La mattina del primo dicembre 2025 è iniziata con un disagio diffuso per milioni di italiani. Questo perché i servizi digitali di Poste Italiane sono andati in blocco, rendendo impossibile l’accesso all’app mobile e, per alcuni utenti, anche al sito web. Le prime segnalazioni sono comparse intorno alle 8.40, proprio nell’orario in cui molti cittadini controllano il saldo del conto o gestiscono operazioni bancarie, con un tempismo che non poteva essere più sfortunato. Il portale Downdetector ha registrato un’impennata esponenziale delle lamentele, con un primo picco che ha superato le 1050 segnalazioni nelle prime ore della mattina. Dopo quasi tre ore dall’inizio del disservizio, il problema persisteva e le segnalazioni hanno toccato un secondo picco significativo, testimoniando la frustrazione crescente di chi non riusciva ad accedere ai propri servizi finanziari.

La geografia del down disegna una mappa che abbraccia l’intera penisola, senza distinzioni tra nord e sud. Le città più colpite, o meglio quelle da cui provengono più segnalazioni, sono i grandi centri urbani: Torino, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Perugia, Roma, Napoli, Palermo e Catania. Ma questo dato riflette semplicemente la densità di popolazione e di utenti digitali, perché il malfunzionamento ha interessato ogni angolo d’Italia.

Spid di Poste Italiane
Spid di Poste Italiane, fonte: Poste Italiane

Non è la prima volta che il colosso dei servizi postali italiani finisce sotto i riflettori per problemi tecnici. L’ultimo episodio significativo risale a fine ottobre, quando un down dell’infrastruttura Microsoft Azure aveva provocato disservizi diffusi. In quella occasione, il problema era riconducibile a una causa esterna e identificabile. Questa volta, invece, nelle ore immediatamente successive al blocco, né Poste Italiane né i tecnici hanno comunicato ufficialmente la natura del malfunzionamento.

Particolarmente critica è la situazione per chi aveva prenotato appuntamenti agli sportelli attraverso l’app, un servizio che richiede la registrazione digitale all’arrivo. Senza accesso alla piattaforma, molti utenti hanno rischiato di perdere gli slot prenotati, aggiungendo frustrazione a un sistema già messo a dura prova. C’è un dettaglio che non sfugge a chi conosce i ritmi del sistema Poste: il primo del mese è storicamente un giorno di picco, quando vengono accreditati stipendi e pensioni. Molti utenti si sono trovati nell’impossibilità di verificare l’avvenuto pagamento, con la preoccupazione amplificata dall’inaccessibilità totale del servizio. Alcuni hanno segnalato che, recandosi fisicamente allo sportello, i movimenti e i saldi risultavano regolari, ma l’impossibilità di controllare tutto da remoto ha generato un senso di incertezza diffuso.

Mentre scriviamo, non sono ancora stati comunicati i tempi di risoluzione del problema. L’esperienza degli scorsi episodi suggerisce che questi disservizi possano durare diverse ore prima che l’operatività venga completamente ripristinata. La dipendenza crescente dai servizi digitali, accelerata negli ultimi anni, rende ogni blocco un problema serio per milioni di persone che hanno ormai integrato l’app di Poste nella gestione quotidiana del denaro e dei servizi.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it