Se pensiamo alla storia della cinematografia del terrore, una delle delle decadi più prolifiche è senza dubbio quella degli anni Settanta. È proprio in quegli anni che vedono la luce alcuni dei capolavori indiscussi del genere, che hanno fatto scuola e hanno segnato il lavoro dei cineasti horror che sono venuti in seguito, fino ai giorni nostri. Abbiamo deciso quindi di riunire i migliori film horror anni ’70, gli imperdibili che ogni amante dei brividi su schermo non può lasciarsi sfuggire, da L’Esorcista a Amityville passando per cult come Non aprite quella porta e Suspiria del regista nostrano Dario Argento.
1. L’esorcista (1973)
Apriamo questa lista con quello che consideriamo il miglior film horror degli anni ’70, un film che ancora oggi è considerato tra i più spaventosi della storia del cinema: L’esorcista, diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty (che fu sceneggiatore del film).
La storia ruota attorno alla giovane Regan (Linda Blair), figlia di una famosa attrice, Chris MacNeil (Ellen Burstyn). La donna, sempre occupatissima sul set, si accorge di un progressivo cambiamento della figlia: da solare e vivace diventa ombrosa, scurrile e violenta. Inoltre, nella loro casa di Washington (dove si sono trasferite perché Chris sta girando un film in città) cominciano ad accadere cose sempre più strane – rumori misteriosi in soffitta, mobili che si muovono da soli… -, tutte concentrate attorno alla piccola Regan. Chris si rivolge ai migliori esperti in circolazione per cercare di comprendere che cosa sta accadendo a sua figlia, ma quando ogni ipotesi viene scartata sono gli stessi medici a suggerirle una strada alternativa decisamente poco ortodossa: un esorcismo. Disperata ed esausta, Chris contatterà il giovane prete gesuita Damien Karras che, inizialmente scettico, deciderà di incontrare Regan. Quello che lo aspetta nella stanza in cui la bambina è rinchiusa va al di là dell’incubo più terrificante, e lo mette per la prima volta a contatto con una forze oscure e malvagie. L’esorcismo viene organizzato e, per aiutare con la sua esperienza padre Karras, ci sarà Lankester Merrin, un sacerdote cattolico che ha già incontrato, in passato, l’entità che perseguita Regan.
2. Halloween – La notte delle streghe (1978)
Tra i film più significativi che hanno visto la luce negli anni Settanta c’è Halloween – La notte delle streghe, titolo che ha dato il via ad un fortunatissimo franchise che non accenna ancora oggi a trovare una definitiva conclusione, siamo infatti ancora in attesa di Halloween Ends, terzo capitolo della trilogia sequel diretta da David Gordon Green.
Ci troviamo ad Haddonfield, cittadina natia di Michael Myers, psicopatico che quando aveva solo sei anni ha barbaramente ucciso la sorella maggiore. Molti anni dopo, diventato adulto, Michael fuggirà dall’ospedale psichiatrico in cui è stato rinchiuso e farà ritorno ad Haddonfield, dove indirizzerà la sua furia omicida su un gruppo di adolescenti. Tra loro c’è Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), che per prima si accorgerà dell’inquietante presenza di Michael e che, in una delle notti più spaventose della sua vita (Laurie è protagonista anche di altri film, quindi vi assicuriamo che ce ne saranno molte altre) farà di tutto per sfuggire alle incursioni del killer.
Laurie Strode è forse la rappresentante più iconica di quella categoria di personaggi che verranno poi definiti Final Girl, ossia le protagoniste degli horror – in particolare degli slasher movie – che riescono, grazie ad un mix di innocenza ed arguzia, a sopravvivere al killer di turno. A Laurie Strode e alle altre Final Girl della storia del cinema horror abbiamo anche dedicato un approfondimento, incentrato in particolare su come sia cambiato questo tipo di personaggio nel corso del tempo.
