Lo scorso 23 Febbraio nelle sale italiane con Vertice 360 è arrivato l’horror The Offering che affonda le sue mani nella mitologia e religione ebraica. Per l’occasione, ecco la nostra video intervista al regista Oliver Park, alla sua prima opera ma con le idee molto chiare in testa.

Il film (come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione) racconta della riconciliazione tra un padre ed un figlio, dopo anni di silenzio a causa della divergenze di idee, soprattutto religiose, in seguito ad un lutto subito. Purtroppo i piani di festa, vengono messi in discussione da una presenza malvagia entrata in casa attraverso un cadavere. Lo scenario, infatti, è quello delle pompe funebri di famiglia ubicante nel piano interrato della casa. Un’entità quella con cui avranno a che fare che si nutre di dolore, disperazione, rabbia e… nuova vita. Infatti, quella ad essere più in pericolo di tutti è Claire, la moglie di Arthur, protagonista di questa storia. In attesa di una bimba tanto cercata, Claire è la prima sprofondare assieme al pubblico in un mondo dove i confini tra sogno e realtà non sono ben definiti e le conseguenze di ogni nostra scelta potrebbero essere irreversibili.

Il film si ramifica in diverse direzioni interpretative, portando ovviamente la creatura di riferimento su di un piano metaforico, indagando sulla psiche dell’essere umano, sulle sue emozioni e sui traumi. In modo particolare, Oliver Park cerca di riportare l’horror su un piano passato, riuscendoci in parte, dove il genere veicola la realtà nei suoi aspetti più cruenti e traumatici, senza scomodare zanne, ali o chissà quale aspetto mostruoso. Interessante, inoltre, è l’uso della religione ebraica, distaccandosi dal solito canone cattolico dove ogni storia associata ai demoni è di stampo cristiano. A modo suo, prova a fare luce su usi, costumi e tradizioni che possono essere diverse da chi le sta guardando o, comunque, meno blasonate rispetto agli stereotipi dettati dal genere.

Assieme ad Oliver Park abbiamo parlato della funzione dell’horror oggi e dell’atmosfera creata all’interno del film. Non vi resta che scoprirla insieme a noi e al cinema.

Condividi.

Gabriella Giliberti, nata a Martina Franca nel maggio del 1991, è una critica cinematografica televisiva e content creator. Dopo essere cresciuta a cinema horror, vampiri e operetta, si è formata a Roma, specializzandosi in storia del cinema, sceneggiatura e critica. Dal 2015 al 2022, è stata penna e volto del sito Lega Nerd, ricoprendo il ruolo di capo redattrice nella sezione Entertainment dal 2019 al 2022. Collabora regolarmente sia su riviste online che cartacee, ed è presente come inviata, moderatrice e speaker presso i principali Festival e Fiere. Attraverso il suo profilo @GabrielleCroix su Twitch, TikTok ed Instagram condivide e divulga l’amore per la pop culture con la sua community e pubblico di appassionati. Ha partecipato all’antologia “Emozioni da giocare” (Poliani, 2021) e “Moondance – Tim Burton, un alieno ad Hollywood” (Bakemono Lab, 2023). Da sempre appassionata di mostri, attualmente è a lavoro su diversi progetti che riguardano la rappresentazione del mostruoso nella società. “Love Song for a Vampire – Etologia del Vampiro da F.W. Murnau a Taika Waititi” (Bakemono Lab, 2023) è il suo primo libro, e non ha intenzione di smettere.