Manca sempre di meno all’inaugurazione della 79° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, che quest’anno si terrà come da tradizione al Lido del capoluogo veneto dal 31 agosto al 10 settembre. Un’edizione che, almeno sulla carta, sembra preannunciarsi ricchissima di potenziali titoli internazionali. Poi si sa, da quando Alberto Barbera è stato riconfermato direttore artistico del festival cinematografico (aveva già ricoperto questo ruolo dal 1998 al 2002) nel 2012, la Mostra del Cinema di Venezia è diventata sempre di più trampolino di lancio per alcuni dei titoli internazionali che nei mesi successivi hanno sbancato alla notte degli Oscar con candidature e premi.
In attesa di scoprire la Selezione Ufficiale, ecco quali sono i film che ci aspettiamo di trovare al Festival di Venezia 2022, sia nella sezione del Concorso che in quella Fuori Concorso, per quanto le previsioni in questo senso siano piuttosto azzardate.
1. Blonde (Andrew Dominik)
In Concorso
L’atteso e travagliato film biografico scritto e diretto da Andrew Dominik (L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, Cogan – Killing Them Softly) si preannuncia già come uno dei più ambiziosi biopic degli ultimi anni. Pare che la durata del film dedicato a Marilyn Monroe (un’azzeccatissima Ana de Armas) sia di due ore e quarantacinque minuti, per un lungometraggio già anticipato come onirico, audace, provocatorio, fortemente discutibile nella sua realizzazione e nelle sue idee registiche e di scrittura. Un film che, dovesse calcare il red carpet di Venezia 79, solleverebbe un polverone di polemiche sin dal suo eventuale annuncio.
Il film di Andrew Dominik (che già era stato a Venezia nel 2007 per L’assassinio di Jesse James, con il quale Brad Pitt aveva vinto la Coppa Volpi) è stato annunciato per il 23 settembre in esclusiva su Netflix. Le tempistiche ci sembrano perfette per un debutto al Lido, probabilmente in concorso.
2. Don’t Worry, Darling (Olivia Wilde)
Fuori Concorso
La seconda opera cinematografica dietro la macchina da presa per Olivia Wilde (era già stata autrice del delizioso e sottovalutato Booksmart – La rivincita delle sfigate) potrebbe essere il biglietto da visita perfetto per Warner Bros. Pictures, che ne gestisce la distribuzione internazionale, di sbarcare al Lido con un titolo fortemente atteso. La major hollywoodiana negli anni passati ha sempre prenotato un posto privilegiato alla Mostra del Cinema, sia in concorso che fuori, a partire da titoli amatissimo come Gravity, Black Mass, A Star Is Born, Joker e Dune. Il misterioso thriller distopico con Harry Styles e Florence Pugh sembra perfetto per un’anteprima mondiale al Lido.
Don’t Worry Darling debutterà nelle sale statunitensi a partire dal 23 settembre, una data che tra l’altro ci sembra ideale per una presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia. Sarà così? Lo scopriremo a fine luglio circa, quando durante la conferenza stampa Alberto Barbera svelerà l’intera lineup della Selezione Ufficiale.
3. Bardo, or False Chronicle of a Handful of Truths (Alejandro González Iñárritu)
In Concorso
Ritorno in madrepatria per il cinque volte premio Oscar Alejandro González Iñárritu, che torna a dirigere un film in Messico dai tempi del premiatissimo Amores Perros del 2000. Dopo i successi di critica e di pubblico di Birdman e Revenant, Iñárritu si prepara a sbarcare probabilmente al Lido con Bardo (or False Chronicle of a Handful of Truths), film originale Netflix che racconta di un giornalista e documentarista che torna nel suo paese natale per affrontare i demoni del suo passato, la sua famiglia e i suoi traumi, sullo sfondo di un Messico in costante cambiamento politico e sociale.
Sulla stregua di titoli premiatissimi nelle scorse edizioni del festival come Roma di Alfonso Cuarón e l’ultimo Sorrentino, Bardo ci sembra il compromesso cinematografico perfetto per un debutto in prima linea alla Mostra del Cinema per il cineasta latinoamericano.
4. L’immensità (Emanuele Crialese)
In Concorso
Ritorno a Venezia per Emanuele Crialese dopo il Leone d’Argento alla Regia vinto nel 2006 per Nuovomondo? L’immensità, il suo nuovo lungometraggio dietro la macchina da presa dai tempi di Terraferma nel 2011, vede come sua protagonista la diva di caratura internazionale Penelope Cruz, e questo già basterebbe ad assicurare al film italiano un posto privilegiato nel concorso di Venezia 79.
L’immensità racconta della famiglia Borghetti, che si trasferisce a Roma negli anni Settanta affrontando prima una crisi sentimentale tra Clara e Felice (i due non si amano più come una volta ma non riescono a separarsi), poi la crisi di identità sessuale della figlia Arianna, che a soli 11 anni si presenta ai suoi coetanei come un maschio. Sulla carta, il titolo perfetto per la Mostra del Cinema.
5. Ticket to Paradise (Ol Parker)
Fuori Concorso
La commedia sentimentale diretta da Ol Parker (ha scritto Marigold Hotel e diretto il sequel musicale Mamma Mia! Ci risiamo) potrebbe essere l’occasione adatta per portare Fuori Concorso un po’ di sano glamour sul red carpet e non solo. Nel cast del film (che vede tra i suoi protagonisti le giovanissime e già bravissime Kaitlyn Dever e Billie Lourd) ci sono anche Julia Roberts e George Clooney.