3. Suspiria (1977)
Proseguiamo questa lista dei migliori film horror degli anni Settanta con un altro capolavoro capace di segnare la storia del cinema di questo genere: Suspiria, di Dario Argento. Come protagonista troviamo ancora una volta una giovane donna bellissima ed innocente: Susy Benner (Jessica Harper) è un’aspirante ballerina che si trasferisce nella prestigiosa accademia di Friburgo, dove spera di acquisire le conoscenze necessarie per sfondare nel mondo della danza. Le cose, all’accademia, non andranno però come lei aveva sperato: nell’antichissimo edificio si annidano forze sovrannaturali ed oscure che prendono di mira lei e le sue compagne di corso.
Suspiria, insieme a Inferno e a La terza madre, fa parte della cosiddetta trilogia delle tre madri di Dario Argento, ed è considerato (insieme a Profondo rosso, che troverete più avanti in questo articolo) uno dei titoli più significativi della filmografia del cineasta italiano. A colpire particolarmente del film è la sua adrenalinica conclusione, in cui si tirano le fila dei misteri presentati allo spettatore nel corso della visione. Se avete visto il film e se cercate una spiegazione del finale di Suspiria, abbiamo dedicato un articolo ai dettagli più curiosi nascosti nella pellicola.
4. Non aprite quella porta (1974)
Non aprite quella porta è uno di quegli horror che non possono che restare impressi una volta terminata la visione, in particolare per l’iconico villain che introduce per la prima volta sullo schermo, il serial killer Leatherface (Faccia di Cuio).
Diretto da Tobe Hooper, Non aprite quella porta segue un gruppo di studenti del college che finiscono nelle grinfie, durante un viaggio in un angolo sperduto del Texas, di una famiglia di psicopatici mangiatori di carne umana.
Al primo film del 1974 hanno fatto seguito diversi sequel e prequel, tra cui uno particolarmente recente targato Netflix, che non ha riscosso però particolare successo.
5. Il presagio (1976)
Un altro classico della cinematografia horror (a cui hanno avuto seguito sequel e remake) è Il presagio, diretto da Richard Donner. La storia si apre con un evento tragico: il diplomatico statunitense Robert Thorn (Gregory Peck), in servizio a Roma, scopre che il bambino che la moglie stava aspettando è nato morto. Per risparmiare alla donna il dolore, Robert accetta l’offerta di alcuni prelati che gestiscono l’ospedale: sostituire il bambino con un orfano nato lo stesso giorno. Robert accetta all’insaputa della moglie e i due chiamano il neonato Damien. Passano gli anni e l’uomo viene trasferito a Londra, dove continua la sua brillante carriera. Il bambino, però, nasconde una natura oscura, che verrà pian piano alla luce attraverso una serie di tragici eventi, dalla morte della sua bambinaia ad un incidente che coinvolge sua madre. La vera identità di Damien verrà presto scoperta, e suo padre sarà costretto a prendere delle decisioni che cambieranno radicalmente la sua vita.
6. Alien (1979)
Proseguiamo il nostro viaggio tra i migliori horror degli anni Settanta con un film che coniuga, oltre all’orrore, anche thriller e fantascienza, per un mix davvero da brivido. Il cult diretto da Ridley Scott prende il via all’interno della nave da trasporto Nostromo, nel 2122. L’equipaggio viene improvvisamente svegliato dall’ipersonno in cui si trova (che è necessario per i viaggi spaziali a lunga distanza) da un segnale d’aiuto proveniente da un pianeta sconosciuto.
Il gruppo deciderà, anche se con riluttanza, di sbarcare: quello che non si aspettano, però, è di trovare sul pianeta un’enorme struttura aliena. Al suo interno trovano centinaia e centinaia di uova di una specie mai vista prima, che si schiudono al primo contatto umano. Da una di esse fuoriesce una creatura simile ad un ragno che si attacca al volto di uno dei malcapitati che si era avvicinato, Kane (John Hurt), il vicecapitano.
