All’alba del quinto giorno, guardando a Est, abbiamo visto Peter Jackson compiere una grande impresa: guidare il suo esercito di artisti e aprire un varco laddove prima c’erano solo pregiudizi e dubbi, rendendo il fantasy un genere degno e credibile anche sul grande schermo. Prima considerato solo robetta per ragazzini affascinati da fiabe di serie B, il fantasy è salito nell’Olimpo cinematografico grazie a Il Signore degli Anelli, con Frodo e Compagnia capaci di sdoganare storie prima di allora svilite del loro valore da occhi troppo miopi.
Dopo quelle epiche gesta firmate Jackson (ed Harry Potter ovviamente), il fantasy ha preferito distruggere preconcetti in tv, dove Game of Thrones ha imposto un nuovo canone e una nuova percezione al genere. E allora sotto con una marea di show fantasy, che tra alti e bassi, ci hanno portato in tantissimi altri mondi fantastici. Al cinema, però, nemmeno Jackson è riuscito a replicare la stessa magia de Il Signore degli Anelli, visto che Lo Hobbit ha lasciato in bocca sapori agrodolci. Lo stesso vale per altre saghe nate male (Warcraft), distrutte lungo la strada (Animali Fantastici) o finite presto nel dimenticatoio (Narnia). Eppure il genere avrebbe ancora tanto da dire e da dare là dove grandi regni e splendide creature meriterebbero il giusto spazio: sul grande schermo. E allora ecco 5 film fantasy che vorremmo vedere subito.
1. Taron e la pentola magica in live action
C’è un dubbio che ci ossessiona: perché la Disney si ostina a girare live action su film già amatissimi senza dare una seconda chance ai suoi film animati più sfigati? Ovviamente la risposta è semplice: tanta voglia di “vincere facile” e poca voglia di rischiare. Eppure da queste parti crediamo che ci siamo dei Classici Disney passati in sordina che potrebbero tornare a nuova vita proprio grazie a un remake in live action.
Tra questi c’è il maledetto Taron e la Pentola Magica, il film classe 1985 che nel pieno del Medioevo Disney rischiò di far fallire lo studio animato col suo clamoroso flop. Disconosciuto da Mamma Disney e seppellito con vergogna nel cassetto dai fallimenti, Taron proponeva un fantasy oscuro e dark che in live action avrebbe finalmente libero sfogo. Il suo immaginario oscuro fatto di maledizioni, goblin deformi e castelli fatiscenti meriterebbe davvero di rivivere al cinema. Senza dimenticare un villain affascinante come Cornelius il cui character design inquietante riempirebbe lo schermo. Apriamo una petizione per questo film, per favore.
2. Le origini di Aragorn
Sì ai mezzuomini, no alle mezze misure. Poche cose sono state amate e odiate come Gli Anelli del Potere, una serie tv controversa che però ha ricordato a tutti una cosa importante: le Appendici de Il Signore degli Anelli sono una miniera d’oro (anzi di mithril), piena di storie da raccontare. Tra queste noi abbiamo un debole per le gesta dei Raminghi del Nord. Ovvero il popolo dei Dunedain da cui discende il prode Aragorn. Gente nomade con usi e costumi tutti suoi, molto affascinanti da approfondire per raccontare la Terra di Mezzo da un altro punto di vista.
Sul tema nel 2009 venne girato l’ottimo Born of Hope, un fan movie dedicato alla figura di Arathorn, il padre del nostro Grampasso. Una storia che meriterebbe una produzione ad alto budget, per raccontare un popolo e allo stesso tempo dare vita a una specie di “Aragorn begins” esplorando il retaggio familiare del nostro amato ramingo
3. Aldobrando
Chi lo ha detto che il fantasy non può parlare italiano? E perché mai dobbiamo associarlo sempre a grandi imprese di eroi o compagnie? È quello che si è chiesto il fumettista Gipi lavorando ad Aldobrando, fumetto anti-eroico e anti-epico, tutto dedicato alla storia di un gracile ragazzino chiamato a sopravvivere in un mondo ostile.
Ambientato nello stesso mondo lercio, sporco e disperato del gioco da tavolo Bruti, Aldobrando è un low fantasy davvero ispirato, con un’ambientazione quasi rurale, che potrebbe benissimo essere girato e ambientato in Italia. Una specie di nuova Armata Brancaleone travestita da romanzo di formazione in cui raccontare una storia piccola, intima e tratti anche toccante.
4. Dragonero Senzanima
Mercenari sporchi, spietati e cattivi pronti a tutto pur di guadagnarsi la paga. Una specie di Suicide Squad in salsa fantasy. Lo potremmo definire così Senzanima, riuscitissimo spin-off della serie a fumetti Dragonero, ideata da Luca Enoch e Stefano Vietti nel lontano 2007. Se negli albi da edicola la testata Bonelli stupisce col suo spirito avventuroso e il suo word building dettagliato (e al limite del maniacale) in questi albi da libreria Senzanima punta tutto su un fantasy molto dark, violento e sessualmente spinto.
Per noi ci sarebbe materiale per una serie tv ma anche per una bella trilogia cinematografica dal taglio molto bellico, fatta di assedi, duelli troll e vampiri. Insomma un film sporco di sangue e fango dal taglio adulto, come ogni compagnia di ventura medievale meriterebbe.
5. Una trilogia su Drizzt
Lo sapete, noi abbiamo amato Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri. Un film che ha finalmente rilanciato il franchsie sul grande schermo dopo l’obbrobrio del 2000. Come ci è riuscito? Creando il giusto mix tra epica e divertimento, facendoci davvero sentire come attorno a un tavolo assieme a un dungeons master. Però, tutti gli amanti della mitologia di D&D sanno che nell’Underdark è nato un personaggio troppo profondo, dannato e carismatico da tenere nascosto. Sì, stiamo parlando proprio di lui: Drizzt Do Urden, l’affascinante drow ranger immaginato dalla penna di R.A. Salvatore nei romanzi e apparso nella saga videoludica di Baldur’s Gate.
Drizzt è un elfo oscuro anomalo, rinnegato dal suo popolo per il suo innaturale animo votato al bene. Le sue eroiche gesta in superficie, dove è spesso visto di malocchio in quanto drow, lo dipingono come un vagabondo maledetto ma coraggioso. Non a caso diventato uno dei personaggi più amati e iconici della lore di Dungeons & Dragons. Una saga cinematografica su un personaggio così ricco di sfumature a livello drammaturgico sarebbe oro colato per ogni fan di DnD. Consigli per il casting? Noi votiamo Benedict Cumberbatch, che non a caso ha prestato la voce narrante a un corto animato dedicato proprio al nostro amato drow di quartiere.
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