Ghostbusters – Acchiappafantasmi, uscito nel 1984 è una delle commedie anni ’80 più amate, in grado di regalare qualche spavento e tantissime risate. Scritta da Dan Aykroyd e Harold Ramis, il film è il risultato di idee geniali, una vera passione per il soprannaturale e un talento indiscusso nel genere comico. La storia dei quattro acchiappafantasmi interpretati da Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis e Ernie Hudson ha dato vita ad un universo di serie televisive, giochi, libri e naturalmente altri film, di cui l’ultimo uscito nelle sale, Ghostbusters: Legacy. Ripercorriamo la storia di questo film di culto attraverso 15 curiosità su Ghostbusters – Acchiappafantasmi, tra effetti speciali, tanta improvvisazione, una canzone celebre e… fantasmi!
1. Le origini della canzone di Ghostbusters
In un’intervista a Mix Magazine Online il cantante Ray Parker Jr. ha spiegato le origini della canzone Ghostbusters (inserita nella colonna sonora del film e diventata celebre). Parker jr. era stato incaricato di scrivere il brano, ma l’ispirazione gli arrivò dopo due giorni di tentativi, di notte, dopo aver visto lo spot di una compagnia di spurghi che gli ricordava una scena del film. La pubblicità vista in TV lo aiutò a creare il celebre ritornello “Who ya gonna call?” (Chi chiamerai?)
All’epoca Parker jr. aveva 28 anni ed era fidanzato con una ragazza di 17. Il cantante le chiese di aiutarlo a rimediare velocemente le voci del coro che gridano “Ghostbusters!” e lei coinvolse i suoi compagni di scuola, che furono felicissimi di partecipare.
2. Il videoclip di Ghostbusters, tra apparizioni celebri e… soprannaturali
Il videoclip del brano Ghostbusters è ambientato in una strana casa infestata, con elementi al neon che ricordano il film TRON (uscito due anni prima). Ray Parker jr. è affiancato da una ragazza (Cindy Harrell) spaventata da questi strani fenomeni e da gente che appare e scompare in salotto.
Nel video vediamo anche alcune scene del film e soprattutto le apparizioni di tantissime star, tra cui alcune che avevano rinunciato ad un ruolo nella commedia di Ivan Reitman. Tra i tanti ricordiamo Chevy Chase, Irene Cara, John Candy, Melissa Gilbert, Danny DeVito, Peter Falk e Teri Garr. In alcune sequenze del video gli acchiappafantasmi ballano con Parker jr. a Times Square.
3. Gli attori che rinunciarono a Ghostbusters, da Robin Williams a Eddie Murphy
Gli attori famosissimi che per diversi motivi rinunciarono ad un ruolo da protagonista in Ghostbusters furono tanti. Eddie Murphy era stato scritturato per il ruolo di Winston Zeddemore, poi andato a Ernie Hudson.
Robin Williams, Tom Hanks, Steve Guttenberg e Michael Keaton rifiutarono la parte del dottor Peter Venkman, poi andata a Bill Murray. Anche a Chevy Chase fu proposto lo stesso ruolo e in seguitò rivelò che in origine la sceneggiatura del film presentava una storia molto più cupa e spaventosa.
John Candy rinunciò al ruolo di Louis Tully (poi andato a Rick Moranis) per divergenze creative. Stando a quanto rivelato da Ivan Reitman, Candy voleva che il suo personaggio parlasse con accento tedesco e avesse due cani schnauzer. L’idea dell’accento fu bocciata e così anche quella dei cani, anche perché c’erano già i due cani infernali ad avere il loro spazio nel film e aggiungere altri animali sarebbe stato troppo.
In ogni caso tutti questi attori hanno avuto una prestigiosa carriera o interpretato film di culto. Moranis si è ritirato dalla recitazione negli anni ’90, mentre John Candy è morto prematuramente dieci anni dopo l’uscita del film.
4. Il vero numero di telefono dei Ghostbusters e il messaggio registrato
Poco dopo l’uscita del film, per catturare l’interesse del pubblico, fu rilasciato un trailer che di fatto riprendeva lo spot pubblicitario utilizzato dagli acchiappafantasmi nel film, con la differenza che il numero 555 fu sostituito con un numero 1-800, che era un numero vero, telefonicamente raggiungibile. Chi chiamava poteva ascoltare un messaggio registrato di Bill Murray e Dan Aykroyd che spiegavano di essere molto occupati con un incarico e di non poter rispondere. Come spiegavano i due attori, si trattava di un caso di infestazione nei camerini delle ballerine dello show La femme Paris, in un teatro di Times Square. Nel giro di una settimana a quel numero arrivarono ben 1000 chiamate all’ora, per 24 ore.
