, è riuscito nel suo intento principale, ossia far parlare di sé in anticipo e a lungo così da diventare, per forza di cose, un punto fermo nell’immaginario collettivo. I fidanzati Katie e Micah iniziano a essere testimoni di inspiegabili fenomeni che si ripetono durante le ore notturne. Allo stremo, Katie confessa a Micah che, fin dall’età di otto anni è perseguitata da una non ben precisata entità. Dapprima incredulo, Micah decide di acquistare una videocamera da lasciare accesa la notte, in modo tale da immortalare i fenomeni. E questi non tardano a replicarsi. Girato secondo il metodo del found footage Paranormal Activity si rifà a quel caposaldo del genere horror documentaristico che è The Blair Witch Project senza, però, eguagliarlo per tensione e valore.
16. 1408 (2007)
Tratto dall’omonimo racconto contenuto nella raccolta Tutto è fatidico di Stephen King, 1408 ha come protagonista Mike Enslin, un ex autore di successo che, dopo la morte dell’amata figlia Katie, ha deciso di dedicare i suoi libri alle case infestate da presenze. Un giorno, riceve una cartolina proveniente dal Dolphin Hotel, albergo di lusso nel cuore di New York. Sulla missiva c’è un breve messaggio che gli consiglia di non entrare nella stanza 1408. Raccogliendo ciò come una sfida, Mike decide di andare lì e trascorrere una notte proprio in quella stanza. A niente valgono gli avvertimenti del direttore dell’hotel, neanche quello sulle numerose morti misteriose avvenute all’interno della stanza. Mike vi entra e ben presto diventa testimone di orrori indicibili. Avvincente e sagace, claustrofobico e teso 1408 è un ottimo film horror a base di entità demoniache e momenti di palpabile paura. Un prodotto che riesce a coinvolgere e terrorizzare i nervi dello spettatore, in un continuo di eventi agghiaccianti.
17. Lights Out – Terrore nel buio (2016)
Rebecca è una ragazza emarginata ma la morte in circostanze misteriose di suo padre Paul la costringe a ritornare da sua madre Sophie, sofferente di un disturbo psichiatrico, e dal fratellastro Martin, il quale inizia ad avere strani comportamenti. La sorellastra, così, decide di portarlo a vivere con lei e il suo ragazzo, non sapendo che Martin è perseguitato da un’entità che si manifesta nel buio. Lights Out – Terrore nel buio fin dal sottotitolo dell’edizione italiana espleta quello che è il suo contenuto: il terrore, qui, proviene dall’oscurità, da quella mancanza di luce dentro la quale possono annidarsi i più orribili incubi a occhi aperti. Adattamento dell’omonimo cortometraggio sempre diretto da David F. Sandberg, Lights Out funziona, nonostante qualche pecca qua e là, assicurando diversi jumpscares funzionali all’economia della trama.
18. The Orphanage (2007)
Laura è cresciuta in un orfanotrofio e, ciò nonostante, ha trascorso un’infanzia serena e amorevole tra l’affetto degli altri bambini dell’istituto e quello del personale. Da adulta, decide di tornare nell’orfanotrofio ormai abbandonato, con l’intento di trasformarlo in casa famiglia per i bambini affetti dalla sindrome di Down. Con sé porta il suo figlio adottivo Simón, affetto da HIV, e suo marito Carlos. Presto, Simón inizia a raccontare storie immaginarie su altrettanti amici partoriti dalla sua fantasia. Ma ciò inizia lentamente a sconvolgere Laura, la quale si ritrova a vivere, nella realtà, tutto quello che viene raccontato dal figlio. Squisito e impeccabile horror paranormale, The Orphanage diretto da Juan Antonio Bayona riesce a spaventare e, al tempo stesso, commuovere con la sua componente drama. Un’opera senza sbavature che si presta a più di una visione.
19. Come Play – Gioca con me (2020)
Affetto da autismo e mutismo, il piccolo Oliver comunica con chiunque lo circonda tramite uno smartphone. I genitori Sarah e Marty non vivono più un rapporto disteso a causa nell’enorme impegno necessario per le attenzioni e le cure per il proprio figlio. Una notte come tante, sullo smartphone di Oliver compare dal nulla un’app che racconta una inquietante fiaba dal titolo Mostri incompresi e che ha come protagonista Larry, una creatura che vuole avere amici. Ma più va avanti con il racconto più il bambino è testimone nonché vittima di strani eventi. Come Play – Gioca con me è una ventata di freschezza nell’ambito dell’horror paranormale. Mischiando il monster movie con il contesto tecnologico 3.0, il lungometraggio di Jacob Chase diventa analisi nonché metafora degli effetti dell’emarginazione, per forza di cose, di un bambino che vive un mondo altro nel bel mezzo della realtà quotidiana. Favola nera dal finale drammatico, Come Play – Gioca con me merita almeno una visione.
