Di Avowed se ne è parlato nella stessa misura in cui in molti speravano in un prodotto di qualità eccellente. Dietro c’è Obsidian, forse lo studio che più si è dimostrato capace di maneggiare la delicata materia dei GDR con sapienza e coraggio.
Proprio l’approccio alla materia con cui gli sviluppatori si sono avvicinati è un punto di notevole interesse, forse il più importante di tutta la produzione, che può attirare automaticamente lodi come altrettante critiche. In tal senso, Avowed non è un gioco perfetto, andando a presentare un inedito mix di idee e meccaniche decisamente atipico, ma non per questo fallimentare.
Anzi, proprio i giocatori neofiti del genere ne potrebbero beneficiare a grandi sorsi, mentre chi cerca più profondità, ahimè, forse è meglio guardare altrove, ma al netto di questo, non si può rimanere ammaliati dal mondo di gioco – e relative meccaniche – messe in piedi nelle Terre Viventi. Salpiamo dunque verso questa nuova avventura misteriosa nella nostra recensione di Avowed.
Avowed, in missione per l’impero
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Noi siamo un deiforme, una creatura particolare che ha connotati estetici ben marcati. Possiamo sembrare bizzarri o una vera aberrazione, ma quello che dobbiamo sapere è che i deiformi sono persone che alla loro nascita sono toccati da un dono di una particolare divinità. Come facilmente intuibile, noi non sappiamo quale sia la nostra, ma una strana voce ci sussurrerà qualcosa nella nostra testa appena arrivati nelle Terre Viventi. Forse il nostro destino sta per compiersi.
Al netto dell’impianto narrativo che riprende i connotati da spin-off di Pillars of Eternity , Avowed riesce a vivere senza problemi grazie ad una storia che sin dall’incipit risulta accattivante, oltre che a un’impostazione geopolitica ben definita: le Terre Viventi sono delle terre bramate da chi cerca una seconda possibilità di vita, una redenzione al di fuori dell’Impero, ma quando questo manda il suo emissario – appunto, il nostro personaggio- in queste terre, non siamo solo chiamati a sviare le diverse occhiatacce che riceveremo, ma faremo fronte anche ad un virus, la Piaga dei Sogni, che tramuta le creature infettate in simil zombie e cambia l’ambiente circostante creando architetture naturali prive di forme, ma stranamente affascinanti.
Una traversata con una nave, un attacco improvviso e ci ritroviamo sulla spiaggia, senza equipaggiamento, cercando di vivere in una terra irta di mistero e pericoli.
Il mestiere delle armi

In Avowed si combatte tantissimo. Quello che vorrebbe come formula dei GDR il combattimento una forma di azione ben ponderata tra tattiche e pazienza, Avowed ci mette sin da subito con le armi in mano e nemici pronti a farci la pelle.
Come deiformi abbiamo dalla nostra alcuni poteri speciali, organizzati in skilltree appositi che si aprono progredendo nel gioco, ma le basi sono essenziali. Che vogliate essere un guerriero, un mago, o una forma ibrida tra attacco, supporto e difesa, poco conta: nelle Terre Viventi le minacce sono molteplici e muoversi senza equipaggiamento vale a dire trovarsi davanti a una sicura sconfitta.
Il sistema e gestione delle armi è abbastanza particolare, ma la prova sul campo toglierà ogni tipo di dubbio. Si possono equipaggiare armi tanto nella mano destra, come nella sinistra. Ovviamente spadoni grandi, martelli o archibugi occuperanno entrambi gli slot, ma possiamo sempre equipaggiare un secondo set di armi. Potete dunque passare dalla bacchetta del mago, alla spada scintillante con un semplice tasto. Magari ad una bacchetta sulla mano destra potete aggiungere un libro di incantesimi sulla sinistra, andando ad attingere ad una forza magica di notevole portata e potenza. Sì, i maghi hanno poteri davvero superiori alla media.
Di che classe sei?
