Abbiamo raggiunto Antonio Cianci per scambiare con lui qualche parola su cinema e dintorni.
Classe ’92, nel 2013 ha esordito su Youtube con il canale Il raccattafilm in cui, con uno stile semplice ma al tempo stesso diretto e accattivante, porta contenuti di qualità come videorecensioni, live streaming e interviste. Con un background di studi tra il giuridico-economico e quello per i beni culturali e ambientali, lo youtuber ha saggiato, da vicino, il mondo della critica mediante il workshop semestrale diretto da Paolo Mereghetti.
Raccontaci come e dove nasce il tuo amore per la Settima arte.
Nasce sin dalla tenera età. Ho avuto gli zii da parte di mio padre che mi continuavano a riservare i posti in prima fila per i cinema più attrezzati di Milano ad ogni weekend. Pop corn alla mano, caramelle come accompagnamento, partendo alla volta di territori per me totalmente inesplorati: la commedia più sfrontata come il primo film dedicato a Mr. Bean, passando per la rivoluzione in campo animato come Toy Story, fino ad arrivare alle avventure più mirabolanti con Hercules e Mulan tra i classici Disney. Un ventaglio di nuove emozioni che, tutt’ora, sono sempre pronte a sovrastarmi, il tutto contenuto nella mia stanza personale: la sala cinematografica. Chiamala fuga dalla realtà, o specchio delle mie sensazioni inespresse. Il cinema è parte integrante di ciò che sono e della mia formazione culturale e caratteriale.
Un ricordo che non riuscirà più ad abbandonarmi è la splendida proiezione di The Truman Show al cinema Apollo (ormai chiuso) di Milano, nel lontano Settembre del 1998. Sala ricca di persone pronte a rimanere stupite dall’evoluzione della storia di Truman Burbank (indimenticabile la performance di Jim Carrey, un mio personale mito), con tanto di grida e incitamento finale per riuscire tutti insieme ad abbattere le mura della città-giocattolo che stava imprigionando il protagonista. Con esperienze di questo tipo è impossibile rimanere indifferenti e non appassionarsi anche solo un minimo ai retroscena e ai dietro le quinte di un film. La scintilla è partita da qui, poi diventata una fiamma che non potrà mai spegnersi, quella che ora mi definisce come persona: l’analisi cinematografica.
Da questa passione è nato il tuo canale Youtube Il raccattafilm. Parlacene.
Dopo aver collezionato un numero spropositato di DVD e Blu-ray e dopo aver ingerito un quantitativo quasi infinito di contenuti extra e modalità picture-in-picture con interventi di cast e crew per offrire spiegazioni esaustive ed interpretazioni dei film che più mi hanno conquistato, mi sono deciso a compiere un ulteriore passo in avanti. Come posso raccontare la mia storia e la mia passione con lo stesso livello di trasporto che ho notato in tutte le interviste e i documentari dietro le quinte che ho seguito attentamente? In che modo riuscire ad esprimermi con una passione crescente per ciò che mi stava definendo come personalità? Ci sono stati film che addirittura hanno sconfitto la mia timidezza, mi hanno spinto a relazionarmi con qualsiasi tipo di utente e di gruppo che mi veniva incontro. Un rapporto che si fonda sul dare e ricevere costante non poteva non vedere la luce su una piattaforma di condivisione video. Era giunto il momento, nell’estate del 2013, di farmi avanti e di pubblicare videorecensioni sotto forma di racconti personali e visioni accumulate nel tempo che potevano sbloccarmi definitivamente.
Mi ricordo uno dei video più visualizzati, un richiamo dal web troppo forte che non poteva essere evitato: La Vita di Adele. Tanta interazione per un film che aveva fatto molto discutere tra le fila di cinefili; un animo incandescente come il mio non poteva tirarsi indietro dopo tutta una serie di apprezzamenti che mi erano arrivati. Da questo blocco di partenza ho sviluppato il mio linguaggio, il modo di pormi e di esporre delle argomentazioni chiare, incentrate su cosa poteva trasmettermi una determinata pellicola oltre all’apparato prettamente visivo. Un percorso costruttivo ed istruttivo, che di anno in anno mi ha convinto ad ampliare la mia conoscenza con grandi classici appartenenti alla storia del cinema. Ecco che sono subentrati cineasti del calibro di Orson Welles, Elia Kazan, Alfred Hitchcock e William Friedkin: il magnifico quadretto che mi ha consegnato una serie di titoli imperdibili e immortali.
