Una grave accusa scuote il set della saga western Horizon, diretta e interpretata da Kevin Costner. La stuntwoman Devyn LaBella ha intentato una causa contro Costner, sostenendo di essere stata costretta a girare una scena di stupro non prevista e particolarmente violenta, senza alcun preavviso, preparazione o consenso formale. L’episodio, avvenuto il 2 maggio 2023 in Utah, si sarebbe svolto in violazione delle normative contrattuali previste dal sindacato SAG-AFTRA e senza le necessarie misure di sicurezza, tra cui la presenza di un coordinatore dell’intimità.
Come specificato da Variety, LaBella era la controfigura dell’attrice Ella Hunt, interprete di Juliette nella serie Horizon. Il giorno precedente era stata girata una scena di stupro, questa volta regolarmente scritta, provata e supervisionata da un team specializzato. Tuttavia, secondo la denuncia, il giorno seguente Costner avrebbe improvvisato una nuova scena, chiedendo alla stuntwoman di interpretarla senza alcun preavviso. La protagonista, Ella Hunt, aveva rifiutato la scena e abbandonato il set, ma LaBella, ignara di ciò, fu chiamata per sostituirla.

Nella denuncia, LaBella afferma che le fu chiesto di stendersi su un carro mentre un attore maschile, sotto indicazioni registiche di Costner, simulava uno stupro con azioni fisiche violente, come immobilizzarla e sollevare bruscamente la gonna. Tutto ciò sarebbe avvenuto senza una chiusura del set. L’intera troupe avrebbe potuto assistere alla scena tramite monitor, contrariamente alle normative che impongono riservatezza per sequenze intime o sensibili.
Il contratto SAG-AFTRA impone un preavviso di almeno 48 ore per scene che coinvolgano nudità o sesso simulato, nonché il consenso esplicito dell’interprete. LaBella sostiene di non aver ricevuto né preavviso né spiegazioni dettagliate e di aver accettato inizialmente la scena solo perché le era stato detto che si trattava di un normale lavoro da stunt. Dopo l’accaduto, ha dichiarato di aver provato shock, umiliazione e disagio, al punto da iniziare un percorso terapeutico a giugno 2023. L’accusa, definita dall’avvocata Kate McFarlane come un esempio di “produzione cinematografica maschilista e sessista”, comprende molestie sessuali, ambiente lavorativo ostile e violazione contrattuale. Secondo l’altro avvocato, James Vagnini, il caso riflette un fallimento sistemico nell’affrontare l’impatto psicologico di scene violente e nell’applicare standard adeguati di sicurezza.

La risposta di Kevin Costner, tramite il suo avvocato Marty Singer, è stata netta, negando ogni accusa e afferma che la scena fu spiegata chiaramente a LaBella, la quale avrebbe anche dato il “pollice in su” al coordinatore degli stunt come segno di approvazione. Singer ha inoltre presentato un messaggio di ringraziamento che LaBella avrebbe inviato al coordinatore dopo le riprese in cui esprimeva gratitudine e soddisfazione per il lavoro svolto. La difesa sottolinea che LaBella ha collaborato in passato con lo stesso legale per altri casi simili, definendo la causa una “tentata estorsione”. La controparte ribatte che LaBella ha dovuto mantenere un atteggiamento professionale fino alla fine delle riprese per non compromettere ulteriormente la propria carriera. Il clima sul set sarebbe stato tanto pesante che alcuni membri della troupe le avrebbero chiesto scusa per l’accaduto. Dopo l’episodio, LaBella non è stata richiamata per Horizon 3, interrompendo una collaborazione lavorativa che fino ad allora era stata continuativa.
Il caso solleva interrogativi importanti sul rispetto delle regole nel cinema, sul ruolo dei coordinatori dell’intimità e sulla protezione degli interpreti, anche quando si tratta di controfigure. Mentre Costner e i suoi legali cercano di smontare l’accusa, dopo un’altra causa cui sono stati messi in luce, la denuncia di LaBella mette sotto i riflettori un sistema ancora troppo spesso impreparato a garantire sicurezza e dignità nei momenti più delicati della produzione cinematografica. Una cosa è certa, dopo il flop e i soldi non versati adeguatamente, questo nuovo episodio potrebbe significare la fine definitiva per la saga western.