Domanda: In quanti modi puoi e vuoi raccontare Spider-man?

Risposta: Sì!

Con questa premessa si apre “Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere”, l’ultima fatica targata Marvel Animation Studios, pronta a tessere una nuova ragnatela di storie dal 29 Gennaio su Disney+.

Dieci episodi per riscrivere le origins dell’Uomo Ragno. Dieci puntate per costruire nuove solide basi e fornire a Peter Parker un aspetto da Gen-z, aggiungendo la viralità dei social, lo slang delle nuove generazioni.

Il quartiere diventa una città, arricchendosi di storie che sconfinano dal Queens e arrivano, non solo da universi paralleli, ma anche da universi che ci somigliano tanto. 

Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere
Genere: animazione
Durata: 10 episodi/30 minuti ca.
Uscita: 29 Gennaio 2025 (Disney Plus)
Showrunner: Jeff Trammel
Cast: Hudson Thames (Peter Parker), Colman Domingo (Norman Osborn), Charlie Cox (Matt Murdock)

Il Vostro Amichevole Spider-Man di Quartiere: Recensione di un fumetto animato

A tutto questo, aggiungete… Nico Minoru; che a volte è Death e altre la rappresentazione di una gioventù disillusa ma vogliosa di combattere per l’uguaglianza totale. Perché questo nuovo prodotto Marvel, più di tanti altri, racconta l’inclusività senza forzarla, senza aggiungerla allo script con il piede di porco. Dieci episodi per raccontare il presente attraverso l’occhio vigile e appannato dei giorni nostri, della gente comune che paga l’affitto, di chi non arriva a fine mese e di chi è ricco e non ha nessun problema a mostrarlo.

Ma visto che parliamo di fumetti traslati per il piccolo schermo, “Il Vostro Amichevole Spider-Man di Quartiere” attinge a piene mani e disegni dall’evoluzione continua nei comics dell’Uomo Ragno, cambiandone il design – sia nella storia, sia nei tratti – puntata dopo puntata. Dieci episodi per raccontare Spider-Man dall’Agosto del ‘62 a oggi e noi li abbiamo visti tutti in anteprima.

UN VIAGGIO NEL MULTIVERSO ANIMATO DI MARVEL

In quanti modi puoi raccontare Spider-Man – © 2024 MARVEL

“Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità La frase pronunciata da Damocle con in mano la sua spada e che risuona nelle menti dei fan di Spider-Man sin dal 1962, quando Stan Lee e Steve Ditko diedero vita al mito dell’Uomo Ragno, fa da sfondo alle grandi attese e ai primi tre episodi della nuova serie. Ma cosa succede quando questa responsabilità si scontra con un multiverso in continua espansione? La risposta arriva con “Your Friendly Neighborhood Spider-Man”, la nuova serie animata di Marvel Studios che promette di esplorare le origini di Peter Parker in un modo mai visto prima.

Un viaggio che non solo ripercorre i primi passi del nostro amichevole supereroe del quartiere, ma che lo proietta in una dimensione narrativa completamente nuova, ricca di sorprese e di personaggi iconici. E qui arriva il primo punto a favore della serie: l’effetto nostalgia, che proprio come fa la Gen-Z con i millenials e i boomer, viene estremizzato e preso in giro allo stesso tempo. La camera rallenta mentre Peter apre lo zaino, ma invece del costume, troviamo un sandwich. Oppure, il portale si apre e il dottore più celebre degli Avengers viene presentato come… un mago qualsiasi. Il ragno, questa volta, sempre per scherzare sulla malinconia che da tempo riempie gli schermi e il portafoglio delle major, non arriva da un laboratorio, ma da un universo distante, per franare rovinosamente nella camicia del futuro Spider-Man. Salto veloce di qualche mese e nella vita di Parker, oltre alla crush meglio nota come Pearl, arriva Norman Osborn, che di verdognolo non ha nulla, anzi, diventa il mentore di Peter al pari di Tony Stark, visibile in disparte durante il disastro di Sokovia e il finale di Civil War.