Nelle tue live condividi lo schermo con la tua ragazza. Quanto è importante, per te, condividere la passione per il cinema?
Possiamo certamente parlare di un’esplosione di una cometa inaspettata, con frammenti che si sono depositati nella dimensione che stavo gelosamente proteggendo. Senza neanche chiedere il permesso, ho accolto l’interesse crescente di una persona per me significativa che voleva conoscere e apprendere tutto ciò che mi aveva fatto diventare un grande appassionato. Abbiamo cominciato con quelli che ritengo siano i miei film preferiti in assoluto: da La Tela Animata (2011) di Jean-François Laguionie, passando per Blancanieves (2012) di Pablo Berger fino a due incredibili rivelazioni come Victoria (2015) di Sebastian Schipper e l’indimenticabile Enter The Void (2009) di Gaspar Noé. Le ho praticamente aperto un mondo: ricco di nuove possibilità a livello cinematografico, con nuove tecniche e composizioni e nuove strumentazioni che possano ravvivare e rafforzare la visione personale di un regista. Si è formata con Agnese un’unione unica, irripetibile, basata sorprendentemente su gusti che abbiamo coltivato e perfezionato a vicenda. Non riusciamo mai ad essere in disaccordo e non esistono discussioni accese, nella vita come nella passione che ci alimenta.
L’idea delle live è nata dopo aver ricercato una stabilità emotiva ed intellettuale senza pari: si è trattato di uno sviluppo naturale, spontaneo, trasportando i nostri confronti sul cinema su YouTube senza soluzione di continuità. Il risultato è, secondo la mia visione delle meccaniche sulla piattaforma, straordinario. Non mi sono mai sentito così a mio agio con una compagna e collega brillante, scattante nelle risposte e sempre pronta ad offrirmi nuovi spunti per ampliare spiegazioni e analisi durante le dirette. I contenuti che vengono pubblicati rappresentano appieno la nostra essenza, che siano classifiche da mettere in discussione o film che vengono sopravvalutati o ampiamente sottovalutati: chiarezza di fondo, esposizione diretta ed essenziale, senza rinunciare ad un cuore pulsante che anima le nostre continue visioni.
Di recente, nelle tue live hai avuto come ospiti Tomm Moore e Sebastian Schipper. Cosa ne pensi di queste esperienze?
Semplicemente meravigliose. Un toccasana per tutto ciò che riguarda la mia carriera su YouTube, che si stava affidando ad interazioni create solo ed esclusivamente attraverso utenti che mi sostengono. Ora si sono aperte nuove occasioni da cogliere al volo, progetti in divenire che riescono a rinnovare le mie rubriche. Cineasti che si mostrano interessati alla mia produzione, al mio modo di trasmettere l’entusiasmo coltivato per un determinato film, senza scendere a compromessi. Queste sono personalità che hanno voglia di assistere ad un confronto diretto basato sulla comprensione reciproca, con osservazioni acute su vari aspetti che hanno potenziato i loro titoli ed estensioni inedite della loro poetica con dettagli mai esplorati prima d’ora. La ricchezza espositiva che ricerco in una mente creativa esplode letteralmente in queste interviste; mi lascio trasportare da una corrente trascinante che sorvola la semplice trascrizione di domande mirate. Di tutto potevo aspettarmi tranne la comparsa di queste geniali menti sul mio canale, che hanno centrato il bersaglio e fatto sciogliere il mio lato fanciullesco in cerca di nuovi orizzonti. Agnese poi continua a ricoprire l’incarico di interprete, oltre che collega di live. Si è rivelata una risorsa fondamentale per sviluppare le interviste con criterio e voglia di lanciarci in interazioni che sono mancate all’interno del mio palinsesto. Un’accoppiata vincente che riuscirà a durare ancora per molto tempo, statene certi.
Quali sono i progetti futuri per il tuo canale? Puoi farci qualche spoiler?
