Bisogna ammetterlo: ogni volta che giochiamo a GTA, ci chiediamo come sarebbe stare dall’altra parte della barricata, vestendo i panni della giustizia. Nel corso degli anni, il mondo videoludico ha visto diversi titoli tentare di trasformare il giocatore in un autentico poliziotto. Basti pensare a giochi come True Crime, Sleeping Dogs, oppure a titoli più gestionali e profondi come il sottovalutato This Is the Police. Una lista di tutto rispetto, che però rischia di impallidire di fronte alla nuova produzione di Fallen Tree Games, promettente studio di sviluppo indipendente: The Precinct.

Nel gioco vestiremo i panni di un giovane agente in addestramento, il cui compito principale sarà pattugliare e ripulire le strade di Averno City dalla criminalità che la affligge. Vandalismo e malviventi sono all’ordine del giorno, e starà a noi riportare la legge in una città sull’orlo del caos.

The Precinct, una struttura dettagliata

I vari incarichi di The Precinct – ©Fallen Tree Games

È doveroso chiarirlo fin da subito: The Precinct, spesso accostato – forse troppo frettolosamente – all’inarrivabile creatura di Rockstar Games, ha in realtà ben poco a che fare con quest’ultima. L’idea di trovarsi in un mondo “al contrario”, dove la polizia è la vera protagonista, risulta sin da subito affascinante, ma la libertà offerta dai grandi sandbox del passato continua a rimanere superiore sotto il profilo dell’equilibrio e della profondità.

Per fare un esempio concreto: in The Precinct, non ci sono vere conseguenze per azioni gravi come sparare a un innocente o a un semplice sospettato. Il gioco si limita a far ripartire la missione, seguendo rigidamente le sue regole interne. La visuale dall’alto può ricordare, in parte, i primissimi capitoli di GTA per PlayStation, ma si tratta di un paragone che regge poco e lascia il tempo che trova.

Il vero intento di The Precinct è quello di offrire un’esperienza il più autentica possibile, trasmettendo al giocatore la sensazione concreta di indossare un distintivo e di essere parte integrante delle forze dell’ordine.

Ci troviamo di fronte a una produzione che, oltre a proporre un gameplay variegato, punta anche a costruire e caratterizzare al meglio un protagonista determinato a diventare il migliore nel suo campo. Al suo fianco troviamo un partner simpatico e carismatico, che nella prima ora di gioco si rivela fondamentale per introdurci alle meccaniche principali e farci comprendere come muoverci tra le strade di Averno. Le attività disponibili sono numerose e in buona parte generate casualmente: si va dal semplice rilascio di una multa per atti vandalici, a perquisizioni di sospetti, fino ad arrivare a intensi inseguimenti con i criminali più pericolosi.

Proprio questi ultimi rappresentano i momenti più adrenalinici dell’esperienza, sebbene siano in parte limitati da un sistema di guida non perfettamente bilanciato, che spesso ci porterà a collisioni indesiderate con gli altri veicoli. Sarà nostra responsabilità decidere come fermare i fuggitivi, mettendo alla prova le nostre abilità al volante e cercando di evitare incidenti a ripetizione.

Punti di forza e debolezze

Guidando per le strade di Averno – ©Fallen Tree Games

Parlando di punti di forza e debolezze, The Precinct ha sicuramente il merito di offrire al giocatore una vasta gamma di opzioni e alternative, costruendo un gameloop vario e coinvolgente, capace di evitare la monotonia. Tuttavia, questa ricchezza di contenuti potrebbe alla lunga risultare ripetitiva, anche per i giocatori meno esigenti, soprattutto se la componente narrativa — raccontata in stile visual novel — non riesce a mantenere alto l’interesse nelle prime fasi dell’esperienza da agente.

La trama, inoltre, non è ancora disponibile in italiano, il che può rappresentare un ostacolo per chi non ha familiarità con l’inglese, pur rimanendo comunque comprensibile e godibile. Naturalmente, l’auspicio è che venga introdotta presto una localizzazione, così da poter raggiungere un pubblico ancora più ampio. I difetti principali di questo titolo sono sostanzialmente due: il sistema di shooting, che su console risulta piuttosto scomodo e poco reattivo, dando l’impressione di trovarsi di fronte a un titolo pensato originariamente per PC; e la presenza di alcuni bug sparsi per la mappa.

Nulla che comprometta del tutto il divertimento, sia chiaro, ma in alcune missioni — soprattutto quelle più lunghe — può capitare di dover ricominciare da un punto specifico per riuscire a portarle a termine correttamente. Va detto che il gioco è stato testato prima della sua uscita ufficiale, quindi non resta che confidare in una patch correttiva al day-one. Un plauso va anche alla colonna sonora, che in più di un’occasione richiama alla mente i classici film polizieschi con cui molti di noi sono cresciuti negli anni ’80 e ’90. Ogni traccia trasmette una chiara passione per il genere, e questo traspare sin dai primissimi minuti all’interno di The Precinct.

Tirando le somme

Il primo arresto non si scorda mai – ©Fallen Tree Games

In definitiva, The Precinct si presenta come uno dei migliori titoli a tema poliziesco attualmente disponibili su console e PC. Ricco di dettagli, ma al tempo stesso accessibile grazie a un gameplay immediato e diretto. Se da piccoli avete sognato di indossare il distintivo, questo gioco potrebbe regalarvi proprio quella sensazione. Non aspettatevi un clone di GTA, né cercate paragoni forzati con altri titoli: Questo è un videogioco che percorre una strada tutta sua. Mettetevi al volante, accendete la sirena e iniziate il turno.

Conclusioni

7.5 Interessante

"The Precinct" è un videogioco poliziesco in cui si interpreta un giovane agente intento a ripulire le strade di Averno City dalla criminalità. Pur ricordando vagamente i primi GTA per stile visivo, offre un’esperienza diversa, più incentrata sul ruolo della legge che sulla libertà d’azione. Il gameplay è vario e coinvolgente, anche se talvolta ripetitivo, con alcuni limiti nel sistema di guida e shooting. Nonostante qualche bug e l’assenza temporanea della lingua italiana, il titolo si distingue per atmosfera, colonna sonora ispirata ai film anni ’80 e una chiara identità."

Cosa ci è piaciuto
  1. Gameplay ricco e vario
  2. Gli inseguimenti adrenalinici
  3. Colonna sonora suggestiva
Cosa non ci è piaciuto
  1. L'ostico sistema di shooting
  2. Numerosi bug
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