20. Annabelle (2014)
Spin-off nonché secondo capitolo della saga di The Conjuring, Annabelle è tra i più paurosi horror paranormali degli ultimi anni. Sconvolti da un tremendo fatto di sangue a cui sono seguiti episodi inspiegabili, la famiglia Form si trasferisce a Pasadena ma, anche qui, vengono perseguitati. Tutto sembra collegarsi ad Annabelle, bambola posseduta da uno spirito malvagio. Film ad alto tasso di tensione e spavento, Annabelle regala momenti da antonomasia capaci di inquietare e sconvolgere anche lo spettatore con i nervi d’acciaio. Ha avuto un prequel, Annabelle 2: Creation e un sequel, Annabelle 3.
21. Doctor Sleep (2019)
Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King nonché sequel dello Shining letteral-cinematografico, Doctor Sleep segue le vicende di Danny Torrance, ormai adulto ma segnato dagli orrori vissuti all’Overlook Hotel terminati con la follia di suo padre Jack. Quanto è accaduto quando era bambino lo ha spinto all’abuso di droghe e alcol, con il tempo, però, è riuscito a superare il periodo di difficoltà. Danny lavora come inserviente in una clinica e qui, grazie al dono della luccicanza, regala degli ultimi istanti di serenità ai pazienti in fin di vita. Ma presto un nuovo pericolo si avvicina: la banda del nodo sta cercando tutti quelli come lui per nutrirsene. Confrontarsi con quell’immenso capolavoro della Settima arte che è Shining non è un’impresa semplice e, difatti, Doctor Sleep lo riconosce a mani basse. Nonostante ciò, il film di Mike Flanagan si conferma come un buon adattamento delle pagine kinghiane, senza strafare in nulla bensì mettendo in scena momenti orrorifici più che buoni.
22. Sinister (2012)
In piena crisi creativa, il giornalista di cronaca nera Ellison Oswalt decide di trasferirsi insieme alla famiglia a King County; casa che, un anno prima, è stata il teatro della morte di quattro membri della famiglia Stevenson nonché della sparizione della componente più piccola. Ellison ha intenzione di scrivere su quanto accaduto e, in soffitta, rinviene una scatola contenente dei filmini in Super 8, tra i quali c’è quello della terribile morte dei precedenti inquilini. Dopo il ritrovamento, però, incubi e fenomeni iniziano a perseguitarlo. Sinister riprende i fili narrativi delle case infestate simil Amityville Horror, aumentando la dose di spavento e inquietudine frame dopo frame fino allo spiazzante finale. Ha avuto un sequel nel 2015.
23. L’evocazione – The Conjuring (2013)
Ispirato alla vita dei coniugi Ed e Lorraine Warren, esperti nel campo del paranormale, L’evocazione – The Conjuring è il primo, fortunato capitolo che ha inaugurato un fortunato franchise. La numerosa famiglia Perron si è trasferita da poco a Harrisville nel Rhode Island ma, nella nuova casa, c’è qualcosa che non va. Ogni notte gli orologi si fermano a un preciso orario e spaventose apparizioni iniziano a manifestarsi. Allo stremo, la famiglia chiede l’intervento dei Warren. Brividi assicurati e momenti di puro terrore in questa storia demoniaca dal forte impatto visivo. L’evocazione – The Conjuring se la gioca alla pari con Annabelle, spin-off facente parte dello stesso universo cinematografico.
24. Insidious (2010)
Insidious è il primo capitolo (nonostante in ordine narrativo sia il terzo) della tetralogia iniziata da James Wan nel 2010. Anche qui, gli elementi dell’horror paranormale non mancano di certo: la famiglia Lambert composta da Josh, Renai, Foster, Dalton e Cali cambia abitazione. Durante una notte, Dalton si reca nella soffitta della nuova casa e, qui, vive un’esperienza sconvolgente che lo fa sprofondare in uno strano coma coma. Trascorsi tre mesi in ospedale senza alcuna soluzione o miglioramento, Renai e Josh decidono di riportare il figlio a casa. A seguito di ciò, fenomeni inquietanti e aggressioni fisiche da parte di entità non visibili si abbattono sull’intera famiglia, la quale chiede aiuto alla psichica Elise Rainier e ai suoi collaboratori.
25. Haunting – Presenze (1999)
Basato sul romanzo L’incubo di Hill House di Shirley Jackson nonché remake del classico di Robert Wise Gli invasati, Haunting – Presenze è un horror paranormale di fine anni Novanta diretto da Jan de Bont, papà di quel cult dell’action che va sotto il titolo di Speed. Il docente David Marrow ha deciso di indagare su Hill House, magione che, secondo le voci, è infestata da oscure presenze. Così, coinvolge con il movente di una ricerca sugli effetti dell’insonnia Theo, Luke ed Eleanor a trascorrere del tempo all’interno della casa. Ma le leggende su Hill House si rivelano veritiere e, ben presto, le presenze spettrali si manifestano. Blockbuster horror sorretto da un buon cast, Haunting riesce nell’impresa di ampliare visivamente quell’orrore solo suggerito nell’adattamento del 1963, mettendo in scena momenti di spavento efficaci.