Bisognerebbe rimanere in silenzio. Queste sono le regole.
Quello di The Last of Us dovrebbe essere un mondo che costringe i pochi sopravvissuti di un’epidemia a procedere con cautela, per evitare di attirare su di loro le attenzioni degli infetti, ciechi ma sensibilissimi ai suoni.
Dovrebbe essere un mondo a basso volume, eppure The Last of Us continua a fare rumore.
A partire dal primo capitolo del 2013 (di cui abbiamo scritto la recensione del remake capolavoro su PS5), passando per un discusso, ma acclamato, sequel, sino ad arrivare all’adattamento seriale targato HBO.
Come si potrebbe non parlarne?
Uno dei videogiochi più premiati di sempre diventa una serie HBO, uno dei canali via cavo più premiati di sempre e sinonimo di qualità (It’s not Tv, it’s HBO diceva un vecchio motto) con una serie di elementi che, sin dal primo annuncio, già indicavano la nascita del progetto sotto una buona stella: Craig Mazin, l’autore dietro la meravigliosa miniserie Chernobyl, e Neil Druckmann, l’autore del videogioco, come showrunners; Pedro Pascal e Bella Ramsey come protagonisti; Gustavo Santaolalla che ritorna a comporre le musiche, dopo aver regalato una straordinaria colonna sonora ai videogiochi; registi autoriali del calibro di Kantemir Balagov (La ragazza d’autunno), Ali Abbasi (Border – Creature di confine) e Jasmila Žbanić (Quo vadis, Aida?).
E certo, risulta impossibile rimanere in silenzio e non tradire un grido di sorpresa una volta viste le prime immagini. È bastato un piccolo filmato di poco più di 90 secondi per spazzare via ogni dubbi e confermare la bontà di quello che arriverà nel 2023.
In questo breve trailer, destinato a dare un piccolo assaggio di quello che verrà, abbiamo trovato molti elementi curiosi e interessanti, che possono lasciarci intuire la direzione che prenderà la serie. Ecco quindi la nostra analisi del teaser trailer di The Last of Us, la serie che in Italia uscirà in esclusiva su Sky e NOW e che promette di diventare un vero e proprio fenomeno televisivo.
Suggestioni per fan, tra immagini e musica
La prima cosa da sottolineare è che questo primo teaser trailer di The Last of Us sembra realizzato per i fan del videogioco. Più che a voler presentare la storia che si andrà a raccontare si è preferito mostrare il mondo in cui questa è ambientata, lasciando un po’ per scontato l’identità dei personaggi e le situazioni mostrate. Se non dovessimo conoscere assolutamente nulla del prodotto videoludico ci colpirebbero l’atmosfera che si respira, la fotografia e la messa in scena ricercata, con alcune inquadrature che colpiscono sin dal primo impatto. Percepiremmo la portata grossa di una storia che, però, si tiene nascosta e ci lascia solo qualche suggestione.
Eppure sono proprio le suggestioni quelle che rendono questo trailer davvero riuscito. Si passa da un ambiente metropolitano a degli estesi campi innevati, da un viaggio in auto al galoppo sulla sella di un cavallo, da momenti di rapida luce ad altri di nera oscurità. Momenti d’azione e altri di riflessione, concentrandosi sui primi piani delle figure umane, intente a esprime le loro emozioni. E ancora, l’atmosfera fumosa e sporca, di una fine sopraggiunta, che culmina con una veloce inquadratura di uno degli infetti.
A legare il tutto ci pensa la musica, con la scelta di una canzone che i fan del videogioco conoscono bene. Si tratta del brano country di Hank Williams Alone and Forsaken, già presente in una sequenza memorabile del videogioco (e che vedremo anche nel trailer brevemente), ascoltata durante un viaggio in auto dai due protagonisti Joel ed Ellie, e che soprattutto racchiude perfettamente lo spirito di ciò che andremo a vedere (come spesso e volentieri è successo con le canzoni non originali scelte all’interno del gioco). Questa canzone accentua il sentimento di grande epopea mentre scorrono le immagini. Ma cosa vediamo in questi novanta secondi di trailer?