5. Stay Puft: un marshmallow costoso
Gli ingombranti costumi per l’uomo di marshmallow Stay-Puft costavano circa 20mila dollari ciascuno. Ne furono realizzati tre e furono distrutti durante le riprese. I marshmallow Stay Puft in realtà non esistono: sono un prodotto fittizio, inventato apposta per il film. Con il marchio Stay Puft però sono stati realizzati innumerevoli gadget a tema acchiappafantasmi.
6. Due location per la caserma dei pompieri
Per il film furono utilizzate due caserme dei pompieri, situate in due città diverse. Quella delle riprese esterne si trova a New York, mentre quella utilizzata per le riprese in interno è a Los Angeles. La più famosa è la Hook & Ladder Company 8 che si trova al 14 di North More Street, a Manhattan. Costruita nel 1903, attualmente è ancora in servizio. Nel 2011 ha rischiato la chiusura, ma fu “salvata” grazie all’interessamento del sindaco Bill de Blasio e di Steve Buscemi (che negli anni ’80 ha lavorato come vigile del fuoco).
7. Chi disegnò il logo di Ghostbusters?
Il celebre logo di Ghostbusters fu disegnato da Michael Gross (1945 – 2015), produttore esecutivo dei primi due film che era anche illustratore e grafico. Gross, che negli anni ’90 ha vissuto anche in Italia, è stato anche anche direttore creativo della rivista National Lampoon e titolare di uno studio di grafica e advertising.
Per quanto riguarda il logo con il simbolo del “divieto” in rosso e il fantasma bianco, Gross ci ha tenuto a specificare che non fu ideato da lui, ma solo disegnato. L’idea del logo infatti si deve a Dan Aykroyd che lo aveva immaginato e descritto nella sceneggiatura del film.
Lo stesso Aykroyd, con Ivan Reitman, diede un nome al fantasma del logo e lo chiamò Mooglie, anche se non si trattava di un nome ufficiale, ma di un nomignolo che utilizzavano tra di loro.
Gross spiegò anche che inizialmente che la scritta Ghostbusters era stata collocata sulla barra trasversale che divide il cerchio, poi fu eliminata per un problema di leggibilità.
8. Il bisnonno di Dan Aykroyd, un appassionato di paranormale che ispirò Ghostbusters
Dan Aykroyd ha spiegato in più occasioni che l’ispirazione principale per la storia di Ghostbusters arrivò dal suo interesse per il paranormale, condiviso dai membri della sua famiglia.
“Il mio bisnonno Sam Aykroyd era un dentista di Kingston, Ontario e faceva parte di una comunità spirituale che riteneva possibile comunicare con l’aldilà.” Il vecchio Sam, stando ai racconti della mamma dell’attore, organizzava grandi sedute spiritiche nella fattoria di famiglia, negli anni ’20. A queste sedute, aggiunge Aykroyd, partecipava anche un medium, Walter Ashturst, un meccanico che aveva scoperto di poter comunicare con gli spiriti.
“Ho scritto Ghostbusters ispirandomi ai diari del mio bisnonno che avevamo a casa e seguendo il concept della commedia alla Gianni e Pinotto” – ha spiegato l’attore. I suddetti diari scritti da Sam Aykroyd sono stati pubblicati in un libro che si intitola History of Ghosts, curato da suo figlio Peter, il padre di Dan.
9. Il fantasma di John Belushi
Dopo il successo di The Blues Brothers Dan Aykroyd aveva scritto Ghostbuster – Acchiappafantasmi con l’intenzione di coinvolgere John Belushi, che avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Venkman. Belushi però morì di overdose nel 1982, due anni prima dell’uscita del film e il suo ruolo fu riassegnato a Murray. Il legame tra i due attori tuttavia si rivelò più forte della morte: sul set di Ghostbusters Aykroyd si riferiva a Slimer come “il fantasma di John Belushi” e in un’intervista sostenne di essere riuscito davvero a comunicare con lui durante una seduta medianica. In quell’occasione lo spirito della star di Animal House avrebbe detto al collega cose personali che poi furono confermate da suo fratello Jim.
