The Bear nata nel 2022, dalla sapiente penna di Christopher Storer, è fra le serie di punta di Disney+ (o Hulu nel caso dell’America). La serie ha ricevuto enormi riconoscimenti, tra cui 7 Emmy e 4 Golden Globe, collezionando critiche positive fra pubblico e critica
Attualmente The Bear conta due stagioni, per un totale di 18 episodi, sebbene sia attualmente in uscita la terza stagione ed è già stata rinnovata per una quarta. La trama gira intorno al carismatico Jeremy Allen White, reduce dall’enorme successo di Shameless, che in questa serie interpreta Carmy Berzatto, un giovane chef, che dopo il suicidio di suo fratello si ritrova a prendere le redini della paninoteca italiana di famiglia, The Original Beef of Chicagoland e dei debiti che ne derivano. Per prepararvi alla terza stagione, in uscita il 14 Agosto 2024 solo su Disney+, abbiamo selezionato per voi 11 gustose curiosità su The Bear, la dramedy del momento.
1. Jeremy Allen White non sapeva cucinare
Jeremy Allen White prima di entrare nella cucina di The Original Beef of Chicagoland sapeva a malapena prepararsi un panino, ma per immergersi nel ruolo e rendere la sua recitazione più realistica ha seguito un corso intensivo di cucina per due settimane presso The Institute of Culinary Education.
Non si è fermato a seguire i corsi, ma anche fatto pratica in un vero ristorante stellato, il Michelin Pasjoli, sotto la guida dello chef Dave Beranha, letto diversi libri di cucina e soprattutto si allenava fino ad un’ora al giorno nell’utilizzo dei coltelli in modo tale da non aver mai avuto bisogno di una controfigura.
2. I tatuaggi di Jeremy Allen White
L’attore Allen White ha solamente sei tatuaggi sulla sua pelle, ma il suo personaggio, Carmy, ha le braccia ricoperte da inchiostro. A questi tatuaggi hanno lavorato insieme proprio Jeremy che li ha ideati e il tatuatore Ben Shield che li ha disegnati sul suo corpo.
Infatti, sul suo profilo Instagram potete trovare dei video in cui spiega come sono stati realizzati i tatuaggi della serie e sbirciare anche i suoi altri lavori. Naturalmente, il tatuaggio più celebre di Carmy è 773, il prefisso di Chicago.
3. La Location che ha ispirato la serie
L’ideatore e sceneggiatore della serie, Christopher Storer, ha preso spunto per la location da Mr Beef, un piccolo ristorante italiano a Chicago che era solito frequentare durante la sua adolescenza e alla quale è rimasto molto legato.
Il locale, aperto nel 1979, continua la sua attività sebbene lo storico proprietario italiano, Joe Zucchero, sia da poco deceduto. La serie, ovviamente, ha contribuito notevolmente al successo del ristorante che è arrivato a preparare circa 800 panini al giorno.
4. Matt Matheson: uno chef in borghese
Tra il cast di The Bear si nasconde un vero e proprio chef, ma in tutta la serie, almeno per ora, non ha mai messo mano ai fornelli. Si tratta di Matt Matheson che interpreta il tuttofare Neil Fak.
Infatti, ha seguito diversi corsi di cucina e lavorato per rinomati ristoranti canadesi, ma quando gli è stato proposto di far parte della cucina della famosa serie tv ha rifiutato, dicendo che semplicemente preferiva interpretare un altro personaggio, ma ha comunque prestato le sue competenze in cucina come consulente culinario durante le riprese.
5. Tutte le ricette della serie vengono preparate dagli attori
Nella cucina di The Bear si ricerca il massimo realismo, come abbiamo detto prima Jeremy Allen White ha dovuto imparare a cucinare, ma come compagna di corso intensivo al prestigioso Institute of Culinary Education di Pasadena aveva Ayo Edebiri, che nella terza stagione dirigerà un episodio, che nella serie interpreta Sydney Adamu.
In questo modo, sotto la guida dei consulenti culinari e del regista, nessun interprete ha avuto bisogno di una controfigura, ma tutto viene preparato seguendo le regole e i segreti in cucina di chef di prestigio direttamente da attori e attrici.