Contro la volontà del terzo ufficiale Ripley (Sigourney Weaver) e ignorando le procedure di contenimento e di quarantena, Kane viene riportato sul Nostromo. L’alieno si stacca dopo poche ore dal volto della sua vittima, che sembra riprendersi, ma presto dal suo ventre – in uno dei momenti più angoscianti e impressionanti della storia del cinema – fuoriesce una nuova creatura, uccidendolo sul colpo. Da questo momento l’incubo ha inizio: l’equipaggio è prigioniero nella nave insieme all’Alien, guidato da un istinto omicida e da capacità fisiche senza pari, ed i suoi membri vengono ad uno ad uno braccati senza scampo.
7. Zombi (1978)
Diretto da George A. Romero, Zombi è il secondo capitolo della serie sui morti viventi del cineasta statunitense. Il film prende il via subito dopo lo scoppio di una devastante epidemia zombie: la società è al collasso, le grandi città stanno cadendo e nelle campagne i sopravvissuti sono occupati in una strenua resistenza.
Al centro della storia un gruppo di superstiti che trova rifugio in un centro commerciale: una di loro, Jane (Gaylen Ross), scopre però di essere incinta e le cose si fanno di conseguenza più complicate. Nel supermercato una vita relativamente tranquilla sembra possibile, ma a voler entrare non sono solo le orde di non morti affamati: una notte una banda di motociclisti fa irruzione, mettendo in pericolo mortale i protagonisti.
Nel cast, oltre a Ross, troviamo anche Ken Foree, Scott H. Reiniger e David Emge.
8. Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)
Carrie – Lo sguardo di Satana è la prima trasposizione cinematografica in assoluto da un opera del Re del Brivido statunitense, Stephen King. Diretto da Brian De Palma, il film racconta la vita sfortunata di un’adolescente: cresciuta da una madre estremamente religiosa (Piper Laurie) e vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola. Ma Carrie (Sissy Spacek) non è come le altre, la giovane è infatti dotata di incredibili poteri psichici, che fatica a controllare. Per quanto la ragazza sia caratterizzata da un animo essenzialmente gentile, la rabbia accumulata durante anni di soprusi arriverà presto ad un punto di non ritorno: durante il ballo di fine anno qualcosa dentro di lei esploderà, sfogandosi in una furia omicida senza pari.
Carrie – Lo sguardo di Satana resta uno degli adattamenti più fortunati tra quelli delle opere di King, scrittore che detiene un record per numero di trasposizioni dai suoi romanzi e racconti. Ai film ispirati alle sue opere (in ordine dal peggiore al migliore) abbiamo dedicato un approfondimento apposito, in cui abbiamo parlato anche del cult di Brian De Palma. Dove si è posizionato secondo voi?
9. Black Christmas (1974)
Vero classico del cinema slasher – di cui è un esponente di spicco insieme ad Halloween – La notte delle streghe e a Non aprite quella porta -, Black Christmas è diretto da Bob Clark e interpretato da una giovane Olivia Hussey.
Il film prende il via in una casa abitata da studentesse universitarie, durante le festività natalizie. Una notte – dopo che una di loro risponde ad un’inquietante telefonata – le ragazze verranno sconvolte dall’arrivo in casa di un misterioso killer. Un film inquietante capace di costruire e mantenere la tensione con maestria, catturando lo spettatore.
Di Black Christmas sono stati realizzati ben due remake, uno uscito nel 2006 e l’altro, più recente ma meno conosciuto, nel 2019.
10. L’inquilino del terzo piano (1976)
Tratto dal romanzo “Le Locataire Chimérique” del 1964 di Roland Topor, L’inquilino del terzo piano è un horror che sfocia nel thriller psicologico, caratterizzato da atmosfere molto particolari e capace di sconvolgere nel profondo lo spettatore, trasportandolo in un inquietante viaggio nella mente del suo protagonista.