10. Slimer, tra incubi, visioni… e cocaina
Le curiosità su Ghostbusters – Acchiappafantasmi più bizzarre, riguardano proprio Slimer, il fantasmino verde, che sul set veniva chiamato anche Onionhead, testa di cipolla (per via del suo odore pungente, descritto nel copione). Non era stato concepito per spaventare il pubblico, ma si rivelò un vero incubo per Steve Johnson, designer degli effetti speciali. “È stata l’esperienza più orrenda che mi sia capitata lavorando con art director, registi e produttori. Agli inizi volevano qualcosa che fosse “un sorriso con le braccia”, e si rivelò un fottuto incubo. Mi dicevano “Dagli un 13 per cento in più di pathos, fagli le orecchie, togli le orecchie, meno pathos, più pathos, fagli il naso più grande, no, adesso il naso è troppo grande, faglielo più piccolo. Fallo più cartoonesco, no anzi, fallo meno cartoonesco. Stavo quasi per tagliarmi la testa con le mie mani, durante quella fase!”
Johnson ha raccontato che in preda alla frustrazione, tornò a fare ulteriori modifiche sullo Slimer “evocando” letteralmente il fantasma di Belushi. “Presi una pila di foto di John Belushi e la usai per tirare un grammo di cocaina. Quella notte arrivai a tirarne tre grammi e in piena paranoia da cocaina, iniziai a pensare che il fantasma di Belushi fosse venuto a trovarmi per darmi una mano.” L’esperto di effetti speciali racconta che Belushi lo aiutò, mettendosi in posa per lui e poi scomparve con poche, sagge parole: “Stai attento a quella merda, Steve. Ti ucciderà.“. È lecito avere dei dubbi che sia andata esattamente così, ma… come dice Fox Mulder, we want to believe.
11. Chi è Francine?
In una scena di Ghostbusters, quella nella biblioteca, Bill Murray prende per un orecchio Dan Aykroyd e gli dice “Vieni qui, mammola!“. In lingua originale la frase è “Come here Francine!” e Murray si riferiva scherzosamente ad una cara amica di Aykroyd, Fran Drescher, che il pubblico oggi conosce come La Tata del celebre telefilm e il cui vero nome è appunto, Francine. Aykroyd e Drescher tuttora sono molto amici e lui è apparso anche in una puntata de La Tata.
12. La villa di Dan Aykroyd, infestata dal fantasma di Mama Cassidy
Dan Aykroyd avrebbe trovato un’altra grande fonte di ispirazione tra le mura domestiche. L’attore e sua moglie Donna Dixon vivevano in una villa situata a Woodrow Wilson Drive, a Los Angeles, ma a quanto pare avevano anche una coinquilina illustre, anche se invisibile: il fantasma di Mama Cassidy (1943 – 1974), cantante delle The Mamas & the Papas morta a soli 32 anni.
Nella villa di 450 metri quadri, dotata di cinque camere da letto e cinque bagni, Aykroyd avrebbe assistito a strani fenomeni che attribuisce alla presenza della ex abitante della casa. In diverse interviste Aykroyd ha raccontato che una sera, mentre era a letto, avvertì chiaramente il “peso” di una presenza invisibile che si coricava insieme a lui.
Nella stessa casa hanno soggiornato Ringo Starr e Robbie Williams. L’ex Take That affittò la villa per alcuni mesi e confermò di essere stato testimone di eventi inspiegabili. Williams, terrorizzato, affrontò il fantasma e gli chiese di “rispettare i suoi spazi“.
13. La Ecto-1, un’autoambulanza modificata
La Ecto-1, ovvero la macchina utilizzata dagli acchiappafantasmi è di fatto una Cadillac Ambulance Miller-Meteor del 1959. Questa vettura era prodotta dalla casa automobilistica Miller-Meteor, che aveva la licenza per modificare le auto come ambulanza, carro funebre e limousine. L’auto fu rielaborata e modificata per il film da Stephen Dane sulle basi di un’idea di Dan Aykroyd. Il “progetto” dell’attore però, era molto più complesso di quel che vediamo sullo schermo e infatti fu semplificato e ridimensionato per il film.
14. Bill Murray, l’improvvisazione al potere
Bill Murray ha raccontato che lui e i suoi colleghi non provavano le scene prima di girarle. “Le prove sono da sfigati, a noi piace darci dentro quando siamo sul set” ha dichiarato in un’intervista del 2021. Nella stessa occasione l’attore ha aggiunto inoltre che improvvisò molte battute e dialoghi, soprattutto laddove erano presenti molti effetti speciali.
15. Ron Jeremy, il cameo della star a luci rosse nel film
Ron Jeremy, il celebre porno attore, fa una breve apparizione in Ghostbusters – acchiappafantasmi. Potete vederlo nella scena fuori dalla caserma dei pompieri, dopo l’esplosione dell’unità di contenimento. Jeremy è al lato dello schermo, e osserva la scena insieme ad altri curiosi.