Dicembre è arrivato ed è doveroso cimentarci nel tipico bilancio cinefilo di fine anno. Un bilancio che per Hollywood non è stato proprio eccezionale, visto che tra scioperi e tanti flop al botteghino le cose non sono andate proprio bene. Il 2023 infatti porta con sé una grande lezione per le major: la gente è stanca dei franchise e dei sequel. Il pubblico ha voglia di cose nuove. E i successi clamorosi di Barbie, Oppenheimer e Super Mario sono lì a dimostrarlo. Uniche eccezioni? Il per noi bellissimo Guardiani della Galassia Vol. 3 (perfetto finale della migliore trilogia del MCU) e il clamoroso Spider-Man: Across the Spider-verse che alzato ancora più in alto l’asticella dell’animazione. Un cinecomic per cui due occhi non bastano tanto è pieno di roba da vedere. E allora, siccome sappiamo che è divertente parlare dei fallimenti, ecco a voi i 10 peggiori flop al cinema del 2023 analizzati nel dettaglio. In rigoroso ordine di disastro crescente.
10. Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Doveva essere il grande avvio della Fase 5. Doveva essere il grande film di Kang Il Conquistatore, e invece si è dimostrato un cinecomic piccolo piccolo. Un film senza ambizione e senza una visione. Perfetto per un sabato pomeriggio su Disney Plus. Perché il cinema è un’altra cosa. Emblema della stanchezza nei confronti della Marvel, Quantumania è un film pigro sotto tutti i punti di vista. Pigro nella scrittura e pigro nella messa in scena. Costato 200 milioni di dollari, ne ha incassati 450, ma bisognava arrivare a 600 per renderlo un film profittevole.
Il problema principale? Sicuramente la scellerata scelta di affidare l’avvio della Fase 5 a un personaggio secondario del MCU come Ant-Man, e poi la scarsa qualità del film, che non ha generato un buon passaparola. Infatti dopo la prima settimana di programmazione negli States, gli incassi hanno subito un crollo del 70%.
9. Transformers – Il risveglio
Ed eccoci davanti a un sequel di un prequel-spin-off. Un bel casino che forse non ha aiutato Transformers – Il risveglio. Costato 200 milioni di dollari, il film ne ha incassati poco più di 400. Un bel risultato, direbbe qualcuno. In realtà no. Perché considerando i costi del marketing, il film avrebbe dovuto superato il mezzo miliardo al box office per creare profitto. Non è successo. Cosa è andato storto?
Prima di tutto il fatto che il film sia uscito in un’estate stracolma di blockbuster (non dimentichiamo anche Fast X) e troppo satura di contenuti. Secondo: c’è la sensazione di una saga ormai vecchia e logora, che rimanda a un’estetica da anni Duemila ormai decisamente superata. E poi, diciamolo, la trovata del crossover con G.I Joe sa proprio di mossa della disperazione.
8. Mission:Impossible – Dead Reckoning
Quando gira un film Tom Cruise ci mette sempre anima e corpo, per cui siamo certi che il suo ego notoriamente moderato non l’abbia presa benissimo. Cosa? Il mezzo flop di Mission: Impossible – Dead Reckoning, che non è stato percepito come il grande evento estivo del 2023 e non è stato il grande successo che tutti pensavano al botteghino. Il problema in questo caso non stati solo gli incassi (buoni ma non eccezionali) con i suoi 567 milioni di dollari raccolti, ma i costi (davvero esorbitanti) visto che il budget è arrivato oltre i 300 milioni. Non abbastanza per sorridere.
I problemi? In questo caso due. Il primo: dopo una prima settimana molto buona, il film in America è stato totalmente eclissato dal Barbenheimer, cadendo lentamente nel dimenticatoio. Non dimentichiamo poi che Mission Impossible 7 è stato anche spodestato dalle sale IMAX proprio da Oppenheimer di Nolan. Cinema dove i biglietti con sovrapprezzo danno parecchio ossigeno agli incassi. Il secondo: dividere in due parti il settimo capitolo forse non è stata una grande idea, proprio perché la gente e parecchio stanca dei sequel, e questa scissione molto démodé stile ultimi capitolo di Harry Potter, Twilight e Hunger Games non è stata proprio il massimo.
7. Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri
Bene, questo è un film a cui noi di ScreenWorld abbiamo voluto molto bene, e infatti nella recensione gli abbiamo messo un bel 7 in pagella. Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri era tutto quello che un film di D&D doveva essere, divertente, appassionante, ironico / e soprattutto doveva fare: ovvero darci la sensazione di essere attorno a un tavolo di gioco con amici pronti a lanciarci nell’avventura tra sano cazzeggio e preziosa strategia. Purtroppo non è bastato a rendere il film un grande successo commerciale. Costato 180 milioni di dollari, Dungeons & Dragons ne ha incassati soltanto 200.
Non un flop clamoroso, certo, ma un profitto davvero troppo basso per giustificare una saga e un proseguo dell’avventura. Anche se Chris Pine non ha escluso che possa esserci un sequel. Cosa è andato storto? Forse la fanbase di D&D non è così grande ocme la paramunt si apspettava e l fatto di aver utilizzato un usato sicuro ormai fuori moda. In che senso? Beh, è chiaro che L’onore dei ladri si sia ispirato alla formula dei guardiani della galassia, col party composto da archetipi molto simili al gruppo di Star-Lord (il guascone, la tipa tosta, il tizio che non capisce i giochi parole e così via). Noi comunque tiriamo il D20 sperando in un bel successo critico per la saga.
6. Shazam – La furia degli dei
Ed eccoci nella prima maceria di questo video. Perché sì, Shazam – Furia degli dei non è altro che l’avanzo di un progetto ormai morente. Quel DCEU ormai in procinto di cambiare pelle. Il sequel di Shazam non aveva grandi ambizioni ed è anche un film abbastanza innocuo e divertente nel suo genere, ma il box office è stato spietato.
Costato 125 milioni di dollari, ne ha incassati solo 135. Considerando i costi del marketing, pare che il film abbia creato un buco di 100 milioni nelle casse Warner.
Il perché qui è facile immaginarlo. Per prima cosa Shazam è un personaggio secondario dell’universo DC, senza la popolarità di Batman, Superman o Wonder Womanne questo sequel è parte di un progetto ormai morente. Per cui gli stimoli per andare in sala erano davvero ai minimi storici.
5. La casa dei fantasmi
Finalmente un remake del classico con Eddy Murphy (uscito ormai 20 anni fa). Finalmente un film più fedele a una delle attrazioni più belle di Disneyland: la mitica Haunted Mansion. Atmosfere dark, fantasmi, immaginario da gothic horror. Film perfetto per Halloween, e invece no. Facciamolo uscire a fine agosto. Secondo noi dietro il fallimento de La casa dei fantasmi (costato 150 milioni di dollari ne ha incassati solo 117) ci sono due fattori.
Prima di tutto non è un bel film. Colpa di personaggi piatti che non funzionano, di un tono indeciso tra il comico e l’horror per ragazzi, di battute non riuscite e di una scrittura davvero troppo didascalica che descrive per filo e per segno ogni cosa che sta accadendo sullo schermo. Secondo: la finestra di uscita è stata davvero infelice. Emblematica di una Disney che ha puntato più all’uscita halloweenosa su Disney Plus che al successo del film in sala, sacrificato nel caldo di un’estate totalmente stonata con le atmosfere del film.
4 . The Marvels
Uno dei flop più annunciati e prevedibili di sempre. Perché c’è solo una cosa peggiore dell’odio preventivo: l’indifferenza. E sì, The Marvels è scivolato via nell’indifferenza più totale, rivelandosi il film con meno incassi nella storia del MCU. Costato 250 milioni di dollari, il film ne ha incassati solo 195. Come per Quantumania anche qui la messa in scena è al limite del televisivo, ma i motivi del flop sono anche altri.
