Questa mattina lo scrittore Paolo Nori, attraverso una diretta su Instagram, ha denunciato che l’Università Bicocca di Milano ha sospeso un suo corso su Fëdor Dostoevskij. “Caro professore, stamattina il pro-rettore alla didattica mi ha comunicato la decisione presa con la rettrice dì rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è quello dì evitare ogni forma dì polemica soprattutto interna in quanto momento dì forte tensione”, questa è la comunicazione arrivata allo scrittore da parte dell’ateneo meneghino.
Paolo Neri è l’autore di “Sanguina ancora”, una storia romanzata sull‘incredibile vita di Fëdor Dostoevskij’, lo scrittore avrebbe dovuto tenere un ciclo di lezioni sullo scrittore russo dal titolo “La grande Russia portatile. Viaggio sentimentale nel paese degli zar, dei soviet, dei nuovi ricchi e nella più bella letteratura del mondo”. Nella diretta Instagram, Neri, visibilmente commosso, ha detto tra l’altro “Non solo essere un russo vivente è una colpa, oggi in Italia, ma anche essere un russo morto. Un russo che quando era vivo, nel 1849, è stato condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita”.
Lo scrittore, che ha ricevuto la solidarietà immediata di chi partecipava alla diretta, ha aggiunto: “Quello che sta succedendo in Ucraina è una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma quello che sta succedendo in Italia oggi, queste cose sono ridicole: un’università italiana che proibisce un corso è incredibile. Anzi, in questi giorni bisognerebbe parlare di più di Dostoevskij”.
Il clamore mediatico suscitato dal caso ha costretto l’Università Bicocca di Milano a fare marcia indietro, in una nota l’ateneo ha scritto, tra l’altro: “il corso su Dostoevskij di Paolo Nori si terrà nei giorni stabiliti e tratterà i contenuti già concordati con lo scrittore. Inoltre, la rettrice dell’Ateneo incontrerà Paolo Nori la prossima settimana per un momento di riflessione”.