Articolo scritto da Giuseppe Grossi e Matteo Maino.
Succede sempre così. Che, in maniera più o meno volontaria, molti film presentati ai Festival sembrano dialogare tra loro. Ci parlano di argomenti simili, ci raccontano storie che, reali o meno, sembrano appartenere al migliore dei multiversi: quello dove viviamo. E ogni anno, complici i ritmi di visione leggermente alienanti (ma cui siamo ormai abituati), siamo stimolati noi stessi a perderci nella gigantesca fotografia composta da diverse voci, diverse cinematografie, diverse sensibilità che, in realtà, stanno raccontando un sentimento comune.
Quest’anno i film in Concorso di Venezia 80 hanno trasformato lo schermo in uno specchio, riflettendo lo spirito culturale di questo 2023. Poco importa se la forma era legata al cinema fantastico, al dramma borghese o al cinema di genere. Il Festival di Venezia 2023 è stato il racconto di tre tematiche che mai come oggi sentiamo urgenti: il confine, l’identità e il tempo.
1. Oltre i confini
Corpi da cambiare, viaggi da affrontare, terre a cui approdare. Questa Venezia 2023 è stata un’edizione all’insegna dei confini da superare. Tantissimi film in concorso si sono affidati a personaggi costretti a uscire dalla propria zona di comfort per affrontare la vertigine del nuovo e dell’ignoto. Emblema di questa voglia di andare oltre gli argini? Senza dubbio l’irrequieta Bella Baxter di Emma Stone vista in Povere Creature. Una bambina imprigionata in un corpo di donna che abbandona il suo nido per vivere l’avventura della vita. Un vorace spirito libero che vuole sperimentare, sbagliare, assaporare tutto quello che le capita a vista. Lo stesso impulso inquieto che muove il coraggioso Seydou di Io Capitano, che lascia l’Africa non per disperazione, ma per il puro desiderio di migliorare la vita della sua famiglia. Sarà l’inizio di una lunga odissea fatta di dolore ma anche di grandi scoperte.
Confini superati anche in Comandante, in cui i colori delle bandiere sbiadiscono e le differenze tra alleati e nemici scompaiono all’orizzonte. Tutto in nome della pietà imposta dalla legge del mare. Un mare agitato che torna nelle tempeste interiori di Woman Of…, intimo dramma polacco dedicato alla dolorosa transizione di un uomo che vuole diventare donna. Un film di barriere distrutte ovunque: nel sentire comune di una società rigida e nel cuore spezzato di una persona che prende coscienza della sua vera natura. E chiudiamo con un lungo filo spinato. Quello che scorre al confine tra Polonia e Bielorussia. Un limbo infernale raccontato con crudo realismo dallo splendido Green Border (tra i nostri preferiti del festival). Un confine fisico, riempito dall’odio di soldati spietati e corpi di migranti trattati come merce avariata. Una terra di mezzo in cui il cinema riscopre la sua funzione politica e il potere perentorio delle immagini. Immagini che valicano il confine dello schermo e ti rimangono addosso anche dopo i titoli di coda.
2. Noi, capitani
Maestri, comandanti e capitani. Fin dai titoli molti film di questa edizioni hanno raccontato uomini e donne che prendono in mano le loro vite, e fanno i conti una volta per tutte con la propria identità. Ce lo ha ricordato Dogman, in cui un ragazzo traumatizzato cerca finalmente di dare senso a una misera esistenza fatta di tanto, troppo dolore. Ce lo hanno confermato i ricordi in bianco e nero di Maestro, dove il celebre compositore Leonard Bernstein guarda al passato e tira le fila del proprio amore, riaprendo lo spartito dei ricordi legati a sua moglie. Matteo Garrone ed Edoardo De Angelis, invece, hanno affidato il timone tra le mani di un giovane capitano e di un comandante d’esperienza. Personaggi lontani anni luce, eppure accomunati dalla responsabilità, dal destino di altre vite che dipende proprio dalle loro scelte. Ci siamo esaltati per il visionario viaggio nei desideri di Bella Baxter, commossi davanti al dignitoso coraggio di Woman Of… e interrogati sulle scelte di Priscilla Presley. Una donna che un comandante lo ha avuto al fianco per tanto tempo, prima di fuggire alla ricerca di sé stessa. Capitana di nuove rotte tutte sue.
3. Ricordi e memorie
Il sicario senza nome di The Killer attende. Guarda l’orologio, vive le sue giornate nell’immobilità. La pazienza scandisce la sua routine. Una lunga attesa per un singolo colpo di proiettile. Giorni spesi per ricevere in cambio un singolo attimo. I film di Venezia 80 ci hanno fatto riscoprire il senso del tempo e la maniera in cui ci dedichiamo a esso. Come il protagonista di Bastarden, ligio al suo obiettivo nonostante gli anni che passano. Perché per coltivare qualcosa di arido ci vuole tempo, lo stesso che serve a Ferrari per entrare nella leggenda, anche senza cronometro in mano.
Ma è stato anche un Festival che ci ha mostrato cosa significa avere memoria. Quella storica, che rispolvera eventi semi-dimenticati come in Lubo, attraverso un lungo romanzo storico, e quella personale, soggettiva, del protagonista di Memory, che la perde e la ritrova. La Storia come tempo di gestazione, la vita come atto di (ri)nascita.
È stato un Concorso in cui il passato, il presente e il futuro si sono incrociati (come nel film tedesco La Teoria del Tutto) e dove c’è stato spazio per i rimpianti di un tempo perduto. E se lo splendido Hors-saison ci ha riempito gli occhi di malinconica nostalgia, con quella fotografia delicata di luce soffusa, la cupa Roma di Stefano Sollima li ha, invece, stimolati a guardare al futuro. Perché, anche se Adagio, è arrivato il tempo del cambiamento.
Passando un’ultima volta lungo le strade del Lido di Venezia, guardando il manifesto di Lorenzo Mattotti, non possiamo che trovare quell’auto, pronta a percorrere quella strada oltre l’orizzonte, perfettamente coerente.
E voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con le nostre riflessioni?
Se volete commentare a caldo questo articolo insieme alla redazione e agli altri lettori, unitevi al nostro nuovissimo gruppo Telegram ScreenWorld Assemble! dove troverete una community di persone con interessi proprio come i vostri e con cui scambiare riflessioni su tutti i contenuti originali di ScreenWorld ma anche sulle ultime novità riguardanti cinema, serie, libri, fumetti, giochi e molto altro!