Ci ha lasciati solo poche ore fa Peter David, proficuo e amatissimo scrittore per Marvel, DC Comics e non solo. Tra i suoi lavori più amati e noti, indubbiamente, il ciclo su L’Incredibile Hulk, che ha stravolto e rivoluzionato la percezione del Gigante di Giada per gli appassionati di fumetti. Ma non solo il Golia Verde: PAD è stato tra gli amati scrittori di X-Factor e creatore di Miguel O’Hara o anche noto come Spider-Man 2099. Per DC, invece, lo scrittore è ricordato soprattutto per Supergirl e Aquaman. Ed è proprio sulla Donna del Domani che ci soffermeremo, per dar modo a chiunque voglia di recuperare un ciclo di storie veramente superbo e purtroppo sottovalutato.
Chi era PAD?

Peter David nasce nel 1956. Dopo aver lavorato nel reparto vendite della Marvel negli anni ’80, sottopose alla Casa delle Idee la bozza della sceneggiatura de La Morte di Jean Dewolff, da lì il successo di pubblico e critica lo portarono a diventare a tutti gli effetti scrittore e sceneggiatore per Spectacular Spider-Man.
Dopo L’Uomo Ragno, a PAD fu affidato l’incarico di gestire L’Incredibile Hulk, serie su cui è stato per dieci anni, consacrandolo come scrittore d’eccellenza tra pubblico e critica. Inoltre, sono sempre suoi i meriti di aver curato X-Factor e aver creato, nel 1992, Miguel O’Hara, lo Spider-Man 2099, personaggio ancora oggi amato da tutti i lettori di fumetti.
Ma non solo Marvel: in DC Comics, David arriva prima su Aquaman, iniziando il suo ciclo di storie con The Atlantis Chronicles, in cui narrava la storia di Atlandide. Continuò a gestire per il personaggio per un totale di 46 numeri, donandogli caratteristiche che l’hanno reso iconico e ancora più amato dal pubblico. Per sua ammissione, Aquaman è il lavoro di cui lo scrittore andava più fiero.
Dopo Aquaman scrisse storie di Star Trek e Young Justice, e poi la protagonista di questo articolo: Supergirl. Proprio come tutte le cose che Peter David toccò con la sua penna, Supergirl fu rivoluzionata dopo gli eventi di Crisi Sulle Terre Infinite il suo nuovo status quo.
Peter David si definiva, semplicemente, “lo scrittore di roba” (“writer of stuff”)
Chi è Linda Danvers?

Prima di Crisi Sulle Terre Infinite, Supergirl era la cugina di Superman, Kara Zor-El, è così è ancora nell’immaginario collettivo. Dopo quel maxi-evento, però, i vertici di DC decisero che Superman doveva essere l’unico e vero “Ultimo figlio di Krypton”, eliminando tutto quello che era conosciuto anni prima. Questo ovviamente includeva Kara, ma in ogni caso un’altra Supergirl arrivò a prenderne il posto.
Si parla, appunto, di Matrice, entità creata dal Lex Luthor di un’altra realtà, un universo in miniatura, per contrastare tre criminali kryptoniani. Dopo essersi fatta aiutare dal Superman dell’universo principale, questa piccola realtà subì le conseguenze dello scontro e Matrice, ormai Supergirl, si trasferì in pianta stabile nel terra originale, tenendo la sua nuova identità.
Peter David, unì Supergirl/Matrice ad una mortale morente chiamata Linda Danvers, per donarle un setup delle storie più classico, anche se i suoi piani non erano per nulla classici. Il ciclo di storie, infatti, era pieno di riferimenti religiosi legati alla tradizione Giudeo/Cristiana, angeli, demoni, Supergirl stessa divenuta un angelo del fuoco terrestre.
Una run estremamente sottovalutata

Anche se fu chiusa relativamente presto, la Supergirl di Peter David resta una lettura divertente e ben congegnata, con uno sguardo critico alla società dei tempi. Può sembrar strano vedere la componente mistico/religiosa in un fumetto su una superoina aliena, ma proprio come con Hulk e Aquaman, la bravura di PAD fu nel saper contestualizzare e caratterizzare al meglio i personaggi e le loro avventure.
Linda si sposava benissimo con la cultura grunge dell’epoca, e ancora meglio con la wave del “Panico Satanico” degli anni adiacenti. Ad aggiungere ulteriore caratterizzazione, la storia di una persona marginale, proveniente da un angolo remoto di mondo, che non riesce ad integrarsi nella società. Letteralmente gli ingredienti migliori per far appassionare qualunque lettore di fumetti. Alcuni numeri utilizzano un linguaggio ironico ma atto a sensibilizzare su temi molti forti e tremendamente attuali come la violenza e l’abuso, molestie e attenzioni indesiderate.
Inoltre, ai disegni la presenza del gigante Gary Frank, una garanzia per gli appassionati. Se avete letto Woman of Tomorrow di Tom King, la curiosità verso Supergirl è aumentata e conoscete anche in minima parte l’estro di PAD, lasciarsi sfuggire questa run sarebbe proprio un vero peccato. Preparatevi, però, a leggere la versione più lontana possibile da Supergirl e dalla mitologia di Superman.
Insieme, lasciamo anche un immenso saluto al Peter David e al suo genio.