Giugno è storicamente il mese dei videogiochi. Quel periodo dell’anno in cui, tutti i produttori e distributori più grandi, si riuniscono per parlare con il pubblico e annunciare i loro progetti più importanti che arriveranno nel corso dei mesi successivi. Facendo ancora appello alla storia, è bene ricordare come il 99% degli show organizzati dai sopracitati publisher sono sempre andati in onda nella parentesi dell’E3 (Electronic Enterteinment Expo), la fiera dedicata appunto al mondo videoludico che nell’era recente ha avuto come sede Los Angeles.
L’avvento del covid e della pandemia globale però ha avuto un effetto devastante (anche) sul mercato dei videogiochi e, come per tutti gli altri settori, le grandi aziende hanno radicalmente cambiato strategia dettate più dalle necessità che dalla volontà in senso stretto. Nella fattispecie, l’E3 è ormai un lontano ricordo in quanto non esisterà più nella sua forma fisica; bensì, al suo posto, sono arrivati e arriveranno una serie di appuntamenti ispirati a quel tipo di format. Taluni organizzati e dedicati ai singoli publisher, altri invece che riuniscono più voci. Quest’ultimo prende il nome di Summer Games Fest ed è anch’esso circoscritto a giugno. All’interno della settimana del SGF si collegano altri eventi satellite, di cui abbiamo accennato il concept poc’anzi.
Xbox è uno di questi: la sua conferenza annuale più importante, lo ShowCase, è da sempre un momento dedicato al presente e al futuro del brand. Uno spettacolo di un’ora circa all’interno del quale vengono svelati nuovi giochi, novità importanti e anche le console di nuova generazione. L’edizione 2024 era attesa con molta trepidazione, per una serie motivi. Il primo è che Microsoft nell’ultimo triennio ha acquisito studi e realtà importantissimi (Bethesda, Activision, ecc) e poi perché lo stato di salute dell’industria in questo momento è piuttosto delicato. Come anticipato, la pandemia ha avuto un grande impatto sulle uscite e di conseguenza sulla comunicazione, ed Xbox è stata identificata come l’unica in grado di dare un colpo di entusiasmo e positività alla community di giocatori globale che conta miliardi di appassionati.
D’altronde, la casa di Redmond è l’unica con un portafoglio di team sensazionale (grazie alle acquisizioni di cui parlavamo prima) uniti ad un servizio di streaming (Game Pass) che propone ormai da anni un’offerta unica nel suo genere. Insomma tutto il mondo aveva gli occhi puntati su Phil Spencer e soci, e l’attesa è stata ben ripagata. L’Xbox ShowCase 2024 è stata una festa di giochi, sorprese e ritmo incalzante. Nelle prossime righe parleremo in modo più specifico dello show in sé, dando ancora più contesto e analizzando gli scenari.
Un catalogo incredibile per varietà e quantità
L’immagine qui sopra potrebbe essere un ottimo riassunto che non dovrebbe aver bisogno di ulteriori approfondimenti. In rete troverete migliaia di news che riuniscono in comodi elenchi tutte le novità annunciate ieri, qui cercheremo come detto di fare qualcosa di diverso. Il primo ragionamento che si dovrebbe fare guardando allo show di ieri di Xbox è legato alla diversità del portafoglio. Parlando solo di studi first party, il catalogo è ricco, vario e ben amalgamato: produzioni di genere diversi, capaci di accontentare un po’ tutti i palati e quindi attrarre quei giocatori che sono sempre in cerca di esperienze diverse. Questo è un risultato che è stato raggiunto dopo anni e anni, e forse proprio oggi (anzi ieri) ha visto il suo compimento. Avere una piattaforma Xbox e quindi Game Pass garantisce molta varietà, fattore assolutamente da non sottovalutare vista la situazione di altri publisher.
Al centro dello show, ovviamente, le grandi “esclusive”, con le virgolette perché alcune di queste, tipo Doom, arriveranno anche su PS5 – poi starà a voi decidere se pagarlo 80 Euro o trovarvelo in Game Pass al day one al costo dell’abbonamento. Impossibile non citare quindi Fable, Perfect Dark; tutti progetti che secondo le speculazioni si trovavano in alto mare, ma che in realtà si sono mostrati con grande concretezza e ricchezza durante i minuti a loro dedicati. Certo, si potrebbe obbiettare sulla mancanze di date certe, ma è tutto ipotizzabile per il 2025 con alcuni progetti comunque rilevanti (Indiana Jones, Avowed) in uscita quest’anno. Senza poi contare il nuovo Gears of War come One More Thing, a concludere la serata nel migliore dei modi.
Uno show storico
L’ultimo punto è dedicato alla gestione dei tempi e dello show in sé. Pochi momenti dedicati ai padroni di casa, Phil Spencer e Sarah Bond, e poi giochi, giochi e ancora giochi. Un’ora e venti di annunci, trailer, gamepaly, contenuti inediti. L’accoglienza è stata incredibilmente positiva, complice anche il fatto che come detto in apertura il periodo non è dei migliori e un evento come questo viene visto come la pioggia salvifica in un deserto arido e scoraggiante.
Al netto di questo, però, lo ShowCase 2024 di Xbox è assolutamente un evento storico per l’industria: il primo nel quale Microsoft ha mostrato i muscoli mettendo a frutto le acquisizioni recenti, nonché un grande scoglio di entuasiasmo e speranza per i giocatori che negli ultimi anni hanno vissuto una crisi significativa per il settore. Senza dimenticare anche l’industria stessa, che ha bisogno di fiducia su tutti i livelli: produttiva, creativa, finanziaria.
Dietro le quinte, infine, Phil Spencer ha parlato della nuova generazione di Hardware definendola “entusiasmanete e soprendente dal punto di vista del form factor”, strizzando anche l’occhio ad una possibile Xbox portatile che dovrà permettere di giocare con qualità e località anche in locale e non apppoggiandosi solamente al Cloud. Il futuro di Xbox, quest’anno possiamo dirlo, sembra veramente roseo. Un riscatto quasi dovuto dopo il lungo percorso iniziato ormai anni fa e che aveva sempre faticato a decollare, almeno fino a ieri sera.
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