“Dicono che chiunque salti se ne penta all’istante. In realtà è vero”. Sono le parole di Joe Goldberg che vi raccontiamo nella spiegazione del finale di You 4, la serie Netflix, che, con la seconda parte della quarta stagione, disponibile in streaming dal 9 marzo. Parlando di finale di stagione, ovviamente, questo articolo contiene spoiler e vi consigliamo la lettura dopo aver visto You 4 fino alla fine. Oppure se avete abbandonato la serie ma volete sapere come va a finire… Sì, a 25 minuti dalla fine della quarta stagione di You Joe Goldberg si è gettato nel vuoto, nelle acque del Tamigi, spiccando il volo da un ponte di Londra. Che lo avrebbe fatto lo avevamo capito già dal penultimo episodio. Avevamo capito la sua voglia di farla finita, di smettere di vergognarsi di essere cattivo. E così Joe si butta. Ma come fa a finire questa storia? E, soprattutto, sarà davvero la fine? Se vi va di saperlo, continuate a leggere questo articolo.
Chi è davvero quel Rhys Montrose?
Prima di buttarsi nel Tamigi, il nostro amico Joe (Penn Badgeley) ha pensato bene di gettare nel fiume, ovviamente simbolicamente, Rhys Montrose. Ma chi è davvero quell’uomo inglese elegante, affascinante, folle e violento? Sapevatelo: a parte il momento in cui lo ha incontrato per pochi secondi nella sua casa di campagna, per ucciderlo, quello con cui Joe ha passato gran parte del tempo non è mai stato davvero Rhys Montrose. È stato solo l’alter ego di Joe, il suo Lato Oscuro, la Metà Oscura: la sua parte malata, il cattivo consigliere. You 4 trova questo escamotage per raccontare la scissione, sempre più grave, profonda di Joe: lo fa dialogare con un altro da sé che gli dà i cattivi consigli. Che non gli permette di redimersi. Come in A Beautiful Mind, il Rhys Montrose accanto a Joe è un amico immaginario che vede solo lui e parla solo con lui.
Chi è il killer dei ricchi?
È così anche la percezione che abbiamo degli eventi è quella di un Joe Goldberg in piena fase di rimozione, quella che crede di vivere ci racconta. Come in Mulholland Drive, la prima parte della stagione 4 è un parto della mente di Joe. O meglio, è come lui si raffigura, come lui vorrebbe che fosse la sua vita. Immagina che sia un altro ad uccidere tutti, perché in questo modo lui può essere il buono, l’eroe che salva. Come la Betty Elms / Diane Selwyn di Mulholland Drive, che si sogna eroina salvifica quando invece è un angelo della morte. Tutti quei personaggi li ha uccisi Joe, mentre ci ha fatto credere di essere colui che cercava l’assassino. Sì, il killer dei ricchi è Joe Goldberg.
Che fine fa Marienne?
E Marienne? La bibliotecaria della stagione 3, che Joe aveva scoperto di amare tanto da seguirla fino in Europa doveva essere in teoria il motore della stagione 4, ma era sparita dopo pochi fotogrammi nell’episodio 1. In fase di recensione non potevamo dirvelo, perché avremmo fatto uno spoiler troppo grosso. Ma, tra la fine dell’episodio 7 e l’episodio 8 Marienne (interpretata dalla bellissima Tati Gabrielle) ricompare. Scopriamo così che Joe non l’aveva vista scomparire su quel treno, come credevamo dal primo episodio. L’ha seguita, l’ha sedata e l’ha rinchiusa nella gabbia che è il vero marchio di fabbrica della serie. Sembra destinata ad una brutta fine. Ma, grazie a Nadia, l’allieva di Joe nel corso di letteratura all’università, riesce a salvarsi. Nadia, infatti, che ha scoperto tutto, architetta un astuto piano per liberare Marienne.
Quando Joe scrive a Juliette l’amica di Marienne che è a Parigi con la figlia, in realtà a rispondere è Nadia, che ha connesso il suo telefono a quello della francese. Marianne, intanto, grazie a Nadia, prende dei betabloccanti e finge la morte. Nadia, nonostante un contrattempo, riesce a seguire Joe. Trova la panchina dove ha abbandonato Marienne e riesce, con un’iniezione, a far risvegliare la ragazza. Per fortuna è salva, e torna a Parigi dalla sua bambina. Ma Nadia continua a investigare su Joe. Che la scopre “Era logico che saresti stata tu” le dice. In fondo era migliore alunna del suo corso. Ma Joe uccide Eddie, il ragazzo di Nadia, e riesce a incolpare la ragazza della sua morte, e ad incastrarla.
Joe Goldberg è davvero morto?
Alla fine Joe non muore. Viene salvato da una pattuglia della polizia che perlustra in barca il Tamigi per evitare che la gente muoia. E così ritrova anche Kate, a cui pensava di aver dato l’addio. Una volta morto il padre Tom Lockwood (Greg Kinnear), e lei ha ereditato tutto. Chi ha ucciso Tom? Ovviamente è stato Joe. Kate non lo sa, ed è grata a Joe. Non pensava infatti che avrebbe mai rilevato l’impero del padre, ma è stato proprio Joe che, nelle ultime settimane, le ha fatto cambiare idea. Perché l’ha fatta credere in se stessa. E allora va a finire che per lei Joe, questo uomo orribile, qualcosa di buono l’ha fatto. È incredibile come quest’uno riesca ad affascinare e, in fondo, a farsi amare ogni volta.
Cosa aspettarci dalla stagione 5 di You: New York
Il finale vero e proprio, sulle note di Anti-Hero di Taylor Swift, si svolge a New York. Kate e Joe sono ormai una coppia famosa, e si raccontano a un giornalista. È l’occasione per raccontare anche la “vera” storia di Joe Goldberg, cioè quella che si vuol far passare all’esterno. Dei fatti di Madre Linda si incolpa la sua defunta moglie Love, definita una pazza e la cattiva della situazione. Cynthia, un’abile p.r., pilota le domande del giornalista. Joe diventa un eroe. È la stampa, bellezza. La stagione 5 di You, allora, vedrà il protagonista di nuovo a New York, e ancora più folle e pericoloso. Mentre si specchia nel vetro di un appartamento di New York, Joe vede ancora il suo alter ego. E ci lascia con queste parole. “Uccidere è ancora più facile ora che sono sincero con me stesso”.