Debutta oggi su Prime Video Mr. & Mrs. Smith, serie in otto episodi che riporta sul piccolo schermo le peripezie di una coppia di spie alle prese con missioni al cardiopalma e le conseguenze di un matrimonio combinato. Creata da Donald Glover e Francesca Sloane, la serie si ispira all’omonimo film del 2005 con Brad Pitt e Angelina Jolie – a sua volta basato su una serie televisiva del 1996. Nei panni dei protagonisti lo stesso Donald Glover, che torna il tv dopo il successo di Atlanta, e Maya Erskine. Noi abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi della serie.
Mr. & Mrs. Smith
Genere: Azione, drammatico
Durata: 8 episodi da 50 minuti circa
Uscita: 1 febbraio (Prime Video)
Cast: Donald Glover e Maya Erskine
Rivisitare un genere
Due sconosciuti solitari iniziano a lavorare per una misteriosa agenzia di spionaggio che offre loro ricchezza, una casa a Manhattan e viaggi in giro per il mondo. Solo un dettaglio i due, John e Jane Smith, dovranno vivere in incognito come una coppia sposata. Nel portare a termine le loro missioni i protagonisti dovranno fare i conti con se stessi, imparando a conoscersi e capendo che la missione più pericolosa è provare sentimenti.
È possibile raccontare una storia di spionaggio provando a uscire dai cliché che hanno contribuito a identificare il genere stesso? Certo che sì e Mr. & Mrs. Smith sembra riuscirci molto bene optando per un equilibrio narrativo in cui coesistono sì azione e commedia, ma anche dramma e introspezione. Due caratteristiche, queste ultime, su cui non sempre si insiste in prodotti inscrivibili nel genere “azione” – chissà perché poi, dato che una cosa non esclude l’altra.
Perciò sin dai primi minuti è facile intuire che, pur partendo da premesse condivise, Mr. & Mrs. Smith non voglia in alcun modo inserirsi nello stesso tracciato del noto film del 2005. Abbandonando la patina glamour dei primi anni 2000 che andava volutamente a enfatizzare un senso di irrealtà, la serie cala i suoi protagonisti in un contesto straordinario e ordinario allo stesso tempo; il tutto senza rinunciare ai momenti adrenalinici che il pubblico si aspetta ma che, stavolta, si inseriscono in una dinamica personale che viene maggiormente indagata.
Aprirsi all’altro è la missione più pericolosa
John e Jane ci vengono infatti presentati in modo molto diverso dai personaggi del genere. A tratti sconnessi dal mondo e, con tutta probabilità, contraddistinti da un consistente bagaglio di irrisolto personale, i due sono la metafora ideale della solitudine contemporanea. Condividendo la stessa casa e le missioni in cui rischiano insieme la vita, i due a poco a poco si legano e iniziano a comprendere che quello che fa più paura non è tanto la solitudine ma l’apertura verso l’altro.
Un approccio decisamente più introspettivo che diventa il valore aggiunto di una serie che non desidera replicare modelli preesistenti ma giocare con il genere andando a raccontare quel senso di connessione-disconnessione costante della nostra società. A proposito di questo Donald Glover e Maya Erskine sono molto bravi nel dare vita a due personaggi disposti a tutto perché convinti di non aver nulla da perdere. Interessante anche la scelta di caratterizzare John e Jane con due background etnici differenti, una scelta non forzata ma che, al contrario, va a enfatizzare la volontà di renderli più vicini a ognuno di noi. Probabilmente più di quanto siano stati, ai tempi, Angelina Jolie e Brad Pitt, con buona pace di tutti. Non ci resta che scoprire come proseguirà Mr. & Mrs. Smith ma a nostro parere la serie è già la sorpresa di questa prima settimana di febbraio.
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Un bel remake che trova il suo equilibrio tra le scene d'azione e il rapporto tra i due protagonisti.
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Voto Screenworld