La recensione di Look Back, short story del giovane mangaka fenomeno Tatsuki Fujimoto, già autore di Fire Punch e Chainsaw Man, è l’occasione perfetta per analizzare la carriera di un artista davvero sorprendente e per riportare le luci su un aspetto sociale-psicologico, purtroppo ancora molto diffuso in Giappone e che ha toccato anche il nostro vecchio continente.
Stiamo parlando del fenomeno conosciuto come hikikomori, una condizione particolare di ansia sociale, mista a difficoltà relazionali, che porta tanti soggetti, soprattutto nella fascia adolescenziale, diventando poi anche condizione potenzialmente cronica, ad isolarsi letteralmente dal resto del mondo, osservandolo solo da uno schermo di un pc o di uno smartphone.
La condizione psicologica a volte si fa così intensa da portare i soggetti che ne sono affetti a rinchiudersi in casa e a tagliare i rapporti anche coi propri familiari, pur manifestando spesso grandi doti intellettive e creative. La condizione in Giappone è ormai una sorta di piaga sociale con milioni di casi documentati ma, complice il periodo di lockdown, il fenomeno è stato riscontrato in maniera purtroppo evidente anche nel nostro paese e in Europa, alimentato dalle difficoltà e dai timori derivanti dalla pandemia di Covid-19.
Su questo aspetto torneremo più avanti. Intanto conosciamo di più l’autore di Look Back.
Look Back
Genere: manga (drama)
Pagine: 144 pagine
Editore: Star Comics
Autore: Tatsuki Fujimoto
Tatsuki Fujimoto: i sogni a volte diventano realtà
Si è parlato tanto di Tatsuki Fujimoto, mangaka classe 1993, quindi non ancora trentenne al momento della scrittura di questo pezzo, la cui ascesa sembra quasi un segno del destino.
La sua storia sembra quella di un anime o manga coming of age. Fujimoto, appassionato di disegno e di fumetto sin dalla più tenera età, non avendo la possibilità di frequentare scuole specialistiche ha trascorso elementari e medie preparandosi in parte in maniera autodidatta e in parte seguendo dei corsi non prettamente destinati a studenti della sua età.
Poi il suo talento si fa molto più concreto e con le scuole superiori riesce finalmente a specializzarsi, arrivando poi a concretizzare un percorso di laurea artistica, in grado di fornirgli gli strumenti giusti per realizzarsi artisticamente.
Fujimoto scrive storie brevi, riempie quaderni di disegni e storie e decide che a tutti i costi deve diventare un mangaka, riempiendo le caselle dei vari editori con proposte e bozze. E, beh la storia poi la sapete: Shueisha nel 2016 pubblica Fire Punch e appena due più tardi arriva anche Chainsaw Man che conferma il successo e l’affermazione anche commerciale di Fujimoto stesso (avete visto l’anime?).
Tra il 2010 e il 2014 Fujimoto intanto completa una serie di short stories che, pur manifestando ancora qualche nota acerba, fanno intuire la grande vena creativa e la scintilla di geniale follia ei suoi personaggi. Il tutto raccolto nel volume 17 -21 Short Stories e seguito poi dall’ottima seconda raccolta, 22 – 26 (i numeri indicano l’età in cui Fujimoto le ha realizzate), sempre edite da Star comics in Italia e che, nel formato cartonato deluxe, vanno a riempire il bel cofanetto di cui fa parte anche Look Back.
Perché questa lunga premessa sull’autore? Perché nella recensione di Look Back emerge forte una certa nota autobiografica che ci aiuta a comprendere bene la personalità dell’autore.
Look Back: crescita, formazione, accettazione e un grande tributo
Fujino frequenta le elementari ed è naturalmente portata per il disegno tanto che le sue strisce finiscono regolarmente nel giornalino della scuola. È apprezzata dai compagni per questo e lei non nasconde una bella sicurezza in sé stessa e nelle proprie capacità, convinta che prima o poi diventerà una fumettista, spinta dall’entusiasmo di tutti.
Ad un certo punto nel giornalino scolastico appare anche un’altra striscia a fumetti: l’autrice è una tale Kyomoto, compagna di scuola di Fujino ma che non si vede mai a scuola, visto che frequenta a domicilio.
Kyomoto è una hikikomori, incapace di affrontare la società e la normale vita di una alunna delle elementari. Eppure il suo stile di disegno e la sua preparazione è sorprendente, arrivando a minare la forte sicurezza di Fujino.
