Sono passati 20 anni dall’ultimo lungometraggio del duo in plastilina più famoso di sempre. La Aardman Animations Limited, tuttavia, non è rimasta inattiva per quanto riguarda la saga, portandola avanti attraverso cortometraggi per il piccolo schermo. Così come per Galline in fuga (il primo vero successo della casa di produzione inglese), anche Wallace & Gromit ha goduto di un sequel distribuito su larghissima scala da Netflix.
Quando si pensa di voler arrivare al grande pubblico, abbattendo costi e fatica, la via più breve è sicuramente quella della distribuzione streaming; e se si vuole fare il botto, la via è quella di Netflix. Ovviamente, questa formula impone delle regole e strategie di mercato prettamente contemporanee. La grande capacità che permette a Netflix di mantenere la sua posizione di vantaggio sul resto dei competitors sta proprio nel suo acclamato reparto di social-marketing. Qualsiasi prodotto, originale o non originale che sia, una volta passato attraverso la sgranatrice della piattaforma americana, diventa irrimediabilmente e istantaneamente un’icona pop.
Con Galline in fuga: l’alba dei nuggets lo studio di Peter Lord e David Sproxton ne è uscito parzialmente sconfitto, riproponendo una storia piuttosto simile ma senza il mordente del primo film, mentre con Wallace & Gromit – le piume della vendetta sembra aver trovato una quadra tra la propria autorialità e le moderne necessità.
Plastilina e intelligenza artificiale
Alla regia troviamo ancora una volta Nick Parker, ideatore di Wallace e Gromit e di molti altri grandi personaggi della Aardman. Il regista di Lancashire torna con un sequel diretto del cortometraggio del 1990: I pantaloni sbagliati – film in cui si introduce Feathers McGraw, uno tra gli antagonisti più apprezzati dell’intera saga. Il nuovo film mette in scena una disputa sull’uso e abuso dell’AI, rappresentata qui dal robotico nano da giardino in grado di realizzare qualsiasi lavoro in meno tempo e con maggior precisione di qualsiasi essere umano o cane del caso. L’invenzione è così apprezzata che presto Wallace ne diventa completamente dipendente (pensiamo alla grottesca scena in cui l’impacciato inventore dimentica come usare una semplicissima teiera), mentre Gromit si vede completamente sostituito dall’efficiente robot.
Eppure Parker non si limita all’opinione di un vecchio brontolone pronto a criticare ciecamente il progresso, ma approfondisce la questione concentrandosi sull’uso della tecnologia piuttosto che sull’atto della creazione. La macchina diventa infatti uno strumento malefico solo quando utilizzata ed educata per scopi malevoli (come secondo il disegno del perfido pinguino), mentre torna a possedere funzioni benefiche quando l’amabile duo ne riprende il controllo. Dunque la tecnologia è tanto cattiva o buona a seconda di quanto lo siamo noi, i suoi inventori e responsabili.
Il nuovo modello di Netflix
Netflix, nel corso degli anni, ha dimostrato più volte la sua abilità nel rilanciare saghe imbevute di nostalgia o brand in caduta libera – basta pensare al miracolo di Cobra Kai. Ma la popolare piattaforma di streaming si è rivelata non solo in grado di raggiungere con facilità un pubblico globale, ma soprattutto di attirare le nuove generazioni approfittando di nuovi strumenti (gli smartphone) e del fenomeno della viralità. Non a caso, questi prodotti sono ricchi di primi piani, a discapito di campi lunghi e profondità di campo (elementi poco valorizzati dal piccolissimo schermo).
Wallace & Gromit – le piume della vendetta, così come il precedente Galline in fuga, sembra rispondere pienamente agli stilemi di nostalgia e serialità indicati da Netflix. Infatti, ambedue i film iniziano con un recap dei film precedenti ricordando al pubblico la storia che tanto aveva adorato, chiarificando la sua serialità. Ma se nel caso di Galline in fuga ci troviamo di fronte a un didascalismo tipicamente netflixiano che ne danneggia il ritmo, nel caso di Wallace & Gromit lo studio decide bene di puntare su un retcon (un espediente per modificare situazioni precedenti adattandole a nuovi sviluppi) ponendo le basi per una storia che possa riflettere sul panorama attuale – riuscendo, almeno questa volta, a dare nuova linfa al brand inglese preparandolo alla gloriosa pop-ificazione di Netflix senza perdere le proprie coordinate.
Nessuno si salva da solo
Wallace e Gromit sono tornati, ma a quale prezzo? Avere una distribuzione tanto capillare può avere notevoli risvolti positivi, ma si rischia sempre di perdere qualcosa (come capita a Wallace con le sue invenzioni). Il valore artistico della Aardman è ormai indiscutibile: il livello di dettaglio elaborato su ogni mattoncino, ruota, animale o uomo che sia è da far sgranare gli occhi. Curioso che lo studio, dopo famose collaborazioni con Sony e Dreamworks, abbia trovato nella distribuzione streaming di Netflix la migliore soluzione per riproporre al mondo le sue storie.
La scelta della Aardman è inequivocabile in questo senso: si fa ancora fatica a distribuire – e a guardare – i lavori in claymation, perfino quando questi rasentano la perfezione tecnica. Pochi, in Italia come nel resto del mondo, sembrano essere tanto interessati o coraggiosi da dare una degna possibilità a queste opere – mentre Netflix, avida di mettere la propria firma su qualsiasi icona del passato, sfrutta ogni occasione per ergersi come unica via di salvezza. Riprodurre con un comando vocale l’ultimo film del momento è sicuramente più comodo ed economico rispetto all’impegno e alla costrizione della sala cinematografica, unico luogo che ci spingerebbe a porre un’attenzione seria su qualcosa che lo meriterebbe. Ma cerchiamo di non finire come Wallace, incapace perfino di vestirsi senza l’aiuto di un pratico automa.
E voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con le nostre riflessioni?
Se volete commentare a caldo questo articolo insieme alla redazione e agli altri lettori, unitevi al nostro nuovissimo gruppo Telegram ScreenWorld Assemble! dove troverete una community di persone con interessi proprio come i vostri e con cui scambiare riflessioni su tutti i contenuti originali di ScreenWorld ma anche sulle ultime novità riguardanti cinema, serie, libri, fumetti, giochi e molto altro!