UN NUOVO INIZIO PER L’UOMO RAGNO

Ragni dall’altro mondo © 2024 MARVEL

Annunciata durante il Disney+ Day del novembre 2021, Your Friendly Neighborhood Spider-Man (inizialmente conosciuta come Spider-Man: Freshman Year) è stata concepita come una finestra aperta sul passato di Peter Parker, un passato che il Marvel Cinematic Universe (MCU) ha sempre lasciato in ombra. Kevin Feige, presidente di Marvel Studios, aveva già dichiarato nel 2015 che non avrebbero ripercorso le origini di Spider-Man in Captain America: Civil War (2016), il primo film in cui il personaggio fa la sua comparsa nel MCU. La ragione? Semplicemente, tutti conoscevano già la storia.
Ma ora, con l’avvento del multiverso, la Marvel ha deciso di dare una svolta a questa narrazione, permettendo ai creatori di esplorare nuove possibilità narrative. Altrimenti a cosa servirebbe avere linee diverse per gli stessi personaggi? Ed ecco che vengono in soccorso del pubblico (e degli sceneggiatori) i finali dei primi tre episodi della serie.

Tre cliffhanger ma fini a se stessi, quasi in slow motion (nella via scelta da questo nuovo prodotto Marvel) che accompagnano lo spettatore dalla puntata precedente a quella successiva. Come le pagine di un libro o, meglio ancora, di un fumetto. Jeff Trammell, capo sceneggiatore della serie, ha spiegato che l’obiettivo era quello di esplorare l’identità di Peter Parker prima che diventasse Spider-Man, e come la sua carriera da supereroe abbia avuto inizio. La serie, inizialmente pensata per essere ambientata nella “Sacred Timeline” del MCU, è stata poi spostata in una linea temporale alternativa, permettendo ai creatori di giocare con personaggi ed elementi dei fumetti che altrimenti non avrebbero potuto includere. Questo cambio di rotta ha permesso di introdurre Norman Osborn come mentore di Peter, al posto di Tony Stark, aprendo la strada a incontri inaspettati e a nuove dinamiche narrative.

UN MULTIVERSO DI POSSIBILITÀ

Un quartiere di opportunità – © 2024 MARVEL

Riprendiamo per un attimo quanto raccontato in precedenza, ma approfondendo il fulcro della nuova genesi di Spider-Man.La serie si apre con una situazione familiare: Peter Parker viene morso da un ragno radioattivo. Ma questa volta, il ragno non proviene da un laboratorio scientifico, bensì da un portale magico creato dal Dottor Stephen Strange durante una battaglia con Venom. Questo piccolo ma significativo cambiamento collega l’origine di Spider-Man alla magia piuttosto che alla scienza, aggiungendo una nuova dimensione al mito del personaggio.

Una scelta audace che riflette la volontà della Marvel di innovare pur rimanendo fedele a quanto costruito nei “What If?”, chiari e lampanti in questa serie.

E se Spider-man avesse un legame con la magia piuttosto che con la scienza? Provate a rispondere voi. 

Brad Winderbaum, capo dell’animazione di Marvel Studios, ha descritto la serie come “essenzialmente Spider-Man”, con Peter che cerca di bilanciare la vita da liceale, le responsabilità verso zia May – più Marisa Tomei che la dolce signora della saga di Sam Raimi – e la sua nuova identità da supereroe. La serie si distingue per il suo ampio cast di personaggi, che permette relazioni complesse e un’enfasi sul concetto di “quartiere”, come suggerito dal titolo stesso. Winderbaum ha paragonato questo approccio al lavoro di Trammell nella serie animata “Craig of the Creek”, dove il focus è sempre stato sulle relazioni umane e sulle piccole storie quotidiane che si intrecciano con quelle più grandi.

Ed è proprio in queste relazioni che la serie pone il suo accento maggiore, donando profondità non solo a Peter – come succede fin dagli albori – ma anche ai comprimari, noti e meno noti, che ruotano intorno al quartiere. Vi garantiamo che la via che collega la scuola a casa Parker non è mai stata così interessante da attraversare, nemmeno nei pluripremiati videogiochi della serie.

Ancora un “what if?”: E se Peter non fosse l’unico protagonista?