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Qui arriva un dubbio legittimo: le classi sono fisse o si possono modificare in ibridi particolari? La risposta vi stupirà, infatti al netto di alcune abilità da sviluppare nella sezione specifica, il vostro equipaggiare abiti o strumenti magici, non preclude la possibilità di utilizzare possenti armi come spade o lance. In tal senso, dovrete fare attenzione ai valori del vostro personaggio che deciderete di aumentare livello dopo livello, dove tutte le abilità fisiche daranno supporto alla potenza, salute e difesa, quelle mentali doneranno più potere magico e sì, le magie se ben utilizzate sono davvero micidiali.
Il nostro eroe deiforme è anche stato toccato da un’agilità decisamente fuori dal comune: corre, salta, si arrampica e schiva con grande facilità. Come detto poco sopra, in Avowed si combatte tanto e ogni scontro, anche il più piccolo, è da addentare fino all’ultimo morso.
C’è sempre la possibilità di creare un piccolo party, con i nostri alleati che possiedono delle abilità specifiche che possono essere attivate dalla classica ruota di selezione. L’IA dei nostri compagni tuttavia risponde bene agli scontri, difficilmente risulteranno compagni tediosi o poco inclini all’arte della guerra, anzi, se gestiti bene potranno essere l’asso nella manica per volgere a nostro favore gli scontri più impegnativi.
Ultimo, ma non meno importante, il comparto narrativo: Avowed ha la rara qualità di non gettarti nella mischia di un open world grande e dispersivo, bensì ti accompagna per mano, evolve gradualmente la sua portata di spazio, nemici e quest, ti lascia il tempo di prendere le misure delle Terre Viventi. Un elemento sicuramente singolare che difficilmente si trova nei videogiochi di oggi, ma che è stato sicuramente gradito da queste parti, ma potrebbe non trovare il plauso di tutti.
Avowed e la poca profondità
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Il grande “ma” che si porta dietro Avowed è da ricercare nella possibile superficialità con cui alcune meccaniche sono state portate avanti. Come già citato sopra, il titolo è un GDR, ma la progressione della difficoltà ha un’evoluzione che si basa sul tipo di equipaggiamento, con alcuni nemici che mostrano la loro pericolosità con un numero di teschi accanto ai punti vita.
Potete anche essere di livello altissimo, ma se non avrete il giusto equipaggiamento, Avowed potrebbe diventare un’esperienza decisamente frustrante e fuori dai classici canoni da GDR. L’equipaggiamento è tutto, mentre le abilità diventano un contorno con cui potenziare e ottimizzare l’esperienza. Una scelta questa che potrebbe non farsi piacere ai puristi del genere, che magari si aspettavano una profondità maggiore dalla produzione.

In tal senso però l’opera di Obsidian è fortemente coerente con tutti gli input di partenza. Quella di Avowed sembra essere un’esperienza votata più ad un approccio fruibile aper un maggior numero di utenti, rendendo l’esplorazione, progressione e immersione in questo mondo un diritto inalienabile di ognuno. Siamo coscienti – Obsidian compresi – che fuori si possono trovare opere decisamente di profonde e con un sistema di scelte ben marcate, ma Avowed punta ad altro e nelle ore di gioco, ci siamo resi conto che queste Terre Viventi le stavamo vivendo davvero.
C’è un twist decisamente particolare ad un certo punto della storia che quasi ci rende inermi davanti la possibilità di fare delle scelte, ma quella che è una chiara direzione creativa, assieme ad un bagaglio di esperienza e tecnica di tal calibro, è davvero difficile non apprezzare quanto fatto e giocato fino a questo momento, in special modo se ci ha appassionato fino a questo punto.
Ci siamo divertiti tanto con Avowed e il consiglio miglior che possiamo dare è quello di giocare il nuovo titolo dei ragazzi di Obsidian con perizia e pazienza, così da assaporare ogni singolo momento di questa curiosa e divertentissima produzione.
La recensione in breve
Lungi dalla tediosa perfezione, Avowed è un approccio del tutto inedito e particolare di Obsidian nel già testato terreno dei GDR. Ogni classico elemento del genere viene rivisto e per l'occasione, regalando un'esperienza particolare, dal sistema di combattimento, alla progressione, fino alla gestione della narrativa. Di luci e ombre, con le prime che sono magnetiche, Avowed rimane in piedi grazie a una struttura ludica forte e dal gran divertimento.
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Voto ScreenWorld