Un modesto impiegato di origini polacche, Trelkowski (interpretato da un giovanissimo Roman Polański, che dirige anche la pellicola), si trasferisce in un appartamento la cui precedente affittuaria si è suicidata (gettandosi dalla finestra dell’abitazione). A rendere la situazione fin da subito strana ed angosciante il fatto che gli altri inquilini del palazzo lo trattino come se fosse Simone, la donna morta. Trelkowski, col tempo, comincia a perdersi tra menzogna e realtà, cominciando a dimenticare la propria identità e arrivando addirittura a vestirsi da donna. Precipitato in una spirale di follia senza ritorno, l’uomo deciderà di compiere un gesto estremo.
11. Le colline hanno gli occhi (1977)
Tra gli indiscutibili cult usciti al cinema durante gli anni Settanta si annovera anche Le colline hanno gli occhi, scritto e diretto da un maestro dell’horror come Wes Craven.
Una famiglia americana si perde nel deserto del Nevada, dove verrà braccata da un gruppo di selvaggi dediti al cannibalismo, lottando per sopravvivere in una ambiente ostile ed inospitale.
Del film è stato realizzato un sequel diretto, sempre da Wes Craven, e un remake nel 2006 (che ha avuto anche un sequel).
12. Nosferatu – Il principe della notte (1979)
Prodotto, scritto e diretto da Werner Herzog, Nosferatu – Il principe della notte è il remake del film diretto da Friedrich Wilhelm Murnau, Nosferatu il vampiro, del 1922.
Jonathan Harker (Bruno Ganz), si reca nei possedimenti del Conte Dracula per trattare la vendita di una casa, lasciando l’Olanda e la giovane moglie Lucy (Isabelle Adjani). La donna aveva cercato di metterlo in guardia e di dissuaderlo dal viaggio, ed i suoi timori finiscono per dimostrarsi fondati. Dracula è infatti una terrificante creatura della notte, che si nutre di sangue umano e che decide di prendere prigioniero Jonathan.
13. Lo squalo (1975)
Un film capace di terrorizzare generazioni intere, timorose di incontrare – durante un innocuo bagno in mare – il più temibile dei predatori acquatici. Lo squalo, diretto da un regista poliedrico del calibro di Steven Spielberg, racconta di come una cittadina balneare del New England venga sconvolta dalla presenza di un pericoloso squalo bianco, che miete vittime tra gli ignari bagnanti. Il compito di salvare la cittadina ricade sulle spalle del capo della polizia, Martin Brody (Roy Scheider), del biologo marino Matt Hooper (Richard Dreyfuss) ed il lupo di mare Quint (Robert Shaw).
Divenuto il primo blockbuster estivo della storia del cinema statunitense, Lo squalo ha rivoluzionato le carte in tavola diventando nel tempo un vero e proprio cult. Chi non ricorda le strepitose musiche composte da John Williams? Con sole due note capace di catalizzare ed evocare terrore puro per l’entrata in scena del terrificante predatore.
14. Eraserhead – La mente che cancella (1977)
Proseguiamo questo viaggio alla scoperta dei migliori horror degli anni Settanta con Eraserhead – La mente che cancella, scritto e diretto da David Lynch. Una storia surreale, inquietante e sconvolgente con protagonista un uomo, Henry (Jack Nance), che, tra incubi ed allucinazioni si troverà a crescere un figlio mostruoso e deforme.
Un viaggio in una mente malata che sprofonda sempre di più nella follia, un film che non può lasciare indifferenti e che ha segnato la carriera del visionario autore David Lynch.
15. The Wicker Man (1973)
Rappresentante del popolare sottogenere del folk horror, The Wicker Man, è diretto da Robin Hardy e interpretato da Edward Woodward, Christopher Lee, Diane Cilento, Ingrid Pitt e Britt Ekland.
