Non c’è edizione di Sanremo senza il FantaSanremo, lo sappiamo tutti. Da anni, ormai, è diventato un fenomeno della cultura pop partecipare a questo simpatico gioco e gli stessi cantanti in gara si divertono a svolgere le attività previste per far guadagnare punti ai propri fan. Tuttavia negli ultimi giorni ci sono stati svariati commenti negativi mossi da alcuni giocatori del FantaSanremo, persone deluse che hanno intenzione di boicottare il Festival all’ultima serata se non verrà risolta la situazione. Di cosa parliamo? Del fatto che i cantanti non fanno ottenere abbastanza punti ai giocatori.

Una delle cose che fece maggior successo nei primi anni di questo simpatico minigioco era la sua natura indipendente e, quasi, segreta. I big in gara non conoscevano del gioco, così come l’organizzazione, e questo aspetto rendeva le esibizioni molto divertenti. I punti venivano assegnati in base ad azioni che si supponeva venissero svolte sul palco, non qualcosa che venisse preparato a tavolino o che forzasse gli artisti nelle loro performance. Venendo scoperto e finendo sulla bocca di tutti, anche i cantanti iniziarono a svolgere le azioni previste per loro dal regolamento del FantaSanremo, con siparietti per lo più simpatici.

Nell’ultimo paio di anni molti spettatori e giocatori si lamentarono che si stava esagerando, spingendo gli artisti in gara a fare tutti le stesse azioni, in modo meccanico, e ormai tutti sapevano che erano legate al FantaSanremo. D’altronde si sente più volte Carlo Conti, quest’anno, chiedere quanti punti vale un abbraccio. Anche per questo motivo, sono stati tanti i big che hanno smesso di eseguire ciò che era previsto dal gioco, rovinando, però, il punteggio dei fan.

I commenti nei due post sopracitati fioccano da persone indignate e infastidite al pensiero che “Sbaglio o quest’anno gli artisti non si stanno impegnando per il fantasanremo?” o persino proponendo di intimare ai cantanti di far fare più punti ai fan o verrà boicottato il Festival: “Spiegate ai cantanti che devono adeguarsi al fantasanremo o noi boicottiamo Sanremo”. E sono centinaia i commenti di utenti infastiditi da quanto accaduto. Chiaramente Sanremo non risentirebbe di un simile “boicottaggio”, ma è importante notare come un gioco legato al mondo dei social, un modo per divertirsi, assuma meccaniche tossiche e, quasi, ludopatiche, snaturando l’esibizione di chi sale sul palco.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it