UN CAST DI ECCELLENZA

Dream Team – © 2024 MARVEL

La serie vanta un cast stellare, con Hudson Thames nel ruolo di Peter Parker / Spider-Man, riprendendo il personaggio dalla prima stagione di “What If…?”. Colman Domingo, noto più per il dramma che per il mondo fumettistico, è stato scelto per dare voce a Norman Osborn, il mentore di Peter in questa nuova timeline. La scelta di Domingo viene descritta da Trammell come un’idea “geniale”, e l’attore ha accettato con entusiasmo il ruolo, portando una profondità emotiva e una carica drammatica al personaggio di Osborn. Se non è l’MVP della serie, ci manca molto poco. Ma occhio agli spoiler, perché… (da qui in poi potete fermarvi se necessario)

Charlie Cox, l’amato Matt Murdock / Daredevil del MCU, riprende il suo ruolo anche in questa serie animata, registrando le sue battute durante le pause delle riprese di She-Hulk: Attorney at Law. La presenza di Daredevil aggiunge un ulteriore livello di complessità alla trama, con il personaggio che si trova a navigare tra il suo ruolo di avvocato e quello di vigilante, mentre interagisce con un Peter Parker ancora alle prime armi. Vincent D’Onofrio, altro pilastro del MCU, torna a interpretare Wilson Fisk / Kingpin, aggiungendo un ulteriore livello di profondità alla trama e promettendo scontri epici tra i due personaggi, in vista di una seconda stagione suggerita dal finale della serie.

UN OMAGGIO AI FUMETTI

Tribute To… – © 2024 MARVEL

L’animazione di Your Friendly Neighborhood Spider-Man è un chiaro omaggio ai primi fumetti di The Amazing Spider-Man di Stan Lee e Steve Ditko. Trammell descrive la serie come un “fumetto in movimento”, con un’animazione 3D cel-shaded che ricorda lo stile dei classici disegni di Ditko e John Romita Sr. La scelta di Polygon Pictures e CGCG, Inc. per l’animazione è dettata dalla loro capacità di creare un look 2D pur mantenendo i personaggi vivi e dinamici.

I costumi di Spider-Man nella serie sono un mix di design classici e moderni, con riferimenti ai fumetti che i fan più accaniti apprezzeranno. Tra questi, spiccano una tuta fatta in casa con “pantaloni da ginnastica, scarpe da ginnastica, occhialini, una felpa blu, una maglietta rossa, ginocchiere e degli ingombranti lancia-ragnatele”, una tuta gialla, una tuta classica anni ’60 e una tuta Oscorp bianca e blu che ricorda il costume Future Foundation dei fumetti. Ogni costume racconta una storia, riflettendo le diverse fasi della crescita di Peter Parker come supereroe, proprio come quella del MCU nella sua, migliore, versione animata.

UN FUTURO PROMETTENTE

Il vostro amichevole futuro della Marvel – © 2024 MARVEL

Con una seconda stagione già in lavorazione e una terza già approvata, Your Friendly Neighborhood Spider-Man si prepara a diventare un punto di riferimento nel panorama delle serie animate Marvel. La serie, che debutterà su Disney+ il 29 gennaio 2025, promette di portare i fan in un viaggio emozionante attraverso il multiverso, esplorando non solo le origini di Spider-Man, ma anche il suo ruolo nel più vasto universo Marvel e persino i legami che un semplice giovane può avere con il resto del mondo, compreso quello del lavoro.

Questa è una storia che vuole avvicinarsi a idee e personaggi familiari in modi nuovi

E con un mix perfetto di nostalgia, innovazione e un cast di talento, Your Friendly Neighborhood Spider-Man sembra destinata a conquistare il cuore dei fan, vecchi e nuovi. Perché, questa non è di certo una storia per deboli di cuori, ma una serie che di certo il cuore ce l’ha messo dal design alla cura narrativa dei personaggi.

Conclusioni

8.0 Ottimo

Una serie che fa della fluidità nei disegni e degli omaggi i suoi punti di forza. Senza mai essere citazionistica, l'amichevole spider-man di quartiere balza tra gli universi, gli anni e le origini, per raccontare il presente attraverso le storie dei giovani.

Animazione
  1. Storyline
  2. Disegni
  3. Profondità dei personaggi
Alcuni rallenty
  1. Durata degli episodi
  2. Una certa confusione nel giostrare tutte le storie
  • Voto Screenworld 8
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