Come avviene anche per le serie tv, arrivare a una quinta stagione può rappresentare un bel traguardo, ma anche un rischio. La quinta stagione di LOL – Chi ride è fuori poteva rappresentare il punto di svolta in negativo per la serie di Prime Video realizzata in collaborazione con Endemol Shine. Dopotutto, cosa ha da dire ancora un reality comico dopo cinque stagioni? Soprattutto alla luce dei pochi cambiamenti che il format ha accolto nel corso di questi cinque anni.
Ha ancora senso andare avanti? Sono queste le domande a cui cercheremo di rispondere nella recensione di LOL 5. In un mondo come quello attuale, in cui la paura sembra aver sopraffatto qualsiasi afflato di leggerezza, c’è ancora spazio per un programma incentrato su dei comici che devono far ridere dei colleghi, mentre cercano di non ridere a loro volta?
Genere: Comico, reality show
Durata: 6 Episodi/20 minuti ca.
Uscita: 27 Marzo 2025 (Prime Video)
Cast: Enrico Brignano, Geppi Cucciari, Raul Cremona
LOL 5: i nuovi presentatori

Sembra quasi paradossale, ma la prima qualità evidente di LOL 5 avviene al di fuori della sala dove i comici si sfidano a farsi ridere per sei ore. Eppure la scelta di Prime Video di cambiare i timonieri di questa quinta stagione è la vera carta vincente dell’intera operazione. Nella Control Room, infatti, non troviamo più Fedez e Frank Matano, ma Alessandro Siani e Angelo Pintus, quest’ultimo entrato anche nella storia di LOL con la sua partecipazione al programma come concorrente e la sua “hai cagato?”. Se i precedenti presentatori non facevano altro che “assistere” allo show, come un prolungamento dello sguardo degli spettatori, Pintus e Siani sono parte integrante del gioco.
Di fatto, è come se fossero concorrenti anche loro. Pur dovendo vestire i panni di giudici – e ricordiamo che LOL è più che altro un’opportunità per divertirsi che un gioco assoggettato alle proprie regole – Siani e Pintus si divertono a giocare coi concorrenti, a provocarli. Quando lasciano la loro sala di controllo non è solo per dare ammonizioni, ma spesso è per diventare dei veri e propri elementi di disturbo, delle trappole in cui i giocatori possono inciampare più o meno vistosamente. Questo fa sì che LOL 5 benefici di un ritmo molto più serrato rispetto alle stagioni precedenti. I “momenti morti” che hanno caratterizzato le stagioni passate, qui di fatto non esistono.
Quando è stato contattato per diventare uno dei presentatori di LOL 5, Angelo Pintus ha rifiutato. Solo dopo una seconda telefonata e aver scoperto chi sarebbe stata la sua spalla, il comico ha accettato.
La sensazione che arriva allo spettatore è quella di una stagione in cui non c’è una separazione netta tra chi presenta e chi gioca, in cui la comicità (e la professionalità) dei due nella Control Room è un valore aggiunto all’intero gioco. Il risultato? La curiosità di chi guarda cresce, perché sa che il “pericolo” può arrivare letteralmente da chiunque.
LOL 5 e il suo cast corale

Questa sensazione di “unione” è rafforzata, in LOL 5, anche dai concorrenti stessi. Se, in passato, eravamo abituati a pensare al cast di LOL come un insieme di comici e di individui che giocavano soprattutto per se stesso, questa quinta stagione dà al pubblico una sensazione di maggior unità e complicità. Sembra come se i concorrenti avessero dimenticato di essere al centro di una competizione più o meno seria, e pensassero davvero solamente a divertirsi. Chi guarda si trova dunque nella posizione di spiare un gruppo di amici che si è riunito per passare insieme qualche ora in nome del divertimento.
Proprio perché LOL – Chi ride è fuori è un programma in cui la competizione passa quasi in secondo piano, questa ritrovata volontà di divertirsi per il piacere di farlo rappresenta una vera e propria boccata d’aria fresca, soprattutto nell’ottica di un format che è rimasto troppo uguale a se stesso e che quindi può fare affidamento solo sulla bravura del proprio cast per andare avanti senza annoiare. E LOL 5 ci riesce perfettamente, al punto che anche il vincitore di LOL – Talent Show Alessandro Ciacci riesce ad amalgamarsi perfettamente col resto del cast, cosa che ad esempio lo scorso anno non era riuscita al comico Lunanzio. In definitiva, quindi, LOL 5 non deluderà chi ricerca la familiarità dello show, né mancherà di soddisfare le aspettative di chi vuol vedere uno show pensato soprattutto per far ridere.
Conclusioni
Giunto alla quinta stagione, LOL - Chi ride è fuori correva il rischio di apparire quanto meno stantio, con un format che sembra voler rimanere sempre uguale a se stesso. Ma il cambio alla conduzione, l'entrata in scena di comici d'esperienza e la capacità del cast di fare "squadra comune" rendono questa quinta stagione una tra le più divertenti della storia di LOL.
Pro
- Pintus e Siani alla conduzione
- L'unione e la sintonia del cast
Contro
- Il format troppo uguale a se stesso
- Si è persa la
-
Voto ScreenWorld