6. Il “vero” Carmy ha fatto un cameo nel primo episodio
La serie è liberamente ispirata al ristorante italiano Mr. Beef e proprio nel primo episodio troviamo un cameo di Chris Zucchero che aveva da poco ereditato il locale dopo la morte del padre.
Nonostante il successo della serie Tv, Chris Zucchero non cerca di aumentare la sua fama personale, anzi, ha dichiarato a Variety, nella sua unica intervista rilasciata ufficialmente: “Non voglio essere il tipo che dice: Guardami. Io sono il fottuto The Bear“.
7. Solo un episodio è stato girato in una vera cucina
Solo il primo episodio della prima stagione, System, lo stesso con il cameo di Chris Zucchero, è stato girato all’interno della cucina di Mr. Beef, tutti gli altri sono stati girati all’interno di uno studio di Chicago all’interno di teatri di posa che ricreassero le atmosfere delle frenetiche cucine della serie.
Tuttavia, gli altri ambienti del ristorante a volte erano reali, ovvero gli esterni e le sale da pranzo, come ad esempio il celebre ristorante Kasama o l’Avec, mentre i set ricreati si trovano, invece, nei Cinespace Chicago Film Studios, dove risiede la casa produttrice Hulu.
8. Anche gli autori hanno lavorato in cucina
Il creatore della serie, come abbiamo ormai capito, ha da subito iniziato la sua ricerca per creare la serie tv ambientata in cucina più realistica di sempre, per questo motivo ha selezionato accuratamente un team di showrunner che avessero avuto esperienze in cucina.
Da piccole esperienze come camerieri o barman nascono, quindi, le vicende di The Bear, ispirate liberamente a fatti davvero accaduti a chi ha preso parte alla creazione della serie. La co-sceneggiatrice Joanna Calo a The Hollywood Reporter ha parlato proprio delle sue esperienze lavorative: “Non ho mai avuto esperienze lavorative come chef, ma ho lavorato nella mensa del mio college e in una gelateria nel New Jersey e l’ho assolutamente amato“.
9. Nel settimo episodi i tagli sono solo in cucina
Il settimo episodio della prima stagione è stato definito come uno dei momenti più stressanti della televisione, ad aumentare questa sensazione di oppressione e soffocamento è il fatto che si tratta di un piano sequenza di venti minuti, senza alcun taglio.
Carmy urla ai suoi dipendenti, Marcus si concentra sulle sue ciambelle a scapito delle sue torte, il locale è nel caos dopo una recensione più che positiva che, però, ha portato il ristorante ad essere sopraffatto da ordini e si scatena il caos. Un’idea di regia strabiliante che ha dimostrato anche ai più scettici che la serie ha un valore inestimabile e ha, così, ottenuto il riconoscimento da parte della community di puntata più ansiogena degli ultimi anni.
10. La moda si fa in cucina
The Bear ha creato uno stile inconfondibile facendo tornare di moda il così detto workwear, semplice ma attento ai dettagli. T-shirt bianca, ma di una ricercata marca tedesca, Merz b. Schwanen, e jeans Levi’s Type III del 1955 acquistati setacciando tutti i negozi dell’usato di Chicago creano la divisa inconfondibile dello chef Carmy che diventa, inconsapevolmente, un vero e proprio influencer.
Il vero personaggio a lavorare nella moda è quello interpretato da Matt Matheson che possiede un vero fashion brand, Rosa Rugosa, del quale ha sfoggiato alcuni capi durante le riprese.
11. Le ricette della serie
Matt Matheson, come abbiamo detto, è un vero e proprio chef e durante la messa in onda della serie ha pubblicato un libro con 12 ricette semplici e veloci ispirate a quelle della serie, il libro è scaricabile gratuitamente tramite WeTransfer, dal titolo Cookin’ Somethin’ for College.
Inoltre, sulle schermo ci appaiono spesso ricette e preparazioni di gustosi piatti e sono in molti che hanno tentato di replicarle, sul famosissimo sito italiano di cucina GialloZafferano potete trovare una lunga lista di ricette che potete provare a gustarvi direttamente da casa, magari mentre guardate la recuperate in attesa della nuova stagione.