Masterchef Italia 12, il cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy e in onda ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno (ma sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW) entra finalmente nel vivo dopo due puntate dedicate alle selezioni. La Masterclass è finalmente formata e i nuovi concorrenti devono affrontare la prima Mistery Box, il primo Invention Test, la prima esterna e – sopratutto – il primo, temutissimo, Pressure Test. Il livello, come notiamo già dalla Mistery, è subito altissimo: una sfida a base di cioccolato, abbinato sia a piatti dolci che salati, supervisionata da uno degli ospiti più temuti di tutto il cooking show, il mastro pasticciere Iginio Massari. È proprio lui il fil rouge della prima parte del programma che, in sostituzione a un Bruno Barbieri che osserva sornione la sfida a distanza, propone per l’Invention due ingredienti apparentemente semplici ma particolarmente insidiosi: pane e pomodoro. La peggiore della sfida è Lavinia, che però non viene eliminata ma mandata direttamente al Pressure, saltando l’Esterna.
La prima sfida in esterna è un momento simbolico per il programma, i concorrenti devono infatti affrontare le difficoltà e le soddisfazioni di lavorare in brigata: scoppiano scontri, malumori, ma le amicizie e lo spirito di squadra cominciano a saldarsi. La gara, svoltasi a Bassano del Grappa, prevedeva piatti a base dell’ingrediente simbolo del territorio, l’asparago bianco. I commensali? Coltivatori esperti dello squisito ortaggio. Una platea, insomma, veramente difficile da accontentare. A cavarsela gli “scartati”, la squadra rossa capitanata da Roberto, ad affrontare il temutissimo Pressure, invece, i blu, scelti dal capitano Luciana tra i migliori della Masterclass. Sarà proprio Luciana Battistini ad essere mandata a casa alla prima eliminazione, la settantaquattrenne di Milano non riesce infatti a realizzare una versione soddisfacente del purè di Joël Robuchon, lo chef più stellato di sempre.
L’avventura a Masterchef
Il primo concorrente che incontriamo dopo l’eliminazione è quindi Luciana, che apre l’incontro sottolineando come non le fosse mai venuto in mente di partecipare a Masterchef, che sono stati i suoi figli e i suoi nipoti a spingerla: “Dopo che hanno insistito a lungo ho accettato di provare, ma non ho mai pensato che sarei entrata. Però è stata davvero una bella esperienza, ho provato tutto, la gloria e l’espulsione. Indubbiamente è stato bellissimo.”
Un unico rimpianto però le rimane, non essere riuscita a cucinare un piatto tipico della tradizione romagnola/marchigiana: “Volevo preparare il cascione! viene preparato con un ripieno di ricotta e spinaci e con un impasto che richiede una difficile lavorazione, ma io sono esperta perché lo cucino sempre. Stavo studiando come prepararlo in forma innovativa, come un cannolo. È un vero peccato che non ci sia riuscita.” La partecipazione a Masterchef, spiega Luciana: “Mi ha dato una grande carica di imparare e sperimentare, mi pento di non averlo fatto prima, forse il mio percorso nel programma sarebbe stato diverso! Però ora ho la fila di persone davanti a casa che vogliono venire a cena da me!”
Il terribile purè
Ma quale sarebbe stato il suo obiettivo in seguito alla partecipazione al programma: “Io ho sempre un obiettivo in mente, il mio sogno sarebbe quello di aprire un ristorante per bambini, in cui cucinano mangiano e giocano. Rimpiango di non aver sperimentato una cucina vera dentro Masterchef, andando più avanti ci sarebbe stata la possibilità di lavorare in una cucina professionale ed è un’esperienza che mi dispiace di non aver fatto.”
Luciana ricorda anche l’errore che gli è costato l’eliminazione: “Il mio purè era al livello di molti altri, però io ho portato il piatto sporco, e quello è stato imperdonabile. Per me è stato terribile perché sono una vera perfezionista. Credo che se non lo avessi fatto mi sarei salvata.”
Per Luciana passare dalla cucina di casa a quella di Masterchef non è stato un cambiamento troppo radicale, infatti racconta che a lei e a suo figlio piace moltissimo provare nuove ricette, sottolinea però come molti altri concorrenti abbiano alle spalle una preparazione diversa dalla sua: “Avevo una grande soggezione nei confronti di certi ingredienti, perché non li conoscevo. Non pensavo che gli altri concorrenti fossero così preparati, c’è tanto studio dietro la loro partecipazione, sapevano tantissime cose che io non sapevo. Io forse ne sapevo di più sulla pratica, sulle tecniche, perché cucino da così tanti anni, per esempio molti non sapevano fare la pasta fatta in casa e gliel’ho insegnata.”
Chiudiamo l’intervista parlando proprio del famigerato purè di Joël Robuchon, Luciana avrà provato a rifarlo a casa? “Pensate che la domenica precedente all’ingresso nel programma avevo preparato proprio un puré, che non mi veniva come avrei voluto, il risultato era esattamente come quello di Robuchon che ho preparato nel programma. Io non amo tanto i cibi grassi, ho una certa età e devo mantenermi in forma, ho sentito una sorta rifiuto per me mettere così tanto burro, rivedendomi ho pensato che avrei potuto usare il setaccio, mi sono sentita una stupida per non averci pensato. Però è una buona idea quella di rifarlo. Ci proverò assolutamente.“