Mi sto dedicando alla mia programmazione con una mente rilassata e con un occhio di riguardo ad altre attività e lavori che sto conducendo al di fuori della piattaforma. Non sta diventando una necessità impellente quella di aggiornare di continuo il canale; è già tanto per me ritornare sui miei passi e pubblicare nuovamente recensioni video e modalità di utilizzo diverse per quanto riguarda la gestione delle dirette. Avevo interrotto improvvisamente l’attività sul canale all’inizio del 2021 e per una serie di mesi, perché stava intralciando con insistenza il mio percorso lavorativo. Dopo essermi riscoperto grazie alla presenza di Agnese e dopo essermi trasferito a Dubai con opportunità invitanti che mi si sono presentate, era giunto il momento di riaprire i battenti su YouTube ma senza pressioni, esigenze da rispettare o scadenze che devo tener conto. L’importante è parlare di film di richiamo ma con considerazioni sempre lucide e schiette, senza peli sulla lingua. Poi c’è la sezione degli eventi che vogliamo trasmettere in streaming io e Agnese, ogni qualvolta ci venga in mente una nuova rubrica o idea su classifiche da sviscerare o generi che vogliamo esplorare. Questo è quanto. Non voglio sviluppare un approccio di tipo imprenditoriale in una realtà come quella di YouTube. Già lo fanno in molti, la mia fonte di guadagno è altrove.
La nuova stagione cinematografica è iniziata. Quali sono le tue impressioni sui film usciti e quali attendi con entusiasmo?
La nuova stagione si sta stanziando con una politica arretrata da parte di Hollywood, impuntata sul far rinascere franchise e saghe con una scrittura che sembrerebbe brillante, ma a conti fatti è da considerare obsoleta. Spider-Man No Way Home e il reboot di Scream, assieme a produzioni in arrivo come Jurassic World: Dominion, stanno tentando di rievocare vecchie glorie passate per attirare più pubblico in sala. Una meccanica che, dal sottoscritto, è da ritenere stantia in partenza. Poca cura riposta nel rinnovo di una narrativa già vista, con il solo intento di abbracciare generazioni di fan ancora aggrappate ai grandi classici che non ci sono più. Di conseguenza si crea un loop infinito di domande e richieste da soddisfare, senza uno slancio importante in termini di scrittura dei personaggi e di interazioni singolari con ciò che è già canonizzato e reso standard dalle produzioni odierne. Io guardo più ai registi che sfiorano il mainstream ma capaci anche di fregarsene del consenso globale della critica e del pubblico (Nolan con Tenet, Villeneuve con Blade Runner 2049 e Dune, o possiamo tirare in ballo di nuovo Damien Chazelle con First Man dopo il successo planetario ottenuto con La La Land), poi ancora titoli targati A24, o le collezioni in home video distribuite dalla Koch Media. Insomma, a tutte quelle realtà che sappiano consegnarmi qualcosa di realmente “challenging”, che possa sfidare le mie aspettative per poi ribaltarle completamente.
Come è successo con Matrix Resurrections, con il grandioso ritorno di Lana Wachowski in cabina di regia: un’opera personale, dedicata ai suoi familiari, che distrugge l’estetica dei Matrix precedenti per adottare un approccio più diretto, essenziale, che arriva dritto al cuore della relazione tra Neo e Trinity. Nel 2022 ci sono già state altre sorprese: Boiling Point, realizzato tutto in pianosequenza con uno Stephen Graham immenso, Pleasure, presentato sia a Cannes nel 2020 che al Sundance del 2021, con la rivelazione Sofia Kappel immersa nel mondo dell’industria pornografica descritta accuratamente dall’emergente Ninja Thyberg e senza censure alcune. E poi ancora The Tragedy Of Macbeth, con il connubio A24 alla distribuzione e Joel Coen alla regia. Non poteva non uscire fuori un gioiello da rivisitare su Apple Tv+. Desidero più inventiva e più voglia di stravolgere il parco titoli che richiamano molta attenzione. Anche dal nostro Paese c’è aria di rinnovo e cambiamento: si sta affermando di nuovo il cinema di genere, con pellicole quali Freaks Out, Diabolik o La Terra dei Figli dell’anno scorso che sono stati accolti con rinnovato entusiasmo. E di questo ne posso essere solo contento. Avanti così, che nel corso di questo nuovo anno cinematografico voglio includere quanti più film nella mia personale classifica Top!