Cosa racconterà la prima stagione di The Last of Us?
The Last of Us racconta la storia di un mondo ormai alla deriva, dove lo scoppio di un’epidemia causata dal fungo Cordyceps ha infettato gran parte della popolazione, rendendola mutante e violenta. Anni dopo l’inizio di quest’apocalisse, Joel (Pedro Pascal), che non ha ancora superato la morte della figlia Sarah, vive in una zona di quarantena controllata, facendo il contrabbandiere. A contatto con Marlene, il capo della milizia ribelle delle Luci (che si vuole ribellare alle forze dell’ordine), Joel sarà incaricato di portare Ellie, una quattordicenne sola, fuori dalla zona di quarantena. I due inizieranno questo viaggio on the road ricco di pericoli.
Ci sono alcune immagini, presenti all’interno del trailer, che ci possono dare le coordinate narrative di cosa verrà raccontato in The Last of Us e fino a che punto la serie si spingerà ad adattare il materiale d’origine. Come ben sappiamo, i trailer, soprattutto nel campo della serialità, cercano in tutti i modi di non rovinare alcun tipo di sorpresa, e spesso e volentieri mostrano solo immagini dei primissimi episodi. Possiamo, però, ritenere molto probabile che la stagione coprirà tutti gli eventi del primo videogioco (il motivo ve lo spieghiamo più avanti) e che sarà presente (non si sa ancora in che forma, se come flashback o un episodio totalmente dedicato) il capitolo aggiuntivo Left Behind, prequel con protagoniste Ellie e la sua migliore amica Riley (Storm Reid).
Cosa ci mostra il trailer
L’inizio del trailer mostra proprio la zona di quarantena, cosparsa di avvisi di coprifuoco e con i militari ben presenti lungo le strade (alcuni stanno costringendo due cittadini a ridipingere il simbolo delle Luci da una vetrina).
Ci viene presentato poi Joel, interpretato da Pedro Pascal, con un’inquadratura che parte dall’orologio che porta al polso, un oggetto di cui i fan del videogioco conoscono bene l’importanza, soprattutto emotiva.
Ellie, invece, (la riconosciamo dalle scarpe) viene presentata in catene, proprio come se fosse un pacco da consegnare. Si tratta di una fugace introduzione ai due protagonisti, interessata a concentrarsi sulla dimensione interiore, vero e proprio punto di forza della storia di The Last of Us.
In questo trailer che serve soprattutto a rassicurare i videogiocatori che il loro titolo del cuore non sia stato male interpretato, non mancano dei veri e propri riferimenti visivi presi pari pari dal videogioco (e pure la prima immagine promozionale rilasciata metteva più di qualche dubbio se fosse parte della serie o una schermata del nuovo remake). Uno di questi è il diroccato Goldstone Building di Boston, la città in cui è ambientata la storia nelle sue prime fasi, praticamente identico alla sua controparte su PlayStation.
La figura misteriosa, intenta a guardare una serie di monitor, potrebbe essere un personaggio di nome Bill, un sopravvissuto paranoico che aiuterà Joel ed Ellie a un certo punto del loro viaggio. Lo si può riconoscere dai capelli, molto simile, e dalla presenza di un fucile sul tavolo, a sinistra dell’inquadratura. Bill comparirà alla luce del sole più avanti nel trailer, puntando il fucile contro Joel.
Subito dopo, un’inquadratura che mostra due scheletri, avvolti nei loro ormai stantii vestiti. È un’inquadratura che non solo fortifica quella descrizione del mondo in cui è ambientata la storia, aggiungendo tragedia e sporcizia, ma instilla nella mente del fan i vari collezionabili, oggetti da trovare per la mappa di gioco che regalavano testimonianze di ex-sopravvissuti (e più di qualche brivido).
Infine, forse l’elemento che più ha caratterizzato The Last of Us: la tensione orrorifica. I protagonisti, compresa Tess (Anna Torv), complice di Joel, si nascondono da un clicker, una delle tipologie di infetti del fungo, ciechi ma ipersensibili all’udito. Proprio il clicker si mostrerà poco più avanti in un fugaci fotogrammi, che mettono però bene in luce la cura maniacale con cui sono stati realizzati i mostri della serie.
Un’inquadratura dell’attraversamento di un ponte, su un paesaggio innevato, ci lascia un indizio importante su quanto la prima stagione coprirà nei riguardi della storia. E la sensazione è che possa coprire tutto il primo capitolo. A meno di differenze sostanziali sulla struttura del racconto (sappiamo già, infatti, che la serie apporterà parecchie modifiche alla trama del videogioco e prenderà strade diverse), la stagione invernale appartiene all’ultimo atto del gioco, dove i riflettori si punteranno maggiormente su Ellie. Ed è proprio lei che, più avanti, verrà mostrata con il volto ricoperto di sangue. Una conferma che apre le porte a un capitolo narrativo che i fan ricordano bene.
Compare anche Marlene, interpretata da Merle Dandrige, la stessa attrice che diede voce e corpo (grazie al performance capture) al personaggio nel videogioco. Marlene sarà un personaggio parecchio importante nelle vicende, presente anche negli eventi del DLC Left Behind. Non è un caso che l’altro personaggio presentato subito dopo sia la Riley di Storm Reid, amica del cuore di Ellie. In quel capitolo aggiuntivo, le due passano del tempo (anche spensierato sulle giostre, come si vede nel trailer) all’interno di un centro commerciale.
Cercare di mettere in ordine il montaggio successivo, sempre più rapido e adrenalinico, per descrivere anche la presenza di azione all’interno della serie, è una vera e propria impresa. Si riescono a riconoscere alcune sequenze prese di petto dal videogioco: il prologo (Joel che tiene in braccio la figlia Sarah, ma anche l’aereo che crolla esplodendo), una lotta all’interno della zona di quarantena tra forze dell’ordine e ribelli, una solitaria Ellie intenta a nascondersi dalle minacce, uno scatto di rabbia di Joel (potrebbe coinvolgere un altro uomo che si chiama Henry, un altro episodio che i fan del videogioco conoscono molto bene e uno dei momenti più toccanti della storia) e la presenza di suo fratello Tommy (interpretato da Gabriel Luna), molto diverso dall’aspetto che ha nel videogioco.
Viene mostrato anche un nuovo personaggio, interpretato da Melanie Lynskey, già vista in Yellowjacket: trattasi di Kathleen, il leader di un movimento rivoluzionario che ha sede a Kansas City. Questo personaggio non è mai comparso nei videogiochi, trattandosi di una new entry assoluta che già indicherebbe come la serie potrebbe divergere dalla storia del videogioco. Persino la presenza dell’attrice si è rivelata una vera e propria sorpresa, scoperta per la prima volta proprio con le immagini di questo trailer.
Sensazioni di grandezza
Siamo onesti: anche se non dovessimo conoscere nulla della trama del videogioco, questo teaser trailer di The Last of Us non può non instillare curiosità. Vuoi per una messa in scena che colpisce, vuoi per la spettacolarità delle ambientazioni, vuoi perché di serie survival-horror ne abbiamo sempre viste poche e ancora meno di alta qualità. In poco più di novanta secondi The Last of Us non si presenta solo come serie, ma come brand di successo, portando con sé una dimensione unica che fa respirare un clima da grande evento.
Ecco, “grande” sembra essere l’aggettivo che meglio descrive The Last of Us. Grande storia, grandi emozioni, grande esperienza. Che sono le cose che contano. Anzi, la serie di The Last of Us potrebbe avvicinare molte persone che non si trovano a proprio agio con l’interattività del videogioco, ma che sono pronte a intraprendere un viaggio emotivo fortissimo e indimenticabile. Così memorabile che, a distanza di anni, come abbiamo raccontato nel nostro video-documentario dedicato al gioco, ancora ne ricordiamo le sensazioni.
E forse proprio quelle due ultime inquadrature, così semplici, tranquille e distese, due primi piani bagnati dalla luce del sole e una passeggiata a cavallo in controluce, sanno raccontare al meglio la poesia orrorifica e umana di The Last of Us. Una storia così grande da non poter passare inosservata. Un racconto così forte da non poter rimanere in silenzio.