Una meteora che attraversa la Terra di Mezzo e atterra vicino la comunità dei Pelopiedi. All’interno un uomo, gigante per Nori e gli altri Pelopiedi, che fuoriesce dalla roccia incandescente (ma non calda) e che si trova spaesato intorno ad una terra che non conosce. Già nei trailer il famoso Lo Straniero (The Stranger) aveva riscosso molto successo tra i vari toto-scommettitori- tolkieniani su chi potesse essere realmente questo bizzarro, ma familiare personaggio. Togliamo subito i dubbi iniziali: negli scritti di Tolkien non c’è mai stata nessuna cometa arrivata in aiuto dal cielo, quindi è sicuramente presa come espediente per far giungere nella Terra di Mezzo, uno dei cinque istari, ma quale? Alatar o Pallando che arrivarono prima di Saruman Il Bianco, Gandalf il grigio e Radagast il Bruno? E se fosse l’Oscuro Signore Sauron sotto un’altra veste? Ecco tutte le nostre ipotesi sull’identità de Lo Straniero ne Gli Anelli del Potere.
1. L’ipotesi Gandalf
Se prima della visione della serie tv il nome di Gandalf era tra quelli meno accreditati oggi probabilmente è quello più probabile. Se dovessimo seguire gli scritti di Tolkien lo stregone più amato dagli hobbit sarebbe dovuto comparire per la prima volta nella Terza Era, quindi ci ritroviamo una scelta rischiosa da parte dello show di Amazon Prime? Filologicamente forse, ma gli showrunners della serie ci hanno confermato che ogni “stravolgimento” non è fine a se stesso ne tantomeno azzardato, in quanto concordato coi maggiori esperti della Tolkien Estate. Quindi questo strano personaggio, dagli occhi azzurri (come Ian McKellen) e dallo sguardo sognante potrebbe essere veramente il grigio Mithrandir? Se lo scopo di questa serie tv è quello di rappresentare anche un ponte tra gli scritti di Tolkien, strizzando l’occhio all’esalogia di Peter Jackson, possiamo citare una delle battute del Gandalf cinematografico che ricorda a Bilbo Baggins che lui “conosce cose degli hobbit che nemmeno gli hobbit stessi ricordano”.
Quindi un arrivo di Gandalf all’interno della comunità dei Pelopiedi potrebbe giustificare questa sua conoscenza così approfondita degli hobbit. Ma ci potrebbe essere anche un’altra motivazione, questa volta più tolkieniana, che confermerebbe l’ipotesi Gandalf. Nei Racconti Incompiuti, il capitolo dedicato agli Istari recita in questo modo:
Fu deciso di mandare tre emissari nella Terra di Mezzo. Chi sarebbe andato? Essi dovevano infatti essere potenti, pari a Sauron, ma dovevano dimenticare la potenza e vestirsi di carne in modo da trattare alla pari con Elfi e Uomini e guadagnarsene la fiducia […] Ma si fecero avanti due altri: Curumo che fu scelto da Aule e Alatar, che venne inviato da Orome. A questo punto Manwe chiese dove fosse Olorin. E Olorin che era vestito di grigio e testè tornato da un viaggio era andato a sedersi un po’ in disparte nell’adunanza, chiese che cosa Manwe volesse da lui […].
Se questo viaggio fosse la sua permanenza nella Terra di Mezzo insieme alla comunità degli Harfoots? Dopotutto il nostro straniero venuto dal cielo sembra non fidarsi di nessuno, tranne che di Nori e dei suoi amici Pelopiedi, ha un rapporto privilegiato con la natura, gli alberi sembrano ascoltarlo e seguirlo nelle sue azioni e riesce a comunicare con le altre creature tra le quali le lucciole. Tutti elementi molto vicini al Gandalf cinematografico sicuramente, ma anche a quello letterario, perché Olorin “sapiente sopra tutti i Maiar”, era colui che dimorando in Lorien spesso si aggirava sulla Terra di Mezzo poiché nutriva profondo amore per le creature che vi abitavano. Un viaggio molto lungo durate centinaia di anni prima della chiamata da parte dei Valar potrebbe essere la risposta al nostro straniero dagli occhi azzurri, oltre a far entrare in punta di piedi il personaggio forse più amato dai tolkieniani e fan dei film di Peter Jackson.
2. L’ipotesi Saruman
La seconda probabilità di questo The Stranger è lo stregone bianco, colui che poi verrà corrotto da Sauron nella Terza Era e che cercherà in tutti i modi di mettere i bastoni fra le ruote alla Compagnia dell’Anello. Anche Saruman arrivò nella Terza Era accompagnato da grandi speranze in quanto il più potente degli Istari, giunto per primo nel mondo creato dai Valar come emissario di quest’ultimi. Saruman era riconosciuto come il più potente anche dal Bianco Consiglio, tant’è che ne fu messo a capo, sebbene Galadriel fosse contraria alla cosa. La grande Dama degli Elfi avrebbe preferito che tale carica la ricoprisse Gandalf, ma il grigio pellegrino la rifiutò, perché all’epoca (2463 della Terza Era) non voleva nessun legame.
