Sapete qual è la miglior lode che si può perpetrare a questo nuovo titolo partorito dai ragazzi di MachineGames? È quella di essere riusciti a imbrigliare in modo eccellente quel senso di fascino e avventura che da sempre ha gravitato attorno i primi tre capitoli della saga cinematografica di Indiana Jones.
Sia chiaro, gli ultimi due film, Il Regno del Teschio di Cristallo e Il Quadrante del Destino, al netto di pregi e difetti di varia natura, sono sempre sembrati dei film contenitori dove poter muovere il personaggio di Indy, senza suscitare particolari emozioni.
Non risulta così strano dunque di come i più grandi appassionati dell’archeologo partorito da George Lucas e Steven Spielberg e interpretato da Harrison Ford, trovino più carisma, fascinazione e divertimento nei primi tre film, rispettivamente Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta, Il Tempio Maledetto e lo stratosferico L’ultima Crociata, ed è proprio da questa sensazione di spettacolo che si colloca Indiana Jones e L’antico Cerchio, con una forza dirompente di come non se ne vedevano da anni. Bando alle ciance, presi cappello e frusta, avventuriamoci in questa recensione di Indiana Jones e L’antico Cerchio.
Indiana Jones e L’antico Cerchio, non sono gli anni
Un gioco di Indiana Jones in prima persona, può funzionare? Eccome. In particolare se la cura nel dettaglio e nell’immersione ludica delle mappe di gioco, tante e variegate, tra cui tre davvero grandi da esplorare in lungo e in largo, trova il suo perfetto equilibrio con delle meccaniche convincenti e ben sviluppate.
Dimenticate spazi aperti e combattimenti pieni di armi e munizioni: Indiana Jones e L’antico Cerchio predilige l’approccio stealth, quello silenzioso per cui troverete più appagamento a mettere a nanna il nazista di turno, piuttosto che crivellarlo di colpi. L’approccio alle armi da fuoco infatti non risulterà quasi mai la scelta migliore. Il rumore allerterà le altre guardie, inoltre escluso il nostro fidato revolver e la frusta, Indy non potrà utilizzare per troppo tempo le armi dei nemici.
Queste le possiamo rubare ai nemici caduti, certo, ma finite le munizioni nel caricatore, non ne troverete altre in giro, dunque a colpi finiti, quel fucile che avete tra le mani, può essere ancora utilizzato, magari tirandolo verso altri nemici e avere un margine di spazio per fuggire. Insomma, siamo un povero professore universitario, archeologo nel tempo libero, di certo non supereroi. Scappare e nascondersi, non sarà mai una scelta da codardi, anzi.
Anche l’utilizzo dell’iconica frustra sarà fondamentale per portare a nostra vantaggio scontri o per raggiungere particolari zone della mappa. Si nota però un fastidioso cambio dell’inquadratura quando useremo la frustra verso qualche appiglio, con la telecamera che, per darci una maggiore visibilità, si posiziona più lontana, potendo dunque vedere il personaggio nella sua interezza, ma lo switch tra prima e terza persona, spesso avviene in modo violento, disorientando anche se per poco, la percezione generale.
Un vero film
Indiana Jones e L’antico Cerchio vanta un cast di personaggi davvero eccellenti, sempre a sottolineare come anche un nutrito gruppo di compagni e antagonisti ben scritti e caratterizzati, sono necessari per la riuscita di un prodotto ottimo.
Gina Lombardi (che ha le fattezze della nostra Alessandra Mastronardi) è una coprotagonista a tutti gli effetti, risultando affascinante, magnetica e misteriosa, con la giusta chimica tra lei e Indy che ci riporta subito in mente la Marion di Karen Allen.
Ma dall’altra parte c’è Voss Emmerich, una delle nemesi più riuscite negli ultimi anni, almeno per quanto riguarda il medium videoludico. Opprimente, folle, pazzo, ma anche estremamente sadico. Un personaggio raffinato, a tratti quasi comico nel suo essere anche altalenante tra gli obiettivi personali e la fede verso il Reich. Una vera sorpresa, un personaggio impossibile da dimenticare. Insomma, uno dei tanti motivi che celebra l’incredibile qualità di questo titolo.
Difetti tra la polvere
Purtroppo non mancano alcuni piccoli difetti disseminati nella grammatica di gioco, in particolare si sottolinea un’intelligenza artificiale dei nemici non propriamente reattiva e sveglia, inoltre se il cuore del gioco è da ritrovarsi nella fase stealth, questa si può facilmente “rompere” grazie ai potenziamenti di Indiana Jones.
Chi avrà giocato al videogioco di Mad Max saprà a cosa mi riferisco, ovvero a tutte quelle naturali propensione per rendere in crescendo la difficoltà del gioco, per poi scoprire che grazie ai punti avventura e alle abilità aggiunte scoperte tramite appositi tomi, improvvisamente le iniziali difficoltà vengono meno al momento in cui Indiana progredisce nelle abilità.
Insomma, arriverà un momento in cui sarà estremamente più duttile e letale sconfiggere i nemici a mano nuda, invece di utilizzare le armi da fuoco.
Un mondo da esplorare
Indiana Jones è sinonimo di novità, sperimentazione, divertimento e avventura, ma a questa ricetta non possono non mancare sane porzioni di enigmi o indovinelli. Ebbene, Indiana Jones e L’antico Cerchio ne è pieno di questi puzzle e sono tutti realizzati in modo incredibile.
Grazie al diario di Indiana Jones o alla possibilità di scattare fotografie, sarà impossibile rimanere bloccati davanti un enigma. Questi infatti sono tanti, estremamente affascinanti e divertenti da portare a termine.
Nessuna paura dunque per chi non gradisce bene queste meccaniche all’interno di un videogioco, perché molti di questi enigmi sono secondari, non necessari per il completamento della trama, ma sfidiamo chiunque a non rimanere affascinato da queste piccole meccaniche ben inserite, che stimolano felicemente la materia grigia.
Per ultimo, ma di certo non meno importante, si nota un lavoro incredibile sul comparto estetico. Modelli dei personaggi, ambientazione, adattamento e doppiaggio in italiano, tutto è realizzato con una cura chirurgica e passionale. Se non si fosse ancora capito, al netto dell’ottima qualità del gioco, quasi inaspettata visti i timori iniziali, la miglior lode che si può fare al gioco è quello di essere un prodotto che riesce a catturare l’essenza e la bellezza della saga cinematografica, per trasportarla in modo incredibile su PC e Xbox. Indiana Jones e L’antico Cerchio non sfigura assolutamente e si merita un posto proprio vicino ai primi tre film del simpatico archeologo.
Conclusioni
I timori dietro quest'opera erano tanti, ma il prodotto finale ha spazzato via ogni dubbio: Indiana Jones e L'antico Cerchio è un'avventura straordinaria, pregna di amore e rispetto verso il personaggio di Indiana Jones, capace di catturare l'essenza dei film più amanti. Qualche difetto nel bilanciamento della difficoltà o dell'intelligenza artificiale dei nemici non macchia un prodotto che finale che merita di essere accostato alla prima grande trilogia cinematografica di Indiana Jones.
-
Voto ScreenWorld