In The Wicker Man il sergente Neil Howie si reca nell’isola di Summerisle, dopo la denuncia anonima della scomparsa di una bambina, Rowan. Lì scopre una comunità guidata da credenze ancestrali, i cui membri sono devoti alle stesse divinità pagane in cui credevano i loro antenati. Difficile ottenere dagli strani abitanti informazioni su quanto accaduto alla piccola Rowan, con il tempo però Neil inizierà ad intuire una serie di oscuri e terrificanti segreti e scoprirà, inoltre, che lui stesso potrebbe essere al centro di un malefico piano.
Di The Wicker Man è stato realizzato nel 2006 un remake intitolato Il prescelto, interpretato da Nicolas Cage. Il film non ha riscosso lo stesso plauso di critica dell’originale.
16. Profondo Rosso (1975)
Non potevamo non inserire in questa lista dei migliori film degli anni Settanta un altro dei capolavori del cineasta italiano Dario Argento: Profondo Rosso. La storia è incentrata su un misterioso killer che miete indisturbato numerose vittime: ad indagare sul caso – suo malgrado – il pianista jazz Marc Daly (David Hemmings), che ha assistito involontariamente ad uno degli omicidi.
Tra le caratteristiche per cui il film di Argento è più famoso c’è senza dubbio il suo sorprendente finale, che abbiamo sviscerato nei dettagli in un approfondimento.
17. A Venezia… un dicembre rosso shocking (1973)
A Venezia… un dicembre rosso shocking (titolo molto particolare per la versione italiana, visto che in originale era un ben più semplice Don’t Look Now) racconta di una coppia di coniugi inglesi che cercano di superare il dolore per la morte della figlia Christine.
John e Laura (Donald Sutherland e Julie Christie) si trasferiscono a Venezia per seguire il lavoro di lui: lì i due fanno la conoscenza di una coppia di sensitive che dicono di vedere la piccola Christine. Lui è scettico, ma la moglie sembra trarre un enorme beneficio dalla presenza delle due donne nella sua vita. Nello stesso periodo, poi, una serie di omicidi vengono compiuti in città da un killer misterioso.
18. L’ultima casa a sinistra (1972)
Passiamo ad un altro film diretto da Wes Craven. La storia è quella di due sfortunate adolescenti che finiscono in mano ad una banda di sadici delinquenti e sono costrette a passare una notte da incubo.
Un film dai momenti sconvolgenti che non può che restare impresso, e che all’uscita si tirò addosso diverse critiche e numerosi problemi con la censura, a causa delle scene di sadismo e violenza presenti.
19. La città verrà distrutta all’alba (1973)
Il viaggio tra i migliori horror degli anni Settanta prosegue con un altro film di George A. Romero, La città verrà distrutta all’alba.
Un’arma biologica viene erroneamente scatenata nella cittadina di Evans City, in Pennysilvania: da una parte seguiamo gli abitanti che impazziscono improvvisamente, causando distruzione e commettendo ingiustificati omicidi, dall’altra i membri del governo che cercano di coprire l’accaduto.
20. Amityville Horror (1979)
Tratto dal libro Orrore di Amityville (a sua volta ispirato a presunti fatti realmente accaduti), Amityville Horror è diventato un vero e proprio classico del cinema del terrore, ispirando una lunga e fortunata saga.
La storia è ambientata nella cittadina di Amityville: al 112 Ocean Avenue, il giovane Ronald DeFeo uccide brutalmente la sua famiglia nel cuore della notte. Un anno dopo, allettati dal prezzo vantaggioso dell’immobile, i membri della famiglia Lutz si trasferiscono nella casa del massacro. Le cose per i nuovi inquilini si fanno subito terrificanti, nella dimora si nascondono infatti misteriose ed oscure presenze, che sembrano prenderli di mira uno ad uno.
Il film è stato diretto da Stuart Rosenberg ed interpretato da James Brolin, Margor Kidder e Rod Steiger.