Saruman tuttavia non dimenticò questo affronto, anche perché percepiva nel profondo che Gandalf possedeva un grande potere ancora inespresso, ed in cuor suo oltre ad una sana invidia c’era anche del timore. A causa di questa invidia spesso si burlava dell’altro Istar e il motivo principale delle sue prese in giro era proprio la vicinanza di Gandalf con gli Hobbit. Quello che scrisse Tolkien su Saruman è chiaro e preciso, ha sempre dedicato delle parole in più per i villain e se da una parte la sua antipatia per gli hobbit lo porta a non essere il nostro The Stranger, magari averli conosciuti in un’epoca antecedente alla Terza Era lo porterà ad avere un opinione differente più avanti. L’elemento che potrebbe portare in inganno è quello sguardo, quasi diabolico, con la conseguente uccisione di tutte le lucciole intorno a lui, un azione che precede l’animo malvagio dello stregone bianco.
3. L’ipotesi Stregoni Blu
Quella che affascina di più di tutte. L’ipotesi che tutti i tolkieniani amano, non solo perché filologicamente sarebbe “perfetta”, ma perché si andrebbe a raccontare la storia degli stregoni meno conosciuti della Terra di Mezzo. Sempre secondo gli scritti anche questi stregoni, chiamati blu per il colore blu- marino delle loro vesti, approdarono nella Terza Era. Si legge che inizialmente tre Istar (Saruman, Alatar e Pallando) si recarono ad est, ma solo Saruman fece ritorno. Il saggio, contenuto nei Racconti Incompiuti, sugli Istar recita:
essi o rimasero nell’est, perseguendo gli scopi per cui erano stati inviati; o perirono; o, come alcuni ritengono, furono accalappiati da sauron e diventarono suoi servitori.
Altro passo molto interessante, in quanto Tolkien scrisse molto poco su di loro, è quello all’interno del libro Realtà in Trasparenza (lettera 211):
penso che siano andati in qualità di emissari in regioni lontane, ad est ed a sud, molto lontano da Nùmenor: missionari nelle terre occupate dal nemico. Se abbiano avuto successo non lo so proprio; ma temo che abbiano fallito, come fallì Saruman, benché in modo diverso: e sospetto che abbiano fondato o iniziato culti segreti e tradizioni magiche che durarono oltre la caduta di Sauron
Tra le ipotesi, non confermata, c’era anche quella che il Re stregone di Angmar, il più potente dei Nazgûl, fosse proprio uno degli stregoni blu, ma ciò non è possibile perché i Nazgûl erano già presenti nella Seconda Era e Gandalf se ne sarebbe certo accorto, dato che tutti e cinque gli stregoni, prima di essere maghi, erano soprattutto dei Maiar che avevano vissuto insieme nel reame beato di Aman, a differenza di Sauron che non entrò mai in Valinor dato che fu sedotto subito da Melkor all’inizio della creazione di Arda. Tuttavia il doppio gioco di The Stranger potrebbe far intuire che sarà combattuto da due fazioni, il bene o il male, la luce o l’oscurità quindi magari ipotizzare una storia di un Alatar o Pallando che giungono nella Terra di Mezzo per “osservare” le sorti di Sauron, ma che piano piano ne sono attratti potrebbe anche essere plausibile. Tuttavia non conoscendo praticamente nulla degli stregoni blu, la libertà degli showrunners di colmare quel buco di scrittura lasciato da Tolkien potrebbe essere ancora più stimolante.
4. L’ipotesi Sauron
La più remota, la più improbabile, ma Sauron in queste stagioni sarà l’indiscusso protagonista e lo vedremo al massimo della sua malvagità e astuzia. Sauron il mutaforma, colui che poteva decidere in quale spoglia “mortale” mostrarsi ai popoli della Terra di Mezzo per soggiogarli dall’interno. Ne il Silmarillion, tra le tante descrizioni dell’Oscuro Signore, una delle più interessanti (rapportate a questo toto-scommesse) è senza dubbio la seguente:
Sauron era diventato uno stregone di spaventosa potenza, padrone di ombre e fantasmi, di tenebrosa pazienza e di crudelissima forza, tanto da deformare tutto ciò che toccava e stravolgere tutto ciò che governava, signore di Lupi Mannari; il suo dominio era perenne tormento.
Nelle scene che vediamo The Stranger, il tormento c’è in ogni suo respiro, tralasciando quell’occhio creato dall’impatto della metora, e quando si trova “spaventato” e sotto attacco sembra avere un potere particolare all’interno del bosco, quasi come se riuscisse a deformare gli alberi con la sua mente. Inoltre in uno dei trailer lo vedremo a che fare anche con un branco di lupi mannari proprio all’interno di un bosco quindi, anche se minima, escludere la possibilità di Sauron non sarebbe giusto. Far “scendere” Sauron all’interno della comunità ancestrale che poi darà vita a colui che lo annienterà definitivamente sembra quasi una sfida al destino, ma anche qui le possibilità potrebbero essere infinite e gli showrunners se la giocheranno molto bene e astutamente.