La prima non ha mai calcato il red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, il secondo è considerato al Lido un cosiddetto habituè. Sarà la volta buona di vedere questa coppia di immenso star power presentare assieme il loro film Fuori Concorso? C’è possibilità, a meno che la Universal, che si occupa della distribuzione internazionale, non decida di far debuttare Ticket to Paradise verso altri lidi, come ad esempio il Toronto Film Festival di settembre.
6. Siccità (Paolo Virzì)
Fuori Concorso
Il ritorno dietro la macchina da presa per il regista livornese Paolo Virzì (era stato a Venezia con titoli come Ovosodo e più recentemente, Ella & John – The Leisure Seeker) è Siccità, che lo vede tornare a collaborare con Monica Bellucci dai tempi di N- Io e Napoleone del 2006. Una commedia che si preannuncia in linea con lo stile del regista toscano, che qui racconterà una storia dal sapore corale ambientata in una Roma dove non piove da almeno tre anni.
Noi puntiamo sul Fuori Concorso, ma Paolo Virzì aveva inaspettatamente vinto il Gran Prix della Giuria proprio a Venezia nel lontano 1997 con il suo Ovosodo, dunque non sarebbe impossibile ipotizzare una presenza nel concorso per il bramato Leone d’Oro.
7. The Banshees of Inisherin (Martin McDonagh)
In Concorso
Il regista e sceneggiatore irlandese Martin McDonagh aveva vinto il premio alla sceneggiatura a Venezia 74 con l’acclamatissimo Tre manifesti a Ebbing, Missouri, e adesso potrebbe tornare a reclamare un riconoscimento ancora più importante con The Banshees of Inisherin, sceneggiatura originale da lui stesso curata che vede il ritorno sul grande schermo della coppia Colin Farrell – Brendan Gleeson che lo stesso McDonagh aveva diretto nel sottovalutato In Bruges – La coscienza dell’assassino (2008).
The Banshees of Inisherin, che narra della rottura di un’amicizia decennale tra due persone mentre si trovano da sole su un’isola irlandese lontana da tutto e da tutti, debutterà nelle sale statunitensi a partire dal 21 ottobre con Searchlight Pictures. Noi puntiamo, anche stavolta, sul Concorso.
8. Bones and All (Luca Guadagnino)
In concorso
Il nuovo film diretto da Luca Guadagnino sarà anche il suo primo realizzato interamente in terra statunitense. Dopo il successo straordinario di Chiamami col tuo nome, il regista palermitano torna a lavorare con Timothée Chalamet per un atipico horror sentimentale on the road tratto dal romanzo omonimo di Camille DeAngelis. Oltre a Chalamet, nel nutrito cast del nuovo film in lingua inglese di Guadagnino anche Taylor Russell, Mark Rylance e Michael Stuhlbarg.
Luca Guadagnino aveva portato al Lido il suo horror Suspiria con buon successo di pubblico e di critica, non c’è quindi ragione di pensare che questa co-produzione italo-statunitense non porterà ancora una volta alta la bandiera italiana a Venezia. Il film debutterà nelle sale Usa a partire dal 23 novembre con United Artists Releasing, da noi con Vision Distribution.
9. Tàr (Todd Field)
Fuori Concorso
Ritorno dietro la macchina da presa dopo ben sedici anni per il regista e sceneggiatore Todd Field (In the Bedroom, Little Children), che stavolta sembra puntare alla 79° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia con l’atteso Tàr, biografia immaginaria di Lydia Tàr, considerata una delle più grandi compositrici e direttrici d’orchestra al mondo, nonché la prima donna ad aver ricoperto questo ruolo in un’orchestra tedesca. Il personaggio, totalmente di finzione, è interpretato dalla due volte premio Oscar Cate Blanchett, che stavolta pare puntare ad una nuova statuetta, almeno sulla carta.
Per quanto riguarda Tàr, di cui al momento non sono disponibili immagini ufficiali, poster o trailer, il film debutterà nelle sale statunitensi a partire dal 7 ottobre con Focus Features, per il mercato internazionale con Universal Pictures. Una data che ci sembra perfetta per un debutto mondiale in uno dei festival cinematografici più prestigiosi del mondo.
10. The Whale (Darren Aronofsky)
In Concorso
Il regista statunitense aveva già presentato a Venezia titoli come The Wrestler (per il quale ha vinto il Leone d’Oro), Il cigno nero e più recentemente, l’atipico horror Madre! con Jennifer Lawrence e Javier Bardem. Darren Aronofsky potrebbe sbarcare nuovamente alla Mostra del Cinema di Venezia con The Whale, dramma tratto dalla pièce teatrale omonima di Samuel D. Hunter, qui anche nella veste di sceneggiatore del film. Il lungometraggio distribuito in Usa da A24 (arriverà nelle sale probabilmente a fine anno) racconta di un omosessuale che, distrutto dalla perdita del compagno, si chiude in casa e e non esce più, raggiungendo un peso record di quasi 280 chili
Il ruolo del protagonista è stato affidato ad un redivivo Brendan Fraser, qui alla ricerca di una redenzione cinematografica dopo anni di piccoli ruoli in sordina e tanti problemi nella sua sfera privata. Per l’atteso The Whale, noi punteremmo decisamente sulla sua presenza nel concorso.