Per prima cosa il fatto che la Capitan Marvel di Brie Larson non ha fatto breccia nel cuore dei finale, risultando una degli avengers più antipatiche di sempre agli occhi del pubblico. La Marvel con questo film ha peccato di presunzione. Perché ha dato per scontato che tutti avessero visto le serie Disney Plus dove appaiono le altre due coprotagoniste del film. Cosa che evidentemente non è successa, ritrovandoci così con molte persone che si sono chieste: chi diavolo è questa ragazzina? E il disastro è servito. A cosa? Sicuramente a far rinsavire Kevin Feige.
3. Ruby Gillman – La ragazza con i tentacoli
Eccoci sul podio. Appena saliti facciamo un rapido test: quanti di noi conoscevano l’esistenza di questo film animato? Forse non molti, visto che in Italia è uscito nel silenzio più totale lo scorso luglio. Facile capire come mai il nuovo film animato targato Dreamworks sia stato uno dei peggiori flop del 2023: lo abbiamo visto in pochissimi. Costato 70 milioni, il film ne ha incassati soltanto 40. Ci sforzeremo di non fare la battuta “buco nell’acqua”, ma va detto che una delle ragioni del fallimento è proprio il marketing. Perché l’eco mediatica di questo film è stata davvero nulla.
2. Indiana Jones e il Quadrante del Destino
Meglio noto come Indiana Jones e la badante nel destino, il quinto capitolo dedicato alle fatiche del mitico archeologo ha creato una voragine bella grande nelle casse della Disney, che questo 2023 non lo ricorderà proprio volentieri.
Costato la bellezza di 300 milioni di dollari (anche a causa del ringiovanimento digitale su Harrison Ford), Indiana Jones e il quadrante del destino ne ha incassati soltanto 383, ma considerando i costi di promozione, il film ha causato una perdita di 100 milioni di dollari.
Diciamolo: Indiana Jones 5 non è un brutto, ma è un film incolore, piatto, senza picchi (fatta eccezione per il bel prologo forse). Un film che si trascina stancamente verso la fine proprio come lo stesso Harrison Ford sullo schermo.
Un film girato davvero troppo fuori tempo massimo. Non ha aiutato anche la travagliata lavorazione, piena di cambi e soprattutto l’addio alla regia di Steven Spielberg. Non proprio la migliore delle premesse per un film dove Spielberg è sempre stato fondamentale.
1. The Flash
Ed eccoci qui, all’apice dell’epic fail. Eccoci nel film che nemmeno l’amato e iconico batman di michael Keaton è riuscito a salvare da un clamoroso fallimento. La mossa della disperazione del regista Muschietti era già uno spoiler del disastro. Ve la ricordate? The Flash stava per uscire e lui si gioca il jolly Nicolas Cage nei panni del Superman mai nato diretto da Tim Burton. Ma nulla è servito a salvare The Flash da un cocente flop. Costato oltre 200 milioni di dollari, ne ha incassati soltanto 270. Ma aggiungendo i pesanti costi del marketing anche qui si crea una falla da oltre 100 milioni di dollari nelle casse della Warner.
Il film (che a noi non è dispiaciuto affatto, lo rivendichiamo) è stato un flop commerciale per più motivi. Per il clima di sfiducia attorno a un progetto che ha avuto un gestazione difficile, a cui i problemi legali di Ezra Miller hanno soltanto dato il colpo di grazia. Un film che sarebbe dovuto uscire nel 2019 che esce nel 2023 risulta per forza in ritardo rispetto alla concorrenza, visto che the flash parla di multiversi 2 anni dopo il clamoroso successo di Spider-Man: No Way Home. Tutte cose che lo hanno portato il fulmine a schiantarsi.
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