Le certezze di Fujino crollano di fronte alla compagna e per la prima decide di mettersi veramente in gioco, studiando, mettendo da parte amici e scuola, facendo preoccupare un po’ tutti e arrivando ad un certo punto anche a smettere, vinta dallo sconforto.
Quando quest’ultima, a fine elementari, viene mandata a casa di Kyomoto per consegnare il certificato di diploma, finalmente avviene l’incontro tra le due. Fujino viene travolta dallo slancio con il quale Kyomoto supera le proprie paure ed entra in contatto con la compagna, affermando di essere una sua grande fan.
Le due inizieranno un percorso assieme, aiutandosi e sostenendosi a vicenda, in un percorso formativo di crescita che procede intenso, pur con le forti differenze tra gli approcci e i caratteri delle due. Kyomoto vince in parte la sua condizione di hikikomori e la vita sembra sorridere, finalmente. Per tutte le scuole superiori Fujino rimane la lead artist e scrittrice, Kyomoto realizza gli sfondi grazie ad una tecnica eccellente e il loro fumetto vede la luce. Ma i loro percorsi si divideranno: Fujino diventerà una mangaka affermata mentre Kyomoto seguirà un percorso universitario artistico di grande impegno.
A questo punto arriva la svolta narrativa. Look Back spicca il volo e diventa un’opera emozionante, struggente, viva e vibrante grazie a molte connessioni con la realtà.
Un tesoro in una piccola storia
Innanzitutto la componente biografica: Fujimoto prende il proprio nome e lo spezza in due, donandone una parte ad entrambe le sue protagoniste, Fujino e Kyomoto, a riprova di quanto ci sia si personale in entrambi i personaggi, i loro percorsi e le loro maniere diverse di affacciarsi al mondo.
Già questo è indice di una maturità narrativa davvero singolare. Ma il tutto è anche un grande contenitore di easter egg, tutti riferiti al percorso formativo del mangaka, alle attinenze tra l’opera fittizia Shark Kick e i lavori di Fujimoto stesso e molto altro.
E poi l’evento di trama, il plot twist, che cambierà del tutto l’opera, che si ricollega alla terribile tragedia avvenuta nel 2019 negli studi della Kyoto Animation (KyoAni) in cui hanno perso la vita 36 persone, lasciandone altrettante ferite e in gravi condizioni, a causa del gesto di un folle. E anche qui le lettere Kyo che vanno ad aggiungersi ad una parte del nome del mangaka Fujimoto in un ulteriore desiderio di tributo.
Tutti questi elementi, unitamente alla data di pubblicazione in Giappone dell’opera (nel secondo anniversario del terribile attentato alla KyoAni), contribuiscono a rendere Look Back molto di più di una short story; è un vero e proprio piccolo tesoro.
Un fumetto intimo e genuino
Nella recensione di Look Back non è necessario soffermarsi sullo stile di disegno di un autore attualmente già molto conosciuto e con le sue peculiarità; è molto più importante concentrarsi sul valore narrativo e anche formativo di questo manga, pregno di una maturità davvero sorprendente e non più così frequente in fasce di età così giovani.
Look Back è sognante e ispiratore nella prima metà. Doloroso, struggente e intenso nella seconda.
A cosa può condurci il nostro sogno nel cassetto? Che senso ha dedicare la propria vita ad esso se basta una casualità, una coincidenza a rendere tutto vano?
È incredibile quanto Look Back, opera di un mangaka ventottenne, porti il lettore a riflettere, grazie alla sua trasversalità.
Al di là del successo commerciale di opere come Fire Punch e il folle Chainsaw Man, sono proprie come storie come Look Back a far emergere le caratteristiche più intime e genuine di un autore, permettendoci di apprezzarne il valore.
Non perdetelo. Il consiglio è di prendere l’ottima edizione deluxe in cartonato con effetto perlato in copertina, al prezzo decisamente conveniente di € 10,90 e, se volete aggiungere un tassello in più con la versione in cofanetto a € 15,90, per poi poter aggiungere le due raccolte di short stories 17 – 21 e 22 – 26.
Perché Tatsuki Fujimoto è ormai confermato come uno degli esponenti di spicco del futuro del manga giapponese, capace di coniugare forza commerciale e autorialità. E dal livello dimostrato sembra un futuro decisamente brillante.
La recensione in breve
Look Back, la short story di Tatsuki Fujimoto (Chainsaw man, Fire Punch) pubblicata da Shonen Jump +, è un gioiello. Fujino e Kyomoto, esuberante la prima, hikikomori la seconda, cresceranno e si aiuteranno assieme, fino al plot twist. Dove ci portano i nostri sogni?
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Voto ScreenWorld