Al netto di una semplicistica recensione che si potrebbe effettuare sulla serie tv Pam & Tommy attualmente disponibile su Disney+, si riscontra un interesse maggiore non solo sugli eventi di cronaca per riportare – fedelmente o romanzati, poco importa – gli avvenimenti in oggetto della serie, bensì sulla possibilità di dare forma a un terzo protagonista. E non parliamo di Seth Rogen (che effettivamente lo è), bensì di internet, strumento che ha trovato la sua forma più evoluta negli ultimi trent’anni. Anche se a confronto con la Storia dell’umanità è praticamente un granello di sabbia – con tutte le possibili derivazioni, evoluzioni e pericoli da esplorare e smussare – il ruolo di internet è un macigno pesantissimo nell’economia della serie.
Il nemico internet
Pam & Tommy non è certo l’unico prodotto audiovisivo che affronta di petto “l’affaire internet” rapportandosi con i giorni nostri. Prima di questo c’è stato Aaron Sorkin, che ha raccontato la tecnologia, l’uso e la sua diretta evoluzione in tre film distinti: Moneyball – L’arte di Vincere, The Social Network e Steve Jobs.
In questi tre film – paradossalmente tutti e tre tratti da storie vere – Aaron Sorkin sceneggia la digitalizzazione del mondo, idealizzata come un grosso buco della serratura da cui spiare qualcosa che non ci è chiaro, chiuso ai più, ma pronto ad esplodere. Il Billy Beane di Moneyball è convinto che numeri e simulazioni digitali possano portarlo a vincere il campionato di baseball; il Mark Zuckerberg di The Social Network vuole riportare sul web l’esperienza del campus prima e quella privata poi, mentre Steve Jobs vuole la rivoluzione tellurica dello status quo mondiale, portare la novità (che molte volte è sinonimo di difficoltà) alla portata di tutti.
Pam & Tommy non esula da questo discorso e, anzi, tacitamente incalza e inquadra come il rilascio e vendita online del sex tape di Pamela Anderson e Tommy Lee sia stato uno step fondamentale per l’evoluzione del mezzo stesso di internet, arrivando fino ad oggi che, dati alla mano, è ormai assodato che l’intera industria del porno si sia spostata proprio sul web, grazie a una fruizione dello stesso da parte del pubblico che segna numeri di accessi quotidiani impressionanti.
Usare sapientemente i mezzi
Oggi siamo noi stessi il prodotto del web, anche tramite l’uso smodato di social network di vario tipo, colore e categoria, ma prima di questo evento, nessuno aveva mai pensato di mettersi a nudo – letteralmente – sul web. In particolare, internet diventa il nuovo veicolo con cui interagire indirettamente con le divinità dello spettacolo, del cinema, della tv e della musica altrimenti irraggiungibili.
La scoperta del sextape e la voglia di vendetta da parte del personaggio di Seth Rogen sono gesti e azioni figli di una totale inesperienza del mezzo. Lui stesso, che usufruisce poco del web, ha l’idea geniale trovando pezzi di ricambio online e quando le due vittime scoprono che si può accedere alle prenotazioni del loro sextape tramite internet, sono le prime a chiedersi dove, cosa sia e come si ottiene questo internet.
La chiave di volta nell’apprezzare queste sfumature narrative è proprio nel porsi come totalmente inesperti e all’oscuro di cosa sia internet, ragionare sul passato, anche sul nostro, attaccati a quelle scatolette da 56k a collegarci dopo le 20:00 perché così si pagava di meno. Quel senso di frustrazione, scoperta e le porte di un mondo nuovo che si aprono con il nostro stupore, per Pam e Tommy sono state finestre aperte su un disagio, sul sentirsi violare nella propria intimità e per Pamela, sentirsi nuda, sentirsi gli occhi addosso.
Caduta ed evoluzione
Come già sottolineato, questa non vuole essere una recensione di Pam & Tommy, bensì una chiosa a margine, una parentesi su un prodotto che riesce a veicolare, tramite l’appetibile combo composta da porno sul web, sextape e celebrità, un interessante approfondimento riguardo un momento di svolta e di piena evoluzione del mezzo internet, capace di dare vita nel breve tempo successivo al mondo delle webcam erotiche e creare un mercato redditizio, il tutto realizzato con un sito web e la certezza della celerità e professionalità dei servizi postali. Tutto il resto è una storia che il web deve ancora scrivere nei prossimi trenta e più anni.
Alcuni giustamente hanno puntato l’attenzione sul discorso del revenge porn, ma Pam & Tommy non sembra concentrarsi su ciò, bensì mettere in risalto come una pirotecnica e trascinante storia d’amore sia stata consumata in parte dalla scelleratezza dei due amanti e dallo stesso utilizzo esterno del mezzo Internet. Un capitolo in una storia in evoluzione che ci invita a riflettere, ancora una volta, come alcuni strumenti, se messi nelle mani sbagliate, abbiano un